La mia paura, nel caso dovesse essere necessario, riguarda gli effetti collaterali

Buona sera, ho 23 anni e da un paio di mesi soffro di disturbi ossessivi che talvolta mi portano depressione.
Ho iniziato questa settimana a farmi saguire da uno psicologo che non ha ritenuto necessario per ora prescrivermi farmaci.
La mia paura, nel caso dovesse essere necessario, riguarda gli effetti collaterali di queste sostanze. Questo perchè in passato ho conosciuto una persona in cura faracologica e (anche se non conosco quale fosse il suo stato mentale prima) a vederlo dava l'impressione di una persona incapace di capire quello che gli avviene intorno come se fosse affetto da ritardo mentale. E' possibile che questo effetto sia dovuto esclusivamente al farmaco di per se??
Ho un lavoro e vorrei continuare a fare la mia vita senza temere di dover venir accudito da qualcuno.
Dimenticavo mi è stato detto durante la visita che le mie ossessioni sono dovute a un forte stress ansioso e l'incapacità di esternare le mie emozioni in quanto persona fortemente emotiva ma introversa.
Grazie inanticipo
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
l'ideazione ossessiva è caratteristica del disturbo ossessivo, ma non solo. La sua situazione dovrebbe essere nquadrato prima di tutto dal punto di vista diagnostico. Credo sia superficiale affermare che il suo stato derivi da un forte stress ansioso senza aver formulato una diagnosi. se è seguito da uno psicologo può stare certo che farmaci non li prescriverà mai, perchè non può farlo legalmente non essendo medico. Tenga presente che il disturbo ossessivo, se di questo si trattasse, risponde in maniera molto soddisfacente alla terapia farmacologica + psicoterapia. Per il caso del suo conoscente è fuori luogo ogni commento, non conosciamo la persona, la patologia di base e la terapia prescritta; sta di fatto che le terapie per il disturbo ossessivo non hanno la prerogativa di ridurre i pazienti in stato di incoscienza.
Se non lo ha già fatto consulti uno specialista in psichiatria oltre a continuare l'approccio di tipo psicologico, ma che sia fondato su una diagnosi e non sull'approssimazione.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it