Fare l'amore vs fare sesso con la propria compagna

Buongiorno
Io e la mia ragazza (entrambi 39 anni) siamo insieme da un anno e mezzo e abbiamo un passato molto diverso.
Io ho avuto poche ma importantissime relazioni, lei ne ha avute molte e poco importanti.
Abbiamo un rapporto molto amoroso e molto intenso e anche i nostri rapporti sessuali sono così.
Da qualche mese, complice la stabilizzazione del rapporto, la frequenza dei nostri rapporti sessuali è diminuita ma non l'intensità.
Questo però mi ha portato a chiedere se si potesse fare qualcosa per aumentare la frequenza, ho più volte pensato che si potrebbe fare un amore più divertente e meno amoroso per aggiungere un po' di voglia quando la voglia non c'è.
Lei mi ha sempre detto che visto che lei sta attraversando un periodo negativo sotto diversi punti di vista, pensa ci sia poco da fare.
Le ho però chiesto, vista la sua maggior esperienza in questo campo di guidarmi nell'atto, così da provare cose nuove e magari accendere un po' più voglia, lei ha un po' sorvolato sull'argomento.
L'altro giorno, durante una discussione un po' animata riguardante argomenti non connessi al sesso, siamo arrivati a parlare anche di sesso e lei ad un certo punto mi ha detto che l'idea di insegnarmi le toglie l'attizzo.
Questa frase è venuta durante una discussione un po' animata (non propriamente una litigata) e in questo modo io non mi sono sentito coinvolto in questo pensero ma mi sono sentito valutato, giudicato e sicuramente poco uomo.
Ora ho paura che questo possa portare ad un blocco, lei si sente di avermi ferito e che una sua frase ha scatenato in me una reazione che non si aspettava e che non voleva che ci fosse, io mi sento poco uomo, mi sento giudicato come se fossi uno swipe (negativo) su tinder.
Mi spiace molto che non mi abbia ritenuto abbastanza forte da affrontare quest'argomento attraverso un dialogo ma che volesse tenere questa sua riflessione per se che evidentemente mi ha detto perchè si è sentita un po' con le spalle al muro.
E' vero che ha toccato un nervo scoperto ma è anche vero che in questo modo ha fatto sicuramente più male di quel che avrebbe dovuto.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 580 67
Gentile utente,

rispetto alla Vostra sessualità di coppia ci narra che:

- "Le ho però chiesto, vista la sua maggior esperienza in questo campo di guidarmi nell'atto,.."
- ".. lei ad un certo punto mi ha detto che l'idea di insegnarmi le toglie l'attizzo."
- "Ora ho paura che questo possa portare ad un blocco..".

Le persone non sono così fragili da essere colpite da "un blocco" per uno schietto confronto, per quanto "animato".

Questi termini:
"fatto male",
"nervo scoperto",
"avermi ferito",
"mi sento poco uomo, mi sento giudicato",
"..paura che questo possa portare ad un blocco.."
può accadere rappresentino coltellate su Tinder; ma non dentro una relazione che dura da un anno e mezzo, nella quale si è sviluppata una fiducia reciproca,
se si tratta di una relazione sana e se le due persone sono psichicamente integre.

Non si sta a discutere sui Suoi sentimenti ed emozioni, di Lei che ci scrive; essi sono indiscutibili.
Bensì faccio presente che - se dentro una relazione stabile - un confronto verbale può risultare così distruttivo, dipende generalmente dal fatto che la singola persona è fragile.
E dunque i sensi di colpa dell'altr* sono inutili, se non dannosi: appesantiscono la situazione anziché drammatizzarla.

Se ritiene, ci dia un feedback.

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Sono consapevole che le parole di per se non avrebbero dovuto avere l'impatto che hanno avuto. Le mie fragilità sotto questi punti di vista ci sono e ci sto lavorando con un professionista. La ringrazio per la sua risposta che mi sembra puntuale. Credo in ogni modo che il dispiacere di lei sia collegato alla reazione mia e forse alla consapevolezza che un tema di quel tipo (delicato è vero ma non così fuori dal mondo) avrebbe avuto altri impatti se affrontato in un momento di dialogo e non di discussione. Certamente in lei è presente la consapevolezza che questo tema va a toccare una mia già presente fragilità.
In me va a toccare la mia vergogna di fragilità.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 580 67
Corretta consapevolezza da parte Sua.
Sono lieta che ci sia lavorando con un* Collega.

Nel frattempo non 'fustigatevi', non drammatizzate. Forse l'evento non rappresenta una coltellata, ma solo una abrasione. E dunque occorre solo un lenitiva, fatto di meno parole e di più tenerezza.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/