Come faccio a ritornare normale?

Salve.

Da quando assumo Risperdal, da febbraio, non mi sento più me stessa.
L'ho assunto per disturbo del pensiero.

Con lo psichiatra stiamo riducendo la dose ma io mi sento sempre male.
Il Risperdal mi sedava al punto che non potevo fare niente, ma adesso cheo stiamo togliendo mi sento sopraffatta e incapace di vivere.
Ho dolori dappertutto, non riesco a parlare con le persone e a fare cose semplici.
Sono sempre in tensione.

Non so come muovermi.
Voglio solo tornare la persona che ero prima, piena di progetti e soprattutto energia e voglia di fare!
Sono sicura che tutto ciò abbia a che fare con la dopamina
Adesso con lo psichiatra sto assumendo 100 mg Zoloft ma non sento alcun beneficio.
Mi domando cosa ci sia di sbagliato in me e cosa posso fare per tornare la persona che ero prima
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.3k 595 67
Gentile Utente,

La domanda che lei pone nel titolo "Come faccio a ritornare normale" va posta ai suoi curanti in presenza. Solo loro sono in possesso della diagnosi, e dunque possono risponderle in maniera documentata.
Noi possiamo presentare unicamente qualche informazione generale. E cioè che alcuni disturbi psichici guariscono, ed altri che vengono ben compensati con i trattamenti farmacologici. in questo secondo caso occorre avere pazienza fin quando si individua la terapia più adatta, e forse è questa la fase che lei sta attraversando.

Oltre allo psichiatra, ha anche un supporto psicologico?

Si affidi ai suoi curanti con fiducia, ed abbia speranza e pazienza.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Sono molto frustrata e arrabbiata perché assumere Risperdal mi ha rovinata e non so cosa fare. Ho un supporto psicologico, 30 minuti ogni 10 giorni al csm, ma sinceramente non mi sembra abbastanza e mi sembra che io non stia migliorando per niente
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.3k 595 67
Gentile ragazza,

In mancanza della diagnosi che Le è stata fatta non è possibile aggiungere altro,
se non che il Risperdal Le è stato dato per ovviare ad un disagio psichico.

Che lei sia "frustrata e arrabbiata" è lecito; ogni patologia che colpisce il nostro corpo o la nostra mente causano sentimenti intensi di rifiuto, soprattutto se si protrae nel tempo.

Utilizzi al meglio quei 30 minuti di psicoterapia ogni 10 giorni preparando per la seduta tutte le domande inespresse che frullano nella sua mente:
i dubbi, le paure, le incertezze.. troverà più facilmente aiuto.

La incoraggio ad avere pazienza e speranza.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
Utente
Utente
Salve,la ringrazio per la risposta
Al csm mi dicono che i farmaci non hanno niente a che vedere con il mio stato. Ma io conosco il mio corpo e la mia mente, e so che da quando prendo Risperdal sono cambiata e non sono più la stessa persona di prima. Mi è stato prescritto un farmaco che mi ha completamente cambiata, in negativo. E adesso ne subisco le conseguenze, non venendo nemmeno creduta. Non so cosa fare
[#5]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.3k 595 67
Gentile utente,

non avendo davanti la sua cartella clinica non è purtroppo possibile fornirle un qualche suggerimento motivato.
In mancanza dei dati precedentemente suggerivo la riflessione generale che
a fronte di un disagio psichico non è sempre semplice -neppure per il/la paziente- riuscire a capire cosa appartenga alla malattia e cosa agli effetti secondari del farmaco.
Però i suoi curanti -psichiatra e psicologa- possiedono tutte le informazioni i e le competenze per risponderLe adeguatamente.
Parli chiaramente con loro dei suoi disagi, della sua rabbia, della sua frustrazione.
Riprenderei anche il suggerimento dello psichiatra al suo precedente consulto, di chiedere la sostituzione del farmaco con un altro che dia meno effetti collaterali, se di questo si tratta.

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/