Attacchi di ansia frequenti

Gentile Dottore, sono una ragazza di 30 anni, soffro di depressione.Sono stata in cura per un anno presso una psichiatra della mia asl che, devo dire, ha fatto un ottimo lavoro.Sono stata "trattata" con prozac (credo che il nome del farmaco fosse fluorexitina ma non ne sono certa al 100%) e con tolep per i miei imprvvisi e violenti sbalzi d'umore.Dico che la dottoressa ha fatto un ottimo lavoro perchè da quando ho interrotto la cura ho imparato a controllare molto il mio carattere anche se un fondo di depressione è rimasto sempre. Ho sofferto di disturbi dell'alimentazione. L'episodio più grave risale a tre anni fa quando in soli due mesi e mezzo persi circa una ventina di chili arrivando a un peso di 40 kg.Digiunavo. A volte mi rifiutavo persino di bere acqua per paura che mi facesse gonfiare la pancia.Poi, non so come,ho ripreso a mangiare e anche quei 20 kg...però li ho ripresi in meno tempo.Sono nuovamente dimagrita e nuovamente ingrassata sempre con le stesse dinamiche. Ora, ho partorito da 8 mesi,in gravidanza ho preso solo 9 kg ma non solo non li ho persi ma ne ho presi anche altri tanto che ora sono vicina ai 70kg di peso. In più, dopo il parto ho avuto una leggera depressione cui,ovviamente,non ho dato molta importanza sapendo che è praticamente fisiologica nelle neo mamme. Il problema, però, è che sono tornati i miei attacchi d'ansia e i mal di testa:fitte acutissime che mi piegano in due, mi levano ogni facoltà per qualche minuto (1-2di solito)alpassare delle quali mi sento completamente svuotata e priva di forze. Per quanto riguarda gli attacchi d'ansia, si sono ripresentati la prima volta in gravidanza, poi niente più fino a 4 mesi fa circa ma erano comunque sporadici e leggeri. Ora si stanno facendo sempre più frequenti e acuti, l'ultimo ieri sera. Credevo di morire: non respiravo più (o almeno a me sembrava così) a sentivo il cuore che stava per esplodere. La mia paura è che possa succedermi quando sono sola con la mia bambina(cosa mai successa fin'ora per fortuna)e che io possa, involontariamente, farle del male. In precedenza "curavo" questi episodi con delle gocce di lexotan, che in realtà servivano più da placebo nel senso che mi bastava sapere di averle in borsa per sentirmi più tranquilla. Lei crede che sia il caso di chiedere nuovamente al mio medico una prescrizione in tale senso? E sopratutto come posso affrontare la cosa premettendo che la ia psichiatra non ha più modo di avere pazienti esterne al ricovero e che non me la sento di andare da qualcun altro e ricominciare tutto da capo? La ringrazio infinitamente per la sua attenzione e la saluto.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Gentile signora. Da otto mesi neo-mamma. Congratulazioni ovviamente, ma anche immagino la fatica di un cambiamento così grande nella vita di una persona, forse seguito ad altri cambiamenti importanti, collegati può darsi ai periodi di depressione e anoressia. E' probabile che lei abbia bisogno di aiuto a sostenere il peso della situazione attuale. Ne parli con i suoi familiari, ovviamente, in modo da essere aiutata forse di più. E chieda alla sua psichiatra, se non può più seguirla, un'indicazione su a chi rivolgersi. Può darsi che sia utile non solo un trattamento farmacologico ma anche un aiuto psicologico a ritrovarsi nel ruolo di mamma, visto che un suo timore è di poter far del male alla sua bambina, involontariamente. Non è facile a volte affrontare i cambiamenti, e l'arrivo di un figlio è sicuramente un grande cambiamento.
Cordiali saluti

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
La ringrazio moltissimo,Dott. Benedetti per la sua disponibilità. Avrei solo un altro dubbio: la dottoressa che mi aveva in cura attribuiva questi improvvisi e lancinanti mal di testa alla depressione. Dal momento che la tac e l'elettroencefalogramma fatti in precedenza sono risultati negativi, lei mi diceva che erano psicosomatici.E' plausibile? Anche in considerazione del fatto che sia questi che gli attacchi d'ansia si stanno presentando in un momento per me di forte stress...in fin dei conti ho ripreso a lavorare da due settimane e, avendo una mia attività da portare avanti, il tempo da dedicare alla mia piccolina si è drasticamente ridotto.Grazie ancora
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Gentile signora, immagino che lei sia di fronte a delle scelte e a grande incertezza, come è inevitabile, su come organizzare la sua vita, con la bambina, il lavoro. Non parla di un compagno, con cui è utile a volte condividere pesi e responsabilità e stress, ma con cui a volte si rischia anche di andare in crisi, in momenti difficili. Il periodo dopo la nascita di un figlio è spesso critico per una coppia. Le consiglio di chiedere al suo medico curante per il mal di testa. Anche al pediatra per eventuali consigli sul bambino. Le cose che ha aggiunto fanno pensare all'utilità di una consultazione psicologica (forse di coppia) per essere aiutati ad organizzare la famiglia in modo positivo per tutti. Faccia riferimento comunque, direi, al medico curante e alla sua precedente psichiatra per avere indicazioni.
Di nuovo cordiali saluti e in bocca al lupo!
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentile dottore, non ho mensionato il mio compagno perchè il mio rapporto con lui è, per fortuna l'unico aspetto positivo di questo periodaccio. Poverino, è un papà spettacolare, e anche con me, per fortuna, è una meraviglia: sono consapevolissima di essere una persona molto complicata e difficile da capire e sopportare, ma lui è fantastico.Certo le liti non mancano, ma è normale: in soli 20 mesi ci siamo messi insieme, sono rimasta incinta, siamo andati a vivere insieme.....sfido chiunque. Effettivamente abbiamo fatto un "salto nel buio" ma rifarei tutto esattamente come l'ho fatto. La ringrazio ancora moltissimo, seguirò i suoi consigli.
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