Devo cambiare terapeuta?
Buonasera,
vi scrivo perché non so cosa devo fare.
Sono in terapia per depressione de circa un anno e mezzo e non mi sembra di vedere alcun miglioramento.
La mia terapeuta mi piace come persona, ma mi rendo conto che non riesco a fidarmi di lei al 100%.
C'è una cosa in particolare che mi mette ansia.
Non riesco a dirle che non so l'inglese (o meglio, lo conosco poco) e lei continua a mandarmi link di articoli e video in questa lingua.
Purtroppo il fatto di non sapere l'inglese è sempre stata, fin da piccola, qualcosa che mi provocava vergogna.
Quindi quando la mia terapeuta ha dato per scontato che lo sapessi e mi ha mandato il primo articolo, non ho detto niente, ma poi la cosa si è ingigantita sempre più.
Ho pensato tante volte di dirglielo, ma il solo pensiero mi mette ansia.
Io ho un problema enorme di fiducia, sia per la mia storia familiare, sia perché anni fa mi sono sentita tradita, nel momento peggiore della mia vita, dal terapeuta di cui in assoluto mi ero fidata di più.
Settimana scorsa le ho chiesto una pausa per riflettere sul da farsi, ma sono in alto mare.
Influisce anche lo scoramento al pensiero di dover di nuovo, per l'ennesima volta, raccontare a un altro terapeuta la storia della mia vita.
Vorrei solo uscire dal tunnel.
Qualunque Consiglio sarà utile.
Ringrazio in anticipo.
vi scrivo perché non so cosa devo fare.
Sono in terapia per depressione de circa un anno e mezzo e non mi sembra di vedere alcun miglioramento.
La mia terapeuta mi piace come persona, ma mi rendo conto che non riesco a fidarmi di lei al 100%.
C'è una cosa in particolare che mi mette ansia.
Non riesco a dirle che non so l'inglese (o meglio, lo conosco poco) e lei continua a mandarmi link di articoli e video in questa lingua.
Purtroppo il fatto di non sapere l'inglese è sempre stata, fin da piccola, qualcosa che mi provocava vergogna.
Quindi quando la mia terapeuta ha dato per scontato che lo sapessi e mi ha mandato il primo articolo, non ho detto niente, ma poi la cosa si è ingigantita sempre più.
Ho pensato tante volte di dirglielo, ma il solo pensiero mi mette ansia.
Io ho un problema enorme di fiducia, sia per la mia storia familiare, sia perché anni fa mi sono sentita tradita, nel momento peggiore della mia vita, dal terapeuta di cui in assoluto mi ero fidata di più.
Settimana scorsa le ho chiesto una pausa per riflettere sul da farsi, ma sono in alto mare.
Influisce anche lo scoramento al pensiero di dover di nuovo, per l'ennesima volta, raccontare a un altro terapeuta la storia della mia vita.
Vorrei solo uscire dal tunnel.
Qualunque Consiglio sarà utile.
Ringrazio in anticipo.
[#1]
Gentile utente,
ci dice che "Qualunque Consiglio sarà utile".
Però Lei sa già il consiglio che lei stessa può dare a se stessa:
dire alla sua terapeuta che non sa l'inglese.
Questa è una vera prova a cui sottoporsi per mettere alla prova (ripetizione volontaria) la fiducia, quel suo "problema enorme" legato alla sua storia.
La fiducia riguarda entrambe le persone.
Può accadere che la sua terapeuta superi agevolmente la prova a cui lei la sottopone; e cioè
che si dimostri degna di fiducia nel momento in cui Lei le confessa un segreto per Lei vergognoso da sempre.
E Lei, come potrebbe sentirsi nel momento in cui mette alla prova -nei fatti concreti, non nella pausa di riflessione- la propria fiducia? quella dimensione da sempre terreno minato? e con ciò dichiarando a se stessa di voler crescere ed essere libera dalla vergogna?
Spesso si pensa a cambiare terapeuta,
piuttosto che metter seriamente mano nel cambiare se stessi.
Saluti cordiali.
Saluti cordiali
ci dice che "Qualunque Consiglio sarà utile".
Però Lei sa già il consiglio che lei stessa può dare a se stessa:
dire alla sua terapeuta che non sa l'inglese.
Questa è una vera prova a cui sottoporsi per mettere alla prova (ripetizione volontaria) la fiducia, quel suo "problema enorme" legato alla sua storia.
La fiducia riguarda entrambe le persone.
Può accadere che la sua terapeuta superi agevolmente la prova a cui lei la sottopone; e cioè
che si dimostri degna di fiducia nel momento in cui Lei le confessa un segreto per Lei vergognoso da sempre.
E Lei, come potrebbe sentirsi nel momento in cui mette alla prova -nei fatti concreti, non nella pausa di riflessione- la propria fiducia? quella dimensione da sempre terreno minato? e con ciò dichiarando a se stessa di voler crescere ed essere libera dalla vergogna?
Spesso si pensa a cambiare terapeuta,
piuttosto che metter seriamente mano nel cambiare se stessi.
Saluti cordiali.
Saluti cordiali
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Non credo di farcela. Ci ho pensato tante volte, ho cercato le parole, a voce o per iscritto, ma non riesco proprio a farlo. L'avevo confessato alla mia precedente terapeuta e tutto era andato bene. Pensavo di aver superato quel senso di inadeguatezza legato all'inglese, ma è riemerso con prepotenza con l'attuale terapeuta. Non mi sento in grado di superare questo ostacolo.
[#3]
Se già una volta ha cambiato terapeuta,
Le servirà ancor meno farlo nuovamente.
Se già aveva "confessato" dell'inglese alla sua precedente Psy e non è servito pur essendo andato "tutto bene",
che dirLe di più, se non che deve lavorare sulla fiducia con determinazione?
La psicoterapia non è per tutti;
talvolta a qualche mia paziente ho preferito consigliare una scuola di tango allo scopo di imparare ad affidarsi .. E non è una boutade.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Le servirà ancor meno farlo nuovamente.
Se già aveva "confessato" dell'inglese alla sua precedente Psy e non è servito pur essendo andato "tutto bene",
che dirLe di più, se non che deve lavorare sulla fiducia con determinazione?
La psicoterapia non è per tutti;
talvolta a qualche mia paziente ho preferito consigliare una scuola di tango allo scopo di imparare ad affidarsi .. E non è una boutade.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
"Dopo tanti anni, inizio a pensare che per me non ci sia soluzione"
Ritengo che tale conclusione non sia l'unica alla quale approdare,
ma che occorra prendere in considerazione anche queste:
1. La psicoterapia non sembra fare per me "attualmente", per quel che "ora" sono disposta a investire su di essa
2. Non ho abbastanza pazienza, avendo cambiato due terapeute in un anno e mezzo
3. Conviene sperimentare un differente approccio teorico prima di arrendersi
4. E' opportuno affrontare il senso di inadeguatezza con un approccio che preveda anche impegni operativi e mansionali.
Saluti cordiali. E.. buona strada.
Dott.Brunialti
Ritengo che tale conclusione non sia l'unica alla quale approdare,
ma che occorra prendere in considerazione anche queste:
1. La psicoterapia non sembra fare per me "attualmente", per quel che "ora" sono disposta a investire su di essa
2. Non ho abbastanza pazienza, avendo cambiato due terapeute in un anno e mezzo
3. Conviene sperimentare un differente approccio teorico prima di arrendersi
4. E' opportuno affrontare il senso di inadeguatezza con un approccio che preveda anche impegni operativi e mansionali.
Saluti cordiali. E.. buona strada.
Dott.Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#6]
Utente
Salve, volevo solo puntualizzare che non ho cambiato due terapeute in un anno e mezzo. Da un anno e mezzo vedo solo l'attuale. Con "la precedente" mi riferivo a un percorso portato avanti per circa due anni e mezzo prima della pandemia e che mi aveva dato buoni risultati, salvo che, a un certo punto, ho iniziato a non sentirmi più capita.
Rifletterò sulle sue considerazioni. Grazie.
Rifletterò sulle sue considerazioni. Grazie.
[#7]
Un ultimo stimolo di riflessione:
può chiedersi se Lei inizia a "non sentirsi più capita" quando la Terapeuta prova a 'forzare' un po' il percorso chiedendole un passo avanti;
anziché mettere a disposizione un 'ascolto incondizionato'.
Tale contenuto potrebbe entrare legittimamente nella sua "pausa per riflettere sul da farsi".
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
può chiedersi se Lei inizia a "non sentirsi più capita" quando la Terapeuta prova a 'forzare' un po' il percorso chiedendole un passo avanti;
anziché mettere a disposizione un 'ascolto incondizionato'.
Tale contenuto potrebbe entrare legittimamente nella sua "pausa per riflettere sul da farsi".
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 364 visite dal 22/07/2024.
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