I sintomi sono più lievi ma i dubbi permeano tutta la mia esistenza

Gentili dottori, sono in cura da dicembre 2009 per un disturbo ossessivo.Ho 26 anni, sono alta 1.70 e peso 53 kg. Assumo 50mg di fluvoxamina e 2mg di trilafon prima di andare a dormire.
Dall'inizio del trattamento le ossessioni sono migliorate nel senso che prima avevo due domande principali a cui dovevo assolutamente trovare risposta e che non mi lasciavano in pace nemmeno di notte.All'inizio avevo il dubbio di non amare il mio ragazzo e di non voler studiare medicina e per far calare l'ansia dovevo ricorrere a compulsioni mentali o dovevo chiedere rassicurazioni a qualcuno. Ora riesco ad avere qualche momento di tranquillità in cui riesco a concentrarmi su altro e a rilassarmi.Per mesi ho vissuto con l'ansia di non sopportare il mio ragazzo e con la paura di non poter più studiare. Ora queste due ossessioni principali si sono ridotte e la mia testa è sempre occupata da pensieri, sempre impegnata in ragionamente su tutto..come se ogni pensiero dovesse essere analizzato.Inoltre sono spesso apatica, con l'umore piuttosto basso e mutevole.
Vorrei sapere "a che punto sono" nello sviluppo del disturbo, non capisco se sto facendo passi avanti o indietro poichè ora i sintomi sono più lievi ma i dubbi permeano tutta la mia esistenza.
Ho deciso di intraprendere un percorso di psicoterapia con una terapeuta che utilizza la terapia cognitivo comportamentale. Può essere la strada giusta?
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Scusi ma secondo lei come possiamo sapere a che punto e' il suo disturbo se nessuno la conosce?

Lo dovrebbe chiedere al suo psichiatra.

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Utente
Utente
Dottor Ruggiero so che nessuno può dirmi con precisione a che punto sono ma io vorrei sapere solo se il diminuire del rimuginamento su un tema in particolare e il passaggio a una confusione più generale può essere un segno di miglioramento o meno. Purtroppo riesco a vedere la psichiatra che mi segue ogni 2 mesi e spesso non riesco a contattarla perchè è in ferie o è in malattia quindi non so a chi chiedere chiarimenti riguardo alla mia situazione.
A volte mi prende veramente il dubbio che si tratti di disturbo ossessivo. So che non mi conoscete e perciò dare un parere in merito alla mia situazione è complicato, ma credevo che conoscendo bene il disturbo si potesse delineare un andamento dei sintomi abbastanza "standard". Probabilmente mi sbaglio.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
L'andamento del disturbo non e' standard nel senso che la variazione sintomatologia dipende dai trattamenti e dalla risposta agli stessi.
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Utente
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Capisco.La ringrazio.