Ho paura non passi

Buona sera, prendo cipralex 10mg prescrittomi dal neuro psichiatra da 22 giorni, unito a gocce di EN che prendo in dosi di 3 gocce colazione+3pranzo+3dopo cena. Per le prime due settimane ho notato nei giorni che passavano lievi miglioramenti, voglia di uscire di casa, di vestirmi e truccarmi di nuovo e di lottare per star bene. Devo dire ho iniziato da un mese anche un percorso con una psicoterapeuta. Ma invece quest'ultima settimana che sarebbe la terza sono stata malissimo, ansia e angoscia forte in mezzo al petto, brividi e vampate di calore, voglia di piangere. Faccio fatica a non pensare, ci sono momenti che mi sembra di essere su una giostra che sale e poi riscende di botto e io sento uno strano senso nel petto che mi da i brividi dietro al collo e le vampate. Va così tutto il giorno da Sei giorni. Che devo fare? Ho paura non passi, sapevo di dover avere pazienza che il cipralex facesse effetto, ma possibile che alla fine della terza settimana io stia peggio? Quando mi era stato detto che avrei visto gli effetti positivi dopo un mese dall'inizio dell'assunzione? volevo dire che prendo anche il peptozol per la gastrite come inibitore di pompa protonica, possono interferire tra loro? Aspetto vi prego una risposta prima possibile. GRAZIE
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente

forse i sintomi da lei descritti potrebbero essere gestiti da una modifica farmacologica. Torni dallo psichiatra e faccia presente la situazione: sia il cipralex che l'en possono essere ancora aumentati di dosaggio.

Se lo desidera ci tenga informati.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
lei sembra scoraggiarsi, il che può essere comprensibile quando si soffre, ma la sua cura è appena iniziata. Lei stessa dice: "...ma possibile che alla fine della terza settimana io stia peggio? Quando mi era stato detto che avrei visto gli effetti positivi dopo un mese dall'inizio dell'assunzione?....", quindi il suo curante l'ha avvertita che il farmaco ha necessità di un tempo congruo per agire, tempo che non è ancora trascorso, e finchè il farmaco non agisce si possono sperimentare alti e bassi nella sintomatologia. In più, come le diceva il collega, lei assume il farmaco al dosaggio minimo, quindi ci sono ampi margini, di tempo e di dosaggio, perchè lei ottenga l'effetto che aspetta dalla cura. segua le indicazioni del suo curante.
Cordialità,

Dr. Roberto Di Rubbo

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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, si mi scoraggio e molto a volte. Perché è difficile gestire la mente e anche far capire a chi ti sta intorno quello che stai passando. Ci si sente soli, e in questo trovo un attimo per ringraziarvi tutti delle risposte e della pazienza che almeno ame, ma sono certa non solo a me, aiutano molto. Vorrei chiamare il mio dottore, ma lui severamente mi aveva ammonito che prima di un mese qualsiasi effetto io avvertissi si poteva chiamare efetto placebo o nocebo e null'altro. Mi ha dato appuntamento a due mesi dall'inizio della cura, quindi tra ancora 40 giorni. Magari proverò lo stesso a chiamarlo, ma chiedo a voi, scusate se magari mi ripeto, ossia se già mi avete risposto a tale mia domanda e io non ho colto la risposta: posso avere alti e bassi così evidenti dopo già tre settimane di cura? Ho letto di persone che dopo due settimane stavano bene e poi srmpre meglio, altre dopo addirittura 40 giorni, ma io pensavo che se iniziavi a sentirti bene o comunque meglio non ti capitava poi di stare peggio, peggio addirittura di prima della cura. Lo so cerco coraggio e speranze in voi, ma abbiate pazienza. Grazie ancora di tutto, cordiali saluti.
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

la mia prassi lavorativa prevede che se vi sono problemi, è importante vedersi quanto prima.

Pertanto mi è anche difficile rispondere a quesiti senza poter valutare direttamente la persona: certamente le variabili personali possono creare situazioni differenti e non facilmente paragonabili l'una alle altre.

Credo faccia molto bene a interpellare il suo curante quanto prima.

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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
se i sintomi che prova, pur non essendo anomali a questo punto della terapia e con quel dosaggio farmacologico, sono difficili da sopportare, consulti il suo curante anche prima del tempo per avere il suo parere, ed eventualmente il suo intervento, su ciò che lei sta sperimentando.
Cordialità,
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dopo
Utente
Utente
Ho chiamato questa mattina il dottore al telefono e mi ha detto di passare da 10 a 15 mg al giorno, io sono spaventata che se 10mg mi fanno stare male aumentando è peggio.... Spero di sentirmi un pochino meglio il prima possibile, sono molto stanca. Grazie, cordiali saluti.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
è verosimile che i sintomi che lei ha accusato siano legati al suo problema e siano presenti perché il farmaco non è ancora attivo. Segua con fiducia le indicazioni del suo curante.
Cordialità,

[#8]
dopo
Utente
Utente
Si dottore seguirò la indicazioni del mio curante, ma non riesco a capire come sia possibile che dopo tre settimane di cura io stia peggio, non uguale, ma proprio peggio, ossia può succedere perché è nella normalità di questi tipi di medicine?Quand'è che si puo dire che il farmaco è attivo, ma non va bene per me? Lei può darmi una spiegazione? Perché il sapere, in tutti i campi, a me ha fatto sempre sentire meglio. Da ieri ho aumentato la dose da 10 mg a 15. La ringrazio per l'attenzione e la pazienza. Cordiali saluti e buon lavoro.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente,
1)"ossia può succedere perché è nella normalità di questi tipi di medicine?"
no, non è la normalità, perchè lei stesse peggio a causa della medicina, ai suoi sintomi, invariati (questo si è la normalità, dopo un tempo troppo breve di terapia) dovrebbero aggiungersi gli effetti collaterali oppure l'aspettativa delusa di effetti benefici.
2)"Quand'è che si può dire che il farmaco è attivo, ma non va bene per me?"
Quando dopo un tempo congruo di terapia (minimo 4 settimane, ma ad esempio, nel Disturbo da Attacchi di Panico la massima efficacia si raggiunge dopo 3 mesi di terapia) al dosaggio massimo (20 mg/die), non si è ottenuto un sufficiente effetto benefico.
3)"Lei può darmi una spiegazione?"
Confronti sopra.
Come vede occorre pazienza. Ovviamente se insorgono effetti collaterali intollerabili il suo curante provvederà a cambiarle farmaco, ma cambiare farmaco troppo presto e a dosaggi troppo bassi, farmacologicamente, è sprecare un'opportunità.
Cordialità,
[#10]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore delle spiegazioni.
Cercherò di avere pazienza e non scoraggiarmi troppo, un caro saluto e buon lavoro.
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