Consulta

salve, volevo alcuni chiarimenti in merito alla malattia di mio fratello, nello specifico nell' febbraio 2007 per la prima volta ha avuto un episodio di confusione mentale con mania di persecuzione ed è stato curato con ziprexa velotab da 10 mg. e mezza compressa di cipralex da 1 mg.
Dopo vari tentativi per fargli prendere i farmaci, da lui sempre evitati, e dopo i primi colloqui con lo psichiatra, mio fratello non è voluto più andare dallo medico, per cui d'accordo con quest'ultimo si è deciso di continuare la cura di nascosto, nascondendola all'interno del cibo.
questa situazione che ormai dura da circa 3 anni è diventata insostenibile anche perchè dopo vari consulti ci hanno consigliato di cambiare metodo.
Tramite un'altro psichiatra da dicembre 2010 lo stesso ha tolto la compressa di cipralex, ma la situazione nei mesi avvenire è peggiorata, nel senso che mentre prima mio fratello faceva una vita alquanto regolare, adesso ha iniziato a non uscire più di casa e ad aver un atteggiamento alquanto sospettoso. Cosa posso fare?
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
le hanno consigliato di somministrare una terapia di nascosto per 3 anni senza fornire informazioni sulla diagnosi?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Utente
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sulla diagnosi si sono mantenuti sempre vaghi, un episodio maniacale con atti persecutori. ma una diagnosi precisa non è stata mai fatta!!! da dicembre abbiamo cambiato psichiatra il quale ci ha detto che il farmaco cipralex non andava bene con ziprexa velotab e quindi lo abbiamo sospeso, ma la situazione è notevolmente peggiorata e adesso non sappiamo se ridare il farmaco oppure cosa............
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
da quello che lei descrive si può solamente cdedurre che il suo parente ha un urgente bisogno di una rivalutazione specialistica.
Cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Gentile utente,

la somministrazione di nascosto di una terapia psichiatrica, fa illudere il paziente di non avere mai bisogno di alcun aiuto farmacologico in quanto, secondo lui, non assume farmaci in modo regolare.

L'utilizzo di antidepressivi ed antipsicotici insieme puo' avere un razionale ma in presenza di una specifica diagnosi che possa essere discussa in modo continuativo con il paziente stesso.

L'assunzione della terapia in modo volontario e' lo scopo da prefiggersi.

Una rivalutazione psichiatrica con il paziente consapevole della visita sarebbe auspicabile.

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Utente
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Grazie, per i consigli, ma come posso fare per convincerlo ad andare da uno psichiatra, Lui non ammette di stare male ne tantomeno è convinto di prendere farmaci.Ogni tanto prendo il discorso, ma appena sente parlare di medici cambia umore. Posso richiedere una visita domiciliare a sua insaputa oppure rischio di rendere la situazione più grave.
Grazie.

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
può provare a fare leva su problemi banali, tipo le difficoltà a dormire, le scarse motivazioni, la riduzione dell'attività sociale etc.
E' necessario che venga effettuata una valutazione specialistica.
Cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Oltre a quanto suggerito dal collega che e' certamente utile per convincere suo fratello, aggiunga anche la sua sincera preoccupazione personale nei suoi confronti facendogli comprendere che e' un ulteriore motivo per farsi visitare.
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