Metadone eliminazione dipendenza

Salve vorrei chiedere un informazione per me molto importante
sono un ex tossicodipendente da cocaina (fumata) ed eroina (inalata), mi sono curato per circa un anno e mezzo presso il sert della mia citta attraverso una cura di scalaggio e mantenimento di metadone...dopo questo periodo arrivato alla quantita di 1cc di metadone concentrato..praticamente una goccia quasi(almeno cosi pensavo)...probabilmente incautamnente ho deciso di non recarmi piu presso il sert settimanalmente..perche essendo ormai fuori dal giro da diverso tempo volevo evitare determinati luoghi e incontri di detrerminate persone che pesavano sempre e comunque solo allo stesso argomento..senza interrompere pero la terapia...in quanto mi procuro regolarmente il metadoone tramite un amico d'infanzia che purtroppo ha fatto le stesse scelte sbagliate ma ancora ne soffre...cmq ormai sono da piu di 4-5 mesi che non riesco a staccarmi dda questo famoso CC...al massimo riesco a starci senza saltando un giorno di somministrazione...accuso dolori articolari ed alle ossa in genere tipo crisi d'astinenza nella fase iniziale...prche dopo un giorno di "dolori" cedo sistematicamente al metadone sempre in solita dose...e dopo pochi minuti sto dinuovo bene...spesso se mi capita di saltare la mattina(quello e il momento che normalmente prendo il metadone) sto bene lo stesso...fino a quando eventualmente mi viene in mente che non l'ho somministrato la mattina..e poi di nuovo bene....da premettere che in tutto il periodo della cura non ho ripreso uso di stupefacenti...non so come eliminare definitivamente questa dipendenza perche mi crea non poche difficolta in quanto spesso mi sposto per lavoro e mi sono trovato spesso in difficolta o in imbarazzo...
in attesa di un Vs consiglio vi saluto calorosamente e grazie anticipatamente
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

lei si procura il metadone in modo illegale commettendo un reato.
Sarebbe invece opportuno che si rivolga al SERT per la soluzione del problema, visto che e' giunto ad un dosaggio bassissimo facilmente eliminabile con un supporto adeguato.

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
esistono protocolli specifici per il divezzamento da metadone che comprendono anche l'uso di farmaci antidolorifici e altri sintomatici in grado di alleviare i fastidi connessi all'interruzione di tale terapia. e' necessario rivolgersi al sert della sua zona.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

lei sta commettendo un errore di gestione di questa cura. La cura è durata poco (1 anno e mezzo). La dose attuale è troppo bassa troppo presto. La terapia metadonica non consiste in un graduale scalaggio, ma in una fase di mantenimento raggiunta dopo l'individuazione della dose efficace contro il comportamento tossicomanico, che dovrebbe corrispondere alla dose massima da lei assunta all'inizio. Non è mai esistita una terapia di scalaggio per la tossicodipendenza da eroina, nonostante molti, compresi medici e operatori del settore, seguano queste pratiche. La terapia metadonica per la dipendenza da eroina nasce e offre i suoi risultati come regime di manenimento a lungo termine.
Forse non le hanno spiegato che nello scalaggio del farmaco gli ultimi "cc" possono essere più difficili da togliere perché ci si aspetta un'astinenza minima e breve, mentre in genere è protratta, anche se sopportabile.
Ma il punto non è questo. In linea generale è assolutamente sconsigliato concludere una terapia per una dipendenza da eroina dopo un anno e mezzo. Dopo un tempo di quest'ordine la dipendenza da eroina è sempre pronta a riattivarsi. Peraltro, nel tempo la terapia metadonica migliora il funzionamento del suo sistema "oppiaceo" interno, riportandolo piano piano alla quasi normalità, ma questo processo può essere molto lento, e alcune persone anche dopo anni stanno comunque meglio con una piccola dose di farmaco, e peggio se non lo assumono (non nel senso dell'astinenza, ma del peggior funzionamento individuale, sociale e produttivo).
Non gestisca il farmaco da solo perché si è convinto di sapere bene come fare, non è così. Ne ignora la farmacologia e lo "tratta" come una sostanza, facendoci dei ragionamenti conseguenti.

Ne ragioni con il medico responsabile del suo caso al SerT. L'obiettivo della cura non è smettere la cura, ma prevenire l'andamento della malattia. Attualmente si sta semplicemente ponendo in condizioni di ricadere in maniera grave, interrompendo la cura. Se lo scalaggio comunque sarebbe stato concluso al SerT, riveda il piano terapeutico con i medici in considerazione della diagnosi. La motivazione al cambiamento deve essere usata per proseguire le cure, sperando che siano ben impostate da chi di dovere. La motivazione all'astinenza è irrilevante se la diagnosi è di tossicodipendenza, poiché è esattamente la funzioe che nel tossicomane è "rotta", quindi è paradossale farci leva per risolvere il problema.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini