diagnosi contrastanti: ritardo mentale lieve in clinica, ma risultato normale in privato. cosa pensare?
Salve ho 59 anni, sieropositivo.
Ho una diagnosi di disturbo della condotta con ritardo mentale lieve.
Alle elementari e medie ero un bullo, non studiavo, respinto più volte Superiori ho fatto il classico respinto più volte sino a quando mi sono iscritto scuola privata ragioneria e ho preso il diploma.
Mi sono iscritto all università lingue e comunicazione con ottimi risultati ma, sposandomi ho dovuto lasciare a pochi esami dalla laurea.
Ho fatto in una clinica psichiatrica per due volte dei test con specialisti psicologi con diagnosi di ritardo mentale lieve.
Ho rifatto i test in privato è sono risultato nella norma.
Cosa devo pensare?
non mi spiego il fatto che in clinica dove sono seguito da anni ho questa diagnosi mentre in privato senza dire niente riguardo la mia diagnosi risulto normale cioè senza un ritardo mentale.
Vi ringrazio vivamente
Ho una diagnosi di disturbo della condotta con ritardo mentale lieve.
Alle elementari e medie ero un bullo, non studiavo, respinto più volte Superiori ho fatto il classico respinto più volte sino a quando mi sono iscritto scuola privata ragioneria e ho preso il diploma.
Mi sono iscritto all università lingue e comunicazione con ottimi risultati ma, sposandomi ho dovuto lasciare a pochi esami dalla laurea.
Ho fatto in una clinica psichiatrica per due volte dei test con specialisti psicologi con diagnosi di ritardo mentale lieve.
Ho rifatto i test in privato è sono risultato nella norma.
Cosa devo pensare?
non mi spiego il fatto che in clinica dove sono seguito da anni ho questa diagnosi mentre in privato senza dire niente riguardo la mia diagnosi risulto normale cioè senza un ritardo mentale.
Vi ringrazio vivamente
I test utilizzati nelle diverse sedi potrebbero essere differenti, con differenti standard di valutazione o focus su diverse aree cognitive.
Lo stato emotivo, la motivazione o la presenza di comorbidità al momento dei test potrebbero aver influenzato i risultati, specialmente in un ambiente clinico.
L'intelligenza non è un concetto monolitico.
Test differenti misurano aspetti diversi. Un punteggio "normale" in un test non esclude necessariamente difficoltà in altre aree, soprattutto se supportato da una storia di difficoltà scolastiche e comportamentali.
È fondamentale discutere queste discrepanze con i professionisti che hanno effettuato i test in entrambe le sedi. Potrebbe essere utile richiedere una valutazione neuropsicologica completa e standardizzata per ottenere un quadro più preciso delle sue capacità cognitive.
Lo stato emotivo, la motivazione o la presenza di comorbidità al momento dei test potrebbero aver influenzato i risultati, specialmente in un ambiente clinico.
L'intelligenza non è un concetto monolitico.
Test differenti misurano aspetti diversi. Un punteggio "normale" in un test non esclude necessariamente difficoltà in altre aree, soprattutto se supportato da una storia di difficoltà scolastiche e comportamentali.
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Risposta creata con il supporto di Medicitalia.AI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 258 visite dal 29/10/2025.
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