La derealizzazione persista spesso

Gentilissimi Dottori,
vi scrivo in merito a questo folle sintomo :derealizzazione/depersonalizzazione, sperando che qualcuno fra Voi possa caratterizzare e classificare questa sintomatologia.
Ne soffro da circa un anno associate a crisi di panico. Ho deciso fin da subito di parlarne con uno psichiatria, di seguire una psicoterapia e una cura farmacologica al fine di vivere bene, perchè la vita merita di essere così vissuta.
Certamente rispetto ad un anno fa ,quando mi sentivo davvero dentro ad un incubo e la sintomatologia aveva compromesso lo svolgersi della normale quotidianità ,mi sento meglio, ma la derealizzazione non è passata. A volte per intere settimane mi sento completamente ovattata, distante, triste, mi chiedo se davvero l'ansia possa provocare tutto questo, se magari debba correlare la derealizzazione con altre patologie. Parlo con il mio psichiatria, mi tranquillizza dicendomi che è solo ansia, ma documentandomi online mi imbatto in molte discussioni in cui questa sintomatologia si tinge di mistero: non si capisce se possa attingere anche al campo della neurologia, oltre alla psichiatria, e soprattutto come debba muoversi una persona che ne soffre.
Mi spiego meglio: la derealizzazione può essere vista come spia di un qualcosa diverso rispetto a manifestazioni ansiose? C'è un percorso preferenziale per poter sconfiggere questo mostro? Ed infine, come si spiega che la derealizzazione persista spesso per giorni diversamente dai "canonici" attachi di panico che velocemente spariscono seppur lasciando strascichi nel giro di pochi minuti?
Ringrazio già anticipatamente,
delucidazioni in tal ambito spesso aiutano ad accettare momenti duri e sintomi così pesanti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La derealizzazione, se così l'ha definita lo psichiatra, è spesso associata al panico, sia durante le crisi che tra le crisi. Se gli attacchi non sono estinti, è inutile separarla come manifestazione.
La cura che segue in cosa consiste, da quanto è in corso e con che risultati ? Gli attacchi ci sono ancora anche se sporadicamente, lei ha recuperato rispetto ai limiti che il panico impone nella vita quotidiana oppure no ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
E' stato proprio lo psichiatria a definire questa mia sintomatologia "derealizzazione".
Questi stati non erano estinti, ma accompagnati, inizialmente, da una forte ansia. Adesso, conscia dell'essere una persona di natura ansiosa, mi rendo conto che la sintomatologia è cambiata. La derealizzazione mi appare proprio estinta dall'ansia, spesso pur essendo tranquilla percepisco questa distanza innaturale da tutto ciò che mi circonda, compreso dai miei cari. E' questo ciò che mi spaveta, e ciò che ho lamentato anche con lo psichiatria, che comunque mi ha detto che nonostante si propaghi per intere giornate devo associarlo ad una sorta di ansia generalizzata.
La cura che seguo da circa un anno è elopram 12 gocce da 20 mg.
la mia vita ha ripreso regolarmente specialmente grazie al sostegno delle persone che mi amano che ho intorno, ma spesso desiderei maggior indipendenza e soprattutto maggior serenità.
Spero che il suo consulto possa darmi delle nuove rassicuraZioni o dritte.
La ringrazio con il cuore.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

12 gocce di elopram sono una dose media ma già efficace contro il panico. I sintomi di derealizzazione nella mia esperienza rispondono in maniera migliore a farmaci antipanico di altra classe o di altro tipo (non antidepressivi). Tutto sta nel verificare se li può assumere, eventualmente anche associandoli all'altro antidepressivo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

12 gocce di elopram sono una dose media ma già efficace contro il panico. I sintomi di derealizzazione nella mia esperienza rispondono in maniera migliore a farmaci antipanico di altra classe o di altro tipo (non antidepressivi). Tutto sta nel verificare se li può assumere, eventualmente anche associandoli all'altro antidepressivo.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
A quale classe si riferisce? Infatti io non ho visto miglioramenti con l'elopram.
Scusi l'ulteriore domanda ansiogena: ma quindi non devo temere di questa sintomatologia?
La ringrazio cordialmente, davvero
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Le altre, cioè triciclici o "doppia azione" non tricicli.

Temere cosa ?
[#7]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
temere che sia una sintomatologia associabile a qualcos'altro rispetto all'ansia, al panico.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Su quale base ? I sintomi di derealizzazione lo psichiatra li sa riconoscere, poi che siano indipendenti può darsi, ma ci sono relativamente spesso in queste sindromi. A volte non vanno via perché la persona preoccupandosene li controlla in continuazione facendo anche delle prove, dei confronti continui e rimuginando sul perché e sul significato. Alla fine non è più chiaro il tipo di interferenza, se del sintomo in sé o della preoccupazione.

La cura va adeguata per vedere se questo aspetto migliora, ne avete parlato già con lo psichiatra presumo.
[#9]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
grazie davvero,
di cuore!
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