Efexor preoccupazioni

Gentili Dottori, vorrei porre un quesito riguardo la sicurezza del farmaco efexor 75 rp, che assumo una volta al giorno dopo pranzo. Si sente parlare di effetti collaterali di ogni tipo, compresi alcuni con esiti fatali. Parlo di sindrome serotoninergica, sindrome neurolettica maligna, polmonite interstiziale, cirrosi gravi, aritmie ecc ecc ecc. Possono verificarsi realmente queste sindromi? Oppure si può stare tranquilli? Chiedo questo perchè anche se la terapia ha buoni esiti una persona ipocondriaca come me rimane sempre e comunque in ansia per il lungo elenco di effetti collaterali che il farmaco potrebbe portare. Riguardo il quesito il mio medico psichiatra che ha prescritto il farmaco in associazione a lorazepan 1 mg al bisogno mi ha già rassicurato. Cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente

i farmaci hanno l'obbligo di indicare alcune controindicazioni, tali fenomeni sono molto rari e si riscontrano difficilmente.

https://wa.me/3908251881139
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
in genere nei nuovi foglietti illustrativi gli eventi avversi vengono suddivisi in base alla loro frequenza in molto comuni, comuni, rari, rarissimi. Se controlla potrà verificare che quelli da lei menzionati appartengono all'ultima categoria. Per ulteriori chiarimenti chieda anche al suo specialista di fiducia.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Se lei è in cura per una sindrome ipocondriaca, quel che sta facendo è riportando una preoccupazione che tipicamente è prevista dalla sua condizione.
Ha appena inziato la cura, deve ancora iniziarla o la sta facendo da tempo (dato che riferiva che "anche se la terapia ha buoni esiti una persona ipocondriaca come me rimane sempre e comunque in ansia per il lungo elenco di effetti collaterali che il farmaco potrebbe portare").
Inoltre una persona ipocondriaca non è in ansia per i rischio che le medicine comportano, questa è una manifestazione ipocondriaca, cioè produce delle preoccupazioni inevitabilmente ansiogene se sono al centro del nostro pensiero. Non possono essere risolte per via razionale, cioè ragionando sulla loro infondatezza, cosa che tutti noi facciamo sui vari rischi della vita, connessi o meno ai medicinali.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio vivamente i Gentili Dottori che hanno risposto al mio quesito. In risposta al Dottor Pacini, sono al terzo mese di efexor 75 rp, ed ho notato un buon miglioramento sia dal punto di vista dell'umore che dell'ansia. Il mio problema è prevalentemente di forte ansia generalizzata, somatizzata sul sistema cardiocircolatorio, senza crisi di panico e di moderata depressione. Sono 3 anni che assumo quotidianamente lorazepam compresse da 1 mg in dosi di 3-4 mg al giorno in base ai periodi. Lo scopo della terapia con venlafaxina e della psicoterapia intrapresa con il mio medico, è quello di capire e speriamo risolvere non so ancora cosa e di svincolarmi da questa triste dipendenza da lorazepam (che da 1-2 settimane riesco a prendere a dosi di circa 2 mg al giorno, forse anche grazie all'aiuto della venlafaxina), andando ad agire con un farmaco che sia anche utile per la mia depressione non grave.
Ringrazio ancora gli Egregi Dottori per il tempo dedicatomi. Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Scusate se insisto. La sindrome neurolettica maligna è prevista tra i rari effetti collaterali della venlafaxina o riguarda solo i farmaci neurolettici?
Inoltre si può affermare che se qualcosa di pericoloso dovesse succedere capita subito e molto meno probabilmente a terapia intrapresa e ben tollerata?
Infine nella vostra esperienze professionale avete mai avuto problemi di questo tipo con pazienti in cura con venlafaxina?
Grazie ancora per le risposte Egregi Dottori. Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

sarebbe meglio lasciar perdere la discussione di preoccupazioni a 360 gradi. E' inutile voler sapere che non capiterà niente di pericoloso, sarebbe come chiedere al vigile se il traffico in città è sicuro e se ci assicura che non capiterà un incidente mentre guidiamo.
La venlafaxina non è un neurolettico.
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dopo
Utente
Utente
Dottor Pacini la sua metafora mi mette in ansia. Non avere un incidente in città al giorno d'oggi è un miracolo. Comunque penso che sia normale voler sapere che non succederà niente di pericoloso, è un sentimento comune a tutti, figuriamoci per una persona fortemente ansiosa.
Non voglio sentirmi rassicurare totalmente sulle possibili controindicazioni, la mia era solo una domanda in riferimento alla vostra esperienza professionale in merito alla venlafaxina cioè sugli effettivi riscontri che avete voi medici con i vostri pazienti, che per me valgono più di mille bugiardini. Porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"Comunque penso che sia normale voler sapere che non succederà niente di pericoloso"

Non esattamente. Le faccio un'altra metafora: è come se lei volesse sapere dagli assistenti di volo se l'areo è sicuro. Quante risposte potrà avere ?

La "rassicurazione totale" infatti non esiste, ma sembra proprio quello che lei chiede. I farmaci non vengono immessi sul mercato a caso, ci sono anni di studio prima e un'osservazione costante durante.

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dopo
Utente
Utente
Grazie delle risposte Dottor Pacini. Attendo anche le risposte di altri Medici.

Inoltre vorrei sapere se dal punto di vista della tossicità/pericolosità la venlafaxina si pone come un ottimo prodotto rispetto ai triciclici.
Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

i prodotti in commercio hanno tutti un profilo accettabile e sono studiati prima di esservi messi.

La domanda è dello stesso tipo di quelle di prima. Chiede rassicurazioni generiche con una sola risposta possibile e che lei già immagina.

"Ottimi" prodotti nel senso che intende Lei, cioè con la sicurezza che non succeda nulla in generale, non esistono perché sono un concetto partorito da un atteggiamento fobico.
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dopo
Utente
Utente
Grazie del tempo dedicatomi Dottor Pacini. Mi trovo in una brutta situazione di fortissima ansia somatizzata e spero di uscire indenne da questo incubo e che l'efexor sia d'aiuto e non dannoso. Vede leggere su internet di morti sospette, sindromi, possibilità quadruplicate di morte improvvisa in pazienti che usano andidepressivi e via dicendo non mi fà affatto bene ma evidentemente devo stare a quello che mi dice il medico e basta, provando a non "pensare" in maniera fobica a tutto ciò in quanto sono pensieri negativi che si sovrapporrebero al resto. Tornando in modalità fobica, mi sento abbastanza tranquillo nei confronti del farmaco grazie alle risposte che mi ha dato ed anche perchè mi fido del medico che mi segue.
Ancora i miei più cordiali Saluti.
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