Terapia abilify + en

Buongiorno a tutti,
scrivo per la mia compagna di 38 anni che é recentemente stata dimessa da 10 gg dalla psichiatra dove é stato riscontrato un disturbo psicotico.
Le dinamiche che la hanno portata ad andare in tilt sono molto complesse e derivano da traumi passati.
In passato aveva già avuto questi problemi ma ne era sempre uscita da sola dopo alcuni giorni.
Questa volta invece é arrivata a deliri abbastanza importanti, dove era convinta di vedere persone che non erano loro e continuava a ripetere nomi e cognomi dei famigliari, una sera mi ha scambiato per suo fratello rimproverandomi.
Poi il ricovero tramite pronto soccorso.

Adesso é in cura da pochi giorni con una terapia che é composta da 15 mg di abilify + 1 mg di EN la mattina e la ripetizione di sera alle 20.

Ho notato che al mattino di sveglia bene, sembra quasi lei, ma subito dopo l’assunzione dei farmaci ha un netto peggioramento, le paranoie tornano, e alle 16 di pomeriggio gli compare un senso di ubriachezza che la porta a barcollare, diciamo che non la riconosco, non capisce le cose, le dimentica, ma a una memoria vivida di alcuni dettagli del passato.
Pensare che si é laureata l’anno scorso a pieni voti, ed ora non la riconosco più, ho paura che i farmaci non le facciano bene, anche perché conoscendola da 20 anni non si é mai presa nulla, e percepisco una sorta di intolleranza a qualsiasi cosa che le provochi delle manipolazioni celebrali, come ad esempio del thc che non h mai tollerato perché le provocava angoscia.
Secondo il vostro parere é possibile che un percorso terapeutico sia meglio per lei che l’assunzione dì Abilify?
Mesi fa ha provato con il lexotan per dormire la notte, ma anche questo le provocava effetti devastanti psicologici il giorno dopo, sembra sia allergica a qualsiasi medicinale che lavori sulla psicologia.
Grazie
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Salve,

C'è una discreta confusione.
a) "percorso terapeutico" per una psicosi che non sia una terapia farmacologica, a cosa fa riferimento ?
b) cita il fatto che le cause della psicosi sono in traumi passati, ma chi le ha indicato che debbano esserci cause del genere alla base di episodi psicotici ricorrenti ?
c) La diagnosi dovrebbe a questo punto essere stata definita oltre la semplice dicitura di "psicosi", lo è stata ?



Al momento semplicemente parrebbe che la cura non sia sufficiente. Il discorso che il cervello non tollera le manipolazioni non significa niente. I polmoni tollerano che li si curi per la polmonite ? Avrebbe un senso dire che i polmoni non tollerano di essere manipolati ? No. Se si parla di cervello ci si immagina che abbia un senso. Il rifiuto di una persona ai sistemi di cura corrisponde ad un suo stato, per esempio psicotico, ma questo non è una condizione di non risposta della malattia, è solo un atteggiamento nei riguardi di metodi che si vivono come insensati, non essendo consapevoli del problema.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera e grazie per la risposta.
La psicosi é nata da una serie di eventi mai affrontati, un’aborto in adolescenza, un lutto in famiglia e la frequentazione di persone che hanno generato in lei delle paranoie, posso affermare che si tratta di un disturbo paranoico anche se l’ospedale l’ha classificato semplicemente. La mia paura é che con abilify non la vedo migliorata, quando in passato a denti stretti é sempre guarita dalle sue psicosi, mi preoccupa il fatto che questa sua sensazione di ubriachezza non la fa sentire lucida, al mattino per esempio da appena sveglia sta molto meglio, può essere che come dice lei non sia consapevole pienamente del suo problema, a questo punto lei crede che il consulto di uno psicoterapeuta possa essere consigliato? Purtroppo il cps non é disponibile fino a lunedì, sono molto preoccupato per la sua condizione mentale, non sembra più lei, come potrei agire? Questo senso di ubriachezza nel pomeriggio é causato da abilify o EN, vedo una certa frequenza dei peggioramenti a determinate ore, Grazie
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"La psicosi é nata da una serie di eventi mai affrontati"

Ma in base a cosa, visto che non risulta che la psicosi sia causata da eventi del genere ? E' u discorso che vi è stato fatto da qualcuno, o un vostro pensiero al riguardo. Non sono necessarie particolari cause.

Gli effetti collaterali sono possibili e non sarebbero neanche strani, la dose è massimale, però non è che dalla descrizione siano facilmente attribuibili al farmaco, visto che variano nel corso della giornata.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
Capisco quello che vuole dire , no per ora non si sa che la psicosi sia scaturita da questi eventi o se é un problema di tipo caratteriale, questo é un lavoro ancora lungo da fare, ma i problemi che salutano fuori sono sempre gli stessi, nel senso che la turbano.
Comunque me la ritrovo verso le 15 sempre senza forze e quasi sviene dal sonno, non credo sia normale anche perché si sta conciando come uno straccio, considerando la vitalità che l’ha sempre caratterizzata. Sto morendo per lei, a mio parere e da quello che ho letto sembra che 30 mg al giorno siano davvero tanti se ha questi effetti, lei cosa ne pensa ?
Grazie
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
No, forse però non ci siamo capiti. Non è che c'è per forza un "lavoro" da fare per trovare le cause, questa è un'idea che mi stupisce sempre in verità. Le cause non sono eserciti narrativi, possono consistere nella struttura di un cervello, così come per le altre malattie. A volte ci sono cause esterne, come per esempio le droghe, altre volte no. Perfino sulle droghe che la inducono c'è dubbio sul fatto che bastino da sole.

Il problem non è che siano tanti o pochi, ma se li tollera bene, ovviamente considerando anche la fase e la possibilità di provare cure alternative senza correre troppi rischi di ricaduta.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dott. Pacini per il lavoro che svolge gratuitamente sul sito e grazie per le risposte, ho compreso quello che ha detto, lei crede che nonostante l’età di 38 anni ci sia una probabile causa che la struttura del cervello sia già predisposta al collasso non sarebbe dovuto accadere prima? Cosa succede ad un certo punto si innesca un effetto domino?
A questo punto le porgo una ultima domanda: saprebbe consigliarmi una prassi da seguire per individuare bene quale sia il problema? Del CPS non mi fido molto, non vorrei che fosse un’offesa, ma ho notato che tutte le persone che frequentano quel posto, e intendo i pazienti, hanno tutti le medesime caratteristiche comportamentali, in poche parole sono ridotti come zombie , e anche dai commenti su questo sito leggo storie tragiche, e non vorrei che la mia compagna facesse la stessa fine, anche perché i talenti che ha sono veramente notevoli, grazie.