Ricaduta nonostante la cura?

Buongiorno, vi ho già consultato per l'uso di escitalopram in diagnosi di Depressione Maggiore stagionale. 15 gocce di escitalopram a partire dalla quarta settimana hanno portato a un notevole miglioramento. Dopo circa tre mesi, in seguito a un momento di grave stress, mi è accaduto di ripiombare in una situazione "quasi" simile a quella iniziale: terribile stanchezza e sonnolenza(quasi tutto il giorno a letto da una settimana),pensieri cupi, sonno irregolare,vuoto e senso di perdita di speranza. E' possibile che un dispiacere abbia provocato come un "consumo" dei mediatori chimici? Nonostante la cura? Il mio psichiatra mi ha proposto l'aggiunta di 75mg iniziali di bupropione(galenico) per passare a 150mg poco dopo, ma io ho paura perché ricordo che anche l'escitalopram all'inizio mi dava senso di palpitazione, extrasistoli(Ecg con 10 atriali e 4 ventr. in due minuti di registrazione),e anche bradicardia, successivamente scomparsi.Ho molta paura di tornare al punto di partenza che ricordo come un incubo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

la ricaduta avviene per una predisposizione ad averla, sono l'equivalente delle fratture "patologiche" in ortopedia, cioè quando l'osso si rompe sotto sollecitazione (un salto, un urto) ma perché è vulnerabile. E' possibile che l'escitalopram funzioni bene in condizioni favorevoli ma non in condizione sfavorevoli, così come è possibile che non prevenga le ricadute che si sviluppano sostanzialmente in maniera spontanea. Questo va valutato clinicamente.
Lo psichiatra ha già provveduto a modificare la cura.
Il discorso delle extrasistoli ventricolari va approfondito, due minuti di registrazione non sono definitivi però con quel reperto un Holter chiarisce se vi è o meno una tendenza in quel senso. La ragione della paura degli effetti iniziali si confonde con la paura di riavere una fase depressiva piena, sembra più lì'espressione di una preoccupazione che non una domanda da discutere.
Chiarisca la situazione cardiologica (ma questo indipendentemente dal discorso attuale).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Grazie...lo farò, ora mi sembra un impegno gravoso, nel frattempo penso che un mese fa l'ecg era tornato normale. Vorrei chiedere se una soluzionne potrebbe essere l'aumento del dosaggio dell'escitalopram, prima di aggiungere un altro farmaco che mi riporterebbero al problema della gestione degli effetti iniziali e...allo stesso periodo iniziale.Lo psichiatra propone l'aggiunta del bupropione soprattutto per la letargia, ma chiedo se ,siccome con l'escitalopram ci sono stati notevoli miglioramenti, se con un semplice aumento di questo non si possano raggiungere gli stessi risultati. Ovviamente non farò nulla arbitrariamente.Grazie.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
in genere la strategia di prima linea è quella di aumentare il dosaggio dell'antidepressivo già in terapia. Se il suo specialista ha ritenuto invece di aggiungere un altro antidepressivo, allora ne avrà le sue ragioni. E' suo diritto chiedere spiegazioni in merito a queste ragioni.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

mi sembra che allora non abbia senso che Lei chieda pareri, prima pone all'attenzione una questione cardiologica riferendo di esserne preoccupato, poi dice che adesso non ha tempo e la farà se mai poi (quindi non è più minimamente preoccupato).
Modalità come queste non sono utili a Lei in primis.
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dopo
Utente
Utente
Per la verità non ho detto di non avere tempo...né di non volerlo fare! Il problema è che ci sono molte preoccupazioni, ma al cospetto di queste, nessuna energia per affrontarle,perfino un'indagine clinica semplice sembra insormontabile.Di fronte a questa fatica a reagire, chiedevo se ci potesse essere una strada alternativa a una "novità" che mi turba per ciò che è stato detto. Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

Lei sta dicendo se esiste un modo di curarsi senza curarsi e di verificare senza verificare.
Quindi tutto ciò non ha senso, segua il medico ed esegua i controlli che lui ritiene necessari.