Il medico che mi segue ha ritenuto opportuno ricominciare

gentili medici,
sono una ragazza di 28 anni.
premetto che ho sempre avuto un temperamento ansioso e proprio per questo motivo più volte ho avuto forti attacchi di panico e periodi di lieve depressione. già 4 anni fa ho dovuto fare per un anno una cura con ENTACT 10 MG (1 AL MATTINO) e devo dire che ha funzionato perfettamente. e x 4 anni non ho avuto più problemi.
Dal primo settembre però ho avuto una ricaduta, e il medico che mi segue ha ritenuto opportuno ricominciare per un altro anno con la cura (SEMPRE ENTACT 10 MG AL MATTINO E XANAX 6 GCC AL MATTINO ).diciamo che inizialmente è stato un incubo, ma gli effetti collaterali sono spariti dopo qualche giorno. dopo 15 giorni ho avuto già notevoli miglioramenti tra alti e bassi, ci sono stati persino giorni che mi sentivo come se non mi fosse successo mai nulla.stavo benissimo.
ora sono al 26°giorno di cura e avverto una strana sensazione, come confusione mentale e distaccamento della realtà e ciò mi sta agitando parecchio.
Vorrei chiedere questa sensazione di derealizzazione secondo voi, è legata all'ansia che deve ancora essere curata, o è un effetto collaterale dei farmaci? la cura che sto facendo può contribuire a farla sparire?
in attesa di una vostra risposta vi ringrazio.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

E' troppo presto per fare bilanci, per valutare bene una cura bisogna attendere miglioramenti a un mese e poi a 12 settimane cosa rimane.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Quindi lei ritiene che sia del tutto normale che io abbia ancora questi sintomi in particolare quello della confusione mentale?
e che il mio stato psico-fisico oscilla tra alti e bassi?
grazie
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Succede spesso che ci siano oscillazioni dell'umore e sintomi residuali nel primo periodo, come ha già detto il collega. Può aspettare cercando di non dare troppa importanza ai sintomi sgradevoli o pensare a una psicoterapia che l'aiuti ad affrontare meglio questo periodo e a prevenire le ricadute, e che si può associare alla terapia farmacologica.

Franca Scapellato

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Le ripeto, dopo un mese circa è giusto che ci sia un miglioramento, la stabilità o il miglioramento totale va giudicato più avanti.