Quando un figlio non arriva

Buongiorno,
da circa un anno e mezzo con mio marito stiamo cercando di avere un bambino, ma senza risultati. Da qualche mese abbiamo provveduto ai primi esami di routine e, mentre io dovrei essere “a posto”, mio marito ha uno sperma di qualità scadente. Non è impossibile avere figli naturalmente, ma è assai difficile. Ovviamente siamo seguiti e stiamo cercando la strada giusta per risolvere il problema e capire se dovremo affrontare la pma.

Questa è la premessa “clinica”, nel senso che vi scrivo perché questa ricerca, oltre a farci soffrire moltissimo, provoca molta ansia. Il desiderio di un figlio è sempre stato fondante del rapporto mio e di mio marito, da quando ci siamo conosciuti. Amo moltissimo mio marito, siamo una coppia molto serena e questa è la prima vera difficoltà che stiamo incontrando. Il tempo passa e devo ammettere che sotto il profilo psicologico la situazione non è semplice, da svariati punti di vista. Da un lato, non riesco ad essere serena, perché temo che il mio “sogno” non si possa avverare e non vorrei diventare madre troppo in là (ho quasi 32 anni! In tanti mi dicono che sono giovane – ma io sento che l’età è proprio giusta, sono pronta!).
Non sono arrabbiata per la situazione, né con me stessa né con mia marito: soffro moltissimo però. Ogni mese si ripete un copione doloroso: si aspetta il momento giusto per avere rapporti, si creano aspettative, puntualmente disattese con l’arrivo del ciclo. Ogni mese c’è un investimento emotivo e mi sento sulle “montagne russe”.
Vorrei essere più serena, trovare maggiore equilibrio e aiutare di più mio marito, che è molto più positivo di me per carattere, ma che sta indubbiamente soffrendo. Vorrei riacquistare leggerezza, vorrei trovare una passione che mi svaghi, che mi impegni, che mi appaghi senza farmi sentire vuota per questa gravidanza che non arriva.
Ma non so da che parte incominciare e vorrei sentire qualche parola da parte vostra.
Vi ringrazio anticipatamente!
[#1]
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile signora,
il periodo che lei e suo marito state vivendo non è affatto semplice. Come lei ha perfettamente descritto vivete in una sorta di "montagne russe" tra la naturale creazione di aspettative e di pensieri quali "questa è la volta giusta" e il sofferto momento in cui queste speranze vengono disattese.
Capisco quanta sofferenza possa creare in voi questa altalenanza e credo che per evitare che si appentasantisca ulteriormente questo momento potrebbe esservi utile un sostegno psicologico. Parlare con un professinista (psicologo/psicoterapeuta) delle vostre paure, delle vostre aspettative, della vostra sofferenza e del vostro dolore potrebbe aiutarvi a ritrovare la serenità che in questo momento sembra esservi sfuggita dalle mani. Una maggiore serenità psicologica potrà aiutarvi a sostenervi vicendevolmente evitando che si vengano a creare possibili incomprensioni che vi farebbero soffrire ulteriormente.
Ne parli con suo marito e insieme valutate anche questa possibilità.
In bocca al lupo!

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

[#2]
Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 338 11 2
Gentile utente,
il desiderio condiviso di avere un figlio è per la coppia un momento molto importante.

Purtroppo, nelle situazioni in cui il tempo passa mese dopo mese e la grvidanza non arriva, e in cui si incontrano delle difficoltà di tipo organico, la questione può diventare complicata, soprattutto dal punto di vista emotivo.

Il rischio è quello di rendere "macchinoso" il rapporto sessuale, che può diventare un atto cercato meccanicamente quasi al solo fine riproduttivo. Questo può generare ansia, o comunque deteriorare alcuni aspetti del rapporto di coppia, riflettendosi inevitabilmente anche fuori dalla camera da letto.

Nel suo post ha scritto che siete "seguiti": da che punto di vista? In situazioni come questa può diventare molto importante ricevere l'aiuto mirato da parte di uno specialista, cioè del sessuologo.

Vi consiglio quindi di muovervi in questo senso: immagino possiate chiedere orientamento direttamente agli specialisti che vi stanno seguendo per le valutazioni mediche.

Cordialmente,

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it