Una brevissima visita dicendo che sto benissimo

salve,ho 21 anni e periodicamente mi sento strano con me stesso eppure non mi manca niente sono un bel ragazzo e faccio di mestiere il cameriere quindi sono sempre a contatto con la gente, ma non so perché spesso mi sento fuori dal mondo . La prima volta che mi è capitato cioè la scorsa estate sono riuscito a cavarmela isolandomi in spiaggia stando tranquillo, ma le volte successive la cosa è diventata un po’ più seria per me e sono andato a chiedere un parere al mio medico di famiglia il quale mi ha tranquillizzato con una brevissima visita dicendo che sto benissimo e che non devo avere alcuna preoccupazione. Questi sono i sintomi che ho: avverto un senso di vuoto interiore , divento asociale e acido , non ho voglia di fare niente,ansia,nervosismo, palpitazioni e gonfiore allo stomaco, debolezza,mal di testa, non riesco ad esprimere le mie emozioni , mi sento un morto che cammina,perdo il piacere sessuale, nn riesco a farmi una bela risata, mi imbarazzo molto facilmente, gli occhi diventano rossi e spesso ho la sensazione di dover scoppiare in lacrime ma nn lo faccio , poi sento che ho un blocco alla gola , mangio molto meno di prima perché ho perso proprio il senso del gusto… insomma sto vivendo un incubo … cos’ho? Cosa mi sta succedendo? Sono le domande che spesso mi pongo e a cui non riesco a dare una risposta…vi prego aiutatemi a superare questo momento perché non ce laccio più ! grazie in anticipo.
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Dr. Massimo D'Alessandro Psicologo, Psicoterapeuta 93 4
Gentile ragazzo,
il quadro sintomatico che lei riporta, sembra essere "complesso", in quanto ciò che lei descrive può far parte di diversi disturbi psichiatrici, ad esempio un disturbo d'ansia, un disturbo dell'umore etc.
Per questo motivo sarebbe opportuno che lei tornasse dal suo medico di famiglia per chiedere, magari presso il servizio sanitario pubblico, l'impegnativa per un consulto psichiatrico ovvero psicologico, se non vuole fare visite private. In questo modo sarà possibile fare una diagnosi più accurata ed eventualmente iniziare un trattamento.
Ricordi che non è il suo medico a decidere se lei in questo particolare momento ha o meno dei buoni motivi per preoccuparsi.

In bocca al lupo e ci tenga aggiornati.

Dr. Massimo DAlessandro
Psicologo-Psicoterapeuta
www.massimo-dalessandro.com