Alcolismo e conseguenti disturbi psichici

salve dottori.il problema non riguarda assolutamente me ma mio padre.La situazione sta arrivando al capolinea e vorrei cercare di capirne qualcosa.mio padre è sempre stato un gran bevitore e una persona violenta e aggressiva sia nei confronti di mia madre che nei confronti miei e dei miei 3 fratelli.da sobrio cercava la scusa per poter litigare e successivamente dedicarsi al consumo di alcol anche per interi mesi con tutte le conseguenze che questo portava.è andata sempre così da quando sono nata.l ho sempre conosciuto cosi.attualmente il consumo di alcol è inarrestabile da quasi 2 anni.la nostra vita è diventata impossibile.viviamo nel terrore e nell ansia perchè minaccia di ucciderci ,e piu di una volta ci ha puntato armi contro.lui crede che noi cospiriamo contro di lui,che noi siamo tutti pazzi e lui deve lottare contro noi e nostra madre.a me da della fallita e mi appella con epiteti veramente aldilà del volgare.ha minato anche sulla mia sicurezza..soffro da qualche anno di attacchi d ansia che non ho mai avuto il coraggio di confessare al mio medico in quanto vivo in un piccolo paese e ho sempre cercato di tenere nascosto questo problema.ma ripeto.ora la pazienza è arrivata al limite.nessuno di noi prova amore per questa persona che ci ha solo creato tristezza e angoscia.non accetta la separazione ma anche volendo ha giurato di non darci alcun aiuto economico e per noi sarebbe impossibile vivere..dovremmo abbandonare gli studi per poterci sostenere.ora vuole costringere mia madre ad andare da uno psicologo.dice che ci va anche lui ma quasi cercasse nello psicologo una figura "legale"che possa dire a chi dare ragione.mia madre è disposta ad andarci ma ho paura che questa non sia una soluzione.ditemi cosa possiamo fare per liberarci di questo problema.mi rendo conto di aver scritto malissimo ma viene difficile raccontare una vita in 3000 caratteri.attendo risposta.vi ringrazio infinitamente.saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

L'uso di alcol in generale facilita comportamenti impulsivi e induce, specialmente nel tempo, umore ostile e polemico. Questo effetto si accentua nel tempo e compare anche con dosi modeste di alcolico.
Reazioni molto esplosive riguardano soggetti che già sono predisposti, e quindi non sono la regola.

In presenza di comportamenti a rischio per voi, potete sollecitare dalla ASL un intervento per valutare la situazione, cosa che ovviamente comporta una iniziale contrapposizione con la persona. Altrimenti la maniera più semplice è inquadrare la situazione sul piano medico, e se vi è diagnosi di abuso alcolico, o di un disturbo dell'umore, trattarlo.
L'uso alcolico comporta inoltre una serie di danni organici che meritano di essere indagati, perché oltre un certo grado non sono reversibili.

La situazione coinvolge la famiglia, ma è bene evitare contesti nei quali un familiare chiede al medico di curare l'altro. Piuttosto, si espone la situazione e il medico giudicherà chi necessita di quale trattamento.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
capisco.quindi sarebbe inutile richiedere al medico di concentrare l attenzione su di lui ma di indagare sulla situazione in generale.credo anche io non si tratti solo d alcolismo.per me c'è un problema psichico di fondo in quanto è capace di contraddirsi nel giro di pochi secondi.nega l evidenza e mente spudoratamente e anche se glielo fai notare in maniera palese si infervora dicendo che gli mettiamo in bocca parole che non ha mai detto.a volte ci sembra di parlare con due persone diverse.ci sente dire cose che in realtà non abbiamo mai detto.dice di averci visto parlare a bassa voce dietro di lui.ha manie di onnipotenza.crede che tutti dipendano da lui.che come lavora lui non ha mai lavorato nessuno..non so se tutte queste cose dipendano dall alcol.per esempio lui si immedesima in casi di cronaca nera.mi paragona a sabrina misseri!!si renda conto..è incredibile.a me sembrano veri e propri deliri..in che misura può l alcol creare dei problemi simili??
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Nei bevitori sono possibili sia disturbi propriamente psicotici, ovvero con perdita della corretta lettura degli elementi della realtà (sentire voci, avere idee gratuite ed esserne convinti), oppure disturbi dell'umore in cui vi è una esasperata suscettibilità o ostilità tale da produrre atteggiamenti e diffidenze, ma non veri e propri deliri.

Esistono per questo trattamenti efficaci.
Non ho capito il discorso sul medico.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
per quanto riguarda il discorso sul medico dicevo che forse (il medico)dovrebbe analizzare al meglio la situazione familiare invece di sentire ,magari, parlare solo lui.perchè a sentire lui è circondato da pazzi.se intervista solo lui gli dirà che non beve etc.e questa non è la verità.dice che noi siamo stati corrotti da nostra madre.ma di contro dice che la causa delle sue liti con mia madre sono io.è proprio contraddittorio.c'è da dire che lui ha vissuto in un contesto familiare molto particolare.padre bevitore ma succube della moglie(a detta sua).ha sempre difeso il padre in quanto dice che era violento per colpa della madre.disprezza la sorella perchè dava ragione alla madre a differenza sua.e sembra a volte che riviva quelle situazioni e vede me come sua sorella,e mia madre come se fosse la sua.non so se mi sono spiegata bene.inoltre mostra gelosia e invidia nei confronti di noi figli.fa scenate assurde se mamma cucina qualcosa di diverso per noi perchè significa che tiene a noi e non a lui.una volta è arrivato al punto di buttare il mio pranzo dalla finestra nonostante sapesse che non mangiavo da piu di una settimana perchè stavo male.oltre che malato mi sembra proprio malvagio.come puo un padre essere violento,e togliere il cibo di bocca ai figli? A me sembra tutto contro natura.e non vedo l alcol come il problema principale...l alcol mi sembra una conseguenza della sua malattia psichica..perchè certe cose le ragiona a mente sobria.poi non so..chiedo solo un aiuto a capire qualcosa.gia parlarne mi fa sentire meglio.mi scusi lo sfogo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La questione è se questo rappresenta un problema anche per lui, e se in base a questo è possibile proporgli una valutazione specialistica. Lo psichiatra non si occupa di dirimere controversie familiari, non fa l'avvocato dell'uno o dell'altro, si limita ad accertare le condizioni di salute cerebrale, e valutare se sia possibile modificarle nell'interesse della persona e in che modo.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
certamente.lo psichiatra ha un compito prettamente medico.delle controversie si occupa un eventuale avvocato.ma magari alcune controversie servono anche per aver piu chiaro il quadro clinico.per capire che tipo di problema psichico si ha di fronte e le varie manifestazioni che ne conseguono.almeno credo sia così. il primo passo sarebbe riconoscere il problema ma purtroppo questo non succede.perciò credo che non ci sarà soluzione.non lo possiamo costringere ad affrontare una terapia nella quale non crede in quanto non si sente "malato".
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

certamente, il punto era che l'impostazione del medico non è bene che parta dall'oggetto su cui due o più persone si contrappongono tra di loro, altrimenti non ci si aggancia alla ragione medica per l'intervento, cioè che la persona ha un malessere e che su questo si interviene.