Reagire alla propria omosessualità

E' la prima volta che scrivo in questo sito e che chiedo un parere ad un esperto riguardo la mia situazione.
Ho 24 anni e mi sono scoperto omosessuale.
A dire il vero l'ho sempre saputo ma solo nell'ultimo anno lo ammetto anche a me stesso senza nessun problema.
Il mio percorso verso questo risultato è stato personale, lungo e doloroso e adesso mi sento finalmente pronto a chiedere aiuto.
In parte mi sono accettato ma solo in piccola parte, pensavo che il resto sarebbe venuto da se ma invece niente.
Non ho mai avuto rapporti sessuali né nessun altro tipo di approccio con qualcuno del mio stesso sesso ( e anche dell'opposto).
Sto vivendo reprimendo la mia sessualità ma adesso sono stanco e ovviamente il problema non è solo di carattere sessuale ma principalmente affettivo.

Mi sento molto solo e vorrei uscire da questo limbo.
Non mi sento di avere alibi, ho genitori normali che si sono separati quando ero adolescente con cui ho un buon rapporto.
Ho una normalissima vita sociale sebbene sempre da single.

Mi fermo qui vengo al mio problema sono bloccato.
Non so cosa fare per uscire da questa situazione, pur essendomi fatto una ragione non riesco a vivere la mia omosessualità.
Non ho nemmeno amici gay e nessuno sa di me.
Per quanto mi piacerebbe uscire da questo stato sonnacchioso non ci riesco.
Oltretutto adesso tutta questa situazione mi sta fecendo aumentare i miei stati di anzia, ho paura di perdere gli amici, gli affetti, mi piace molto stare in compagnia e se questo non accade per qualsiasi motivo che non dipenda dalla mia volontà mi provoca ansia.
Manco a dirlo soffro da diversi anni di colite spastica e spesso somatizzo.

So bene qual è il mio problema ma non so come muovermi
Chiedo un parere e magari qualche consiglio anche su chi rivolgermi.
Sarei infinitamente grato per una risposta
Distinti saluti
[#1]
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile ragazzo,
innanzitutto mi complimento con lei per il percorso che è riuscito a fare e che l'ha portata oggi alla consapevolezza di aver bisogno di un aiuto esterno per poter vivere serenamente (dentro di lei e nel mondo esterno) la sua omosessualità. Non dev'essere stato facile ma lei ha già percorso un tratto di strada molto importante. Ora però dice di essere bloccato perchè anche se in parte ha accettato il suo orientamento sessuale, dall'altra non sa come viverlo e le sue paure potrebbero cristallizzarla in questo "stato sonnacchioso" nel quale (giustamente) non vuole più rimanere. Condivido la sua decisione di essere accompagnato per questo tratto del suo percorso e credo sarebbe opportuno si rivolgesse ad uno psicologo/psicoterapeuta specializzato in problematiche legate all'omosessualità come ad esempio l'omofobia interiorizzata (potrebbe chiedere queste informazioni durante il contatto telefonico).
"In parte mi sono accettato ma solo in piccola parte, pensavo che il resto sarebbe venuto da se ma invece niente." Vedrà che riuscirà ad eliminare gli ultimi "fantasmi" residui e inizierà a vivere la sua affettività e sessualità serenamente.
In bocca al lupo per il suo percorso.

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, uno stato di blocco come quello che sta attraversando lei può essere debilitanti a tutti i livelli, soprattutto quello psicologico. Quindi il suggerimento è quello di parlarne con un professionista e lasciarsi aiutare nel suo percorso di elaborazione della sua omosessualità, con tutto quello che può comportare.

Se ha bisogno di altre indicazioni, chieda pure.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Ragazzo
credo che la sua difficoltà ad esprimere la sua sessualità sia lecita in un contesto in cui non ha mai preso contatto con essa e dunque non l'ha mai esercitata.
Questo è un fenomeno NORMALE, nel senso che qualunque abilità che non sia stata sottoposta a sperimentazione e a ripetizione risulta impacciata e dall'esito imprevedibile, e dunque spaventa sempre un pò.

Credo che in questa situazione la prima cosa da fare sia farsi aiutare a comprendere da dove è possibile cominciare, in che modo si possono ricercare o creare delle condizioni che favoriscano l'espressione della sua sessualità.

Contatti un terapeuta della sua zona che la supporti in questo processo.

In bocca al lupo

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

[#4]
dopo
Utente
Utente
Volevo in primo luogo ringraziare per la celerità delle risposte e per la vostra disponibilità.

A riguardo vorrei aggiungere solo una piccola richiesta per riuscire a trovare un buon medico che possa seguirmi.
La dottoressa Sighinolfi sottolineava che in me, forse, ci potrebbe essere una "omofobia interiorizzata" e non mi sento di escluderlo.

Sebbene non l'abbia mai fatta, credo molto nella terapia psicologica e so per cultura personale che esistono vari filoni e che un paziente in genere si affida al caso.
La mia paura è quella di trovarmi al cospetto di medico che possa confondermi ulteriormente le idee.
Non so se fare una psicoterapia o una semplice psicoanalisi, so dell'esistenza di terapisti dalle idee religiose alquanto discutibili (so che le proprie convizioni dovrebbero restare al di fuori però spesso così non è).
Vorrei semplicemente trovare qualcuno che mi accompagni in questo percorso, prima che la mia vita mi sfugga dalle mani, secondo quali criteri dovrei orientare la mia scelta?

Grazie mille ancora
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, può leggere quest'articolo per farsi un'idea:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

Contatti alcuni professionisti e poi scelga quello che le piace di più.

Metta in conto che potrebbe non trovare quello giusto al primo colpo. In questo caso potrà sempre cambiare, non sta prendendo un obbligo per la vita.

Cordiali saluti
[#6]
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile ragazzo,
i suoi dubbi sono legittimi e comprensibili. Non è detto che riuscirà a trovare immediatatamente la persona più adatta a lei, ma potrà farsi un'idea di chi si troverà davanti al momento del contatto telefonico (in questo senso preferibile rispetto ad una richiesta fatta via mail). Per avere un'idea degli ambiti e dei disturbi di cui si occupano i professionisti può consultare l'elenco degli iscritti a questo sito oppure l'elenco dei terapeuti cognitivo comportamentali in questo link: http://www.aiamc.it/ANNUARIO%20AIAMC%20220110.htm

Tenga presente che per costruire una relazione terapeutica funzionale al buon funzionamento del percorso può occorrere tempo e "fatica", ma se nel complesso si troverà a suo agio e avrà l'impressione di procedere nella giusta direzione allora potrebbe essere giunto dal terapeuta "giusto" per lei.
Un saluto
[#7]
Dr. Carlo Conti Psicologo, Psicoterapeuta 122 5 1
Gentile Utente,
a mio parere è importante capire il percorso che lei vuole fare, perché non c'è una conclusione specifica alla quale giungere. Ci rifletta bene e cerchi dentro di lei di capire se lei preferisce un percorso, che la porti all'eterosessualità, o all'accettazione della sua omosessualità. Tutto è possibile, anche perché, e mi corregga se sbaglio, dentro di lei convivono queste due spinte contrapposte: una maggiore attrazione per i ragazzi, ma un desiderio di vita eterosessuale.
Il consiglio che mi sento di darle e quello di contattare uno psicoterapeuta junghiano, visto che Jung ha da sempre tenuto in forte considerazione, il percorso di crescita individuale, che porta alla formazione dell'identità, così come viene sentita dal soggetto, in parole semplici aiutare la persona a DIVENTARE EFFETTIVAMENTE QUELLO CHE SI E' POTENZIALMENTE.
Sentire una maggiore attrazione per una persona dello stesso sesso, può avere diverse spiegazioni ed è importante in analisi capirne la vera natura.
Siamo a disposizione per ulteriori dubbi.

SALUTI
Dr. Carlo Conti
carloconti5@tiscali.it

SALUTI
Dr. Carlo Conti
www.spiritoepsiche.it

[#8]
Dr. Willy Murgolo Psicologo, Psicoterapeuta 173 13

Gentile Signore,

dal momento che la Sua vita é l'unica cosa veramente preziosa, prima di affidarla a chicchessia che dovrebbe accompagnarLa in un percorso alla fine del quale poter trovare la risposta ai Suoi quesiti, Le suggerirei, sempre che Lei me lo consenta, di agire in questo modo.

1°. Legga tutto quello che può sulla Psicologia e Psicoterapia cercando di farsi un'idea dei vari orientamenti, senza lasciarsi suggestionare troppo e valutando con razionalità il "nero su bianco" così come proposto dalle varie correnti culturali del settore.

2°. Quando riterrà di essere pronto abbastanza, chieda un appuntamento a più Specialisti che può. Tenga presente che per alcuni il primo colloquio é gratuito. Ponga tutte le domande che desidera e non si faccia scrupolo di chiedere allo Specialista dove si é laureato e quale sia stato il suo percorso formativo. Ha il dovere di risponderLe.

3°. A questo punto probabilmente le Sue idee non saranno più tanto confuse. Non trascuri la prima impressione, non solo di preparazione, ma anche di simpatia. Non si può combinare niente di buono se il Terapeuta ti é antipatico.

4°. A questo punto potrà fare la Sua scelta. A questo punto potrà iniziare questa esperienza con una persona da Lei preferita che riuscirà ad aiutarLa nella misura in cui
Lei si lascerà portare per mano con la massima fiducia.

5°. La psicoterapia, di qualsiasi tipo, non é una passeggiata. E' un percorso impegnativo ed irto di ostacoli. Solo collaborando insieme si potrà guardare insieme nella stessa direzione.


Con i migliori auguri, cordiali saluti.

Dr. Willy Murgolo
Psicologo-Psicoterapeuta
Ipnosi Clinica-Sessuologia

[#9]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
mi associo a quanto suggeritole dalle Colleghe Sighinolfi e Sussarellu: Lei si ritrova a dover elaborare non solo il Suo rapporto con la sessualità ma tutto il Suo futuro in generale. Per questo motivo le viene consigliato di non farlo in solitudine, ma attraverso un percorso professionale.

Scoprirsi omosessuale significa cercare di affrontare delle scelte molto dolorose, la prima fra tutte quella di non poter avere una vita "normale" come tutti gli altri: niente famiglia, niente figli, ecc. Ma credo che la cosa più difficile in assoluto sia quella di condurre un'esistenza basata sul non poter essere se stessi sempre e con chiunque.

Tutto questo probabilmente la sta spaventando, e contribuisce a quella sensazione di "non-accettazione".

Come avrà capito io non credo in quegli approcci che "aiutano" l'omosessuale a "ritrovare la giusta via eterosessuale". Anzi, a dire il vero li temo.

Io personalmente penso che Lei debba e possa trovare una soluzione per vivere in modo sereno e felice tutta la Sua vita.

Non si accontenti però, cerchi di andare oltre. Se lo ricordi quando arà il momento di scegliere la persona che l'accompagnerà in questo viaggio.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#10]
dopo
Utente
Utente
Apprezzo molto i vostri suggerimenti sopratutto quello della dottoressa Bulla che è riuscita ad interpretare bene una mia paura.

In questi anni ho realizzato di essere omosessuale e tutto vorrei meno che uno specialista possa mettere in discussione in modo ideologico questa mia condizione.
Non è una tendenza, un periodo o una confusione, sono così da sempre e finalmente di questo me ne sono fatta una ragione, onestamente se anche questa cosa possa aver avuto origine da qualche trauma infantile di cui non ho memoria, non mi interessa e non credo nelle presunte "guarigioni".
E' una mia piccola conquista che non mi va di mettere in discussione siccome già sento di aver buttato anni importanti della mia vita (e altri ancora ce ne vorranno) l'unica cosa positiva è essere riuscito almeno in grandi linee ad aver iniziato un percorso autonomo di completa accettazione, l'unica conquista per dare almeno minimamente un senso al dolore di questi anni.

Mi rendo conto che in fin dei conti lo specialista ce lo troviamo da noi però non vorrei fare brutte esperienza che in un momento di estrema fragilità che sto vivendo potrebbero essere molto dannose.

Penso che inizierò in questi mesi con qualche lettura sul tema come consigliato e poi comincerò il mio percorso.....soldi permettendo :)

Grazie ancora