Rifiuto della mamma

Le scrivo per chiederLe un suo parere (se possibile) a proposito della situazione che Le riporto di seguito:

A mio nipote, un ragazzo di 14 anni sanissimo fino all’inizio di aprile di quest’anno, il 12 aprile è stato diagnosticato un tumore al cervello (medulloblastoma) ed è stato operato all’ospedale Gaslini di Genova dal prof. Cama , prima per mettere un drenaggio per l’idrocefalo e poi il 19 per asportare la massa.

L’intervento è andato bene ma in seguito alla presenza del drenaggio che non poteva essere tolto il ragazzo è stato tenuto in terapia intensiva per circa 40 giorni. Durante questo periodo è stato sottoposto ad altri due interventi, uno perché in un momento di rabbia si è tolto il tubicino del drenaggio e l’altro per una cisternostomia (il 17/05/10).

Durante tutto il periodo nella terapia intensiva il ragazzo era molto nervoso e per farlo riposare gli somministravano più volte al giorno le gocce di EN (non so la quantità). La mamma poteva entrare solo dalle 15.30 alle 19.30 e lui era più calmo poiché l’unica cosa che gli interessava era proprio che la mamma fosse lì con lui (sono sempre stati legati in una maniera quasi morbosa).

Dopo l’intervento del 17/05 e, visto che il ragazzo era sempre più nervoso, finalmente è stato portato in reparto. Dopo un paio di giorni sono comparsi i sintomi per i quali siamo molto preoccupati. Il ragazzo rifiuta completamente la mamma, dice che è un’estranea e che lui vuole tornare in terapia intensiva così lì la madre lo andrà a trovare.

Può essere normale un comportamento del genere? Questa situazione potrà rientrare? Ci può dare qualche suggerimento in merito? La mamma è veramente disperata.
La ringrazio anticipatamente e la saluto cordialmente.



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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Può accadere.

Ha avuto già una risposta telefonica questa mattina molto dettagliata.

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