"mamma guarda, la mamma di quella bimba ha un occhio che guarda da una parte e uno dall'altra" e io

Buongiorno, sono una donna, moglie e madre di una bimba di 1 anno e mezzo. E' un periodo un po' difficile per me. Quando ero piccola ho avuto un tumore alla retina e hanno dovuto togliermi un occhio, ho una protesi. Fino alle elemetari tutto bene, ma dalle medie in poi sono stata vittima di ogni tipo di offesa, da strabica a polifemo e varie ed eventuali. Ho sempre superato, bene o male, ogni momento difficile grazie al sostegno dei miei. Non ho mai detto a nessuno (tranne ai familiari) quello che ho avuto, fisicamente inoltre non sembra che io abbia quello che ho, sembro leggermente strabica. Molti dottori sono rimasti esterefatti quando hanno scoperto quello che ho avuto, perchè non si nota particolarmente. Ho avuto fidanzati, mi sono sposata e ora ho una bambina bellissima. Ultimamente però ho avuto un crollo della mia autostima, mi sembra che tutti mi gaurdino e capiscano quello che ho. A lavoro mi sento osservata e criticata. Una volta al supermercato una bambina ha detto alla sua mamma :"mamma guarda, la mamma di quella bimba ha un occhio che guarda da una parte e uno dall'altra" e io sono andata in crisi per giorni...Ho il terrore che quando la mia bimba andrà all'asilo e a scuola i bambini (che sanno essere molto cattivi)prendano in giro lei e me indicandomi come la mamma strabica. Pensavo che finita la scuola il mio incubo fosse finito, per lo meno in buona parte, ma ho paura che possa ricominciare tutto di nuovo. Ho il timore di portare mia figlia a qualche compleanno perchè non voglio che i bambini mi critichino...non so che fare. Una volta non ero così, ero molto più serena,non so perchè sia cascata questa molla. Mio marito dice che mi faccio un sacco di paranoie per niente e forse ha ragione.
Scusate lo sfogo.
Cordialmente.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,
le preoccupazioni che riferisce appaiono legate a due tematiche principali: l'idea che altre persone possano notare la sua protesi e criticarla o deriderla per questo ed il timore che, con l'ingresso a scuola, lei e la sua bambina possiate subire di nuovo le prese in giro che lei ha ricevuto (e forse non del tutto superato) da piccola.

Una piccola preoccupazione ogni tanto non fa male a nessuno, anzi può aiutarci a "regolare" la nostra condotta per raggiungere meglio i nostri obiettivi e limitare i pericoli cui andiamo incontro; se, e mi sembra di capire che sia il suo caso, le ansie e le preoccupazioni incidono sulla qualità di vita propria e degli altri, limitano le proprie possibilità di vivere pienamente la propria vita (cosa farà quando si tratterà di accompagnare la sua bambina? La farà accompagnare? Metterà occhiali scuri anche di sera?), allora potrebbe essere il caso di valutare l'ipotesi di una consulenza psicologica.

Sarà il professionista cui si rivolgerà ad aiutarla a comprendere meglio la sua situazione ed a fronteggiarla più efficacemente: lei è giovane, è donna, moglie e mamma (e probabilmente anche amica, parente etc.), non lasci che la sua sofferenza e le sue paure dominino la sua vita.

Con cordialità
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie per la tempestiva risposta caro dottore, le parole "non lasci che la sua sofferenza e le sue paure dominino la sua vita", mi hanno molto colpito, però sinceramete sono un po' titubante per quanto riguarda la terapia...mi sentirei ancora più strana di quello che già mi sento, so bene che servirebbe a sbloccarmi ma...non so, e poi sinceramente purtroppo in questo periodo di crisi non abbiamo molti soldi e credo che non potrei permettermi l'onere di pagare un professionista...grazie comunque per il suo interessamento.
Distinti saluti.
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Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5 14
Gentile Signora,
comprendo le sue perplessità e le assicuro che sono piuttosto comuni. Spesso è già solo l'idea di rivolgersi ad uno psicologo a far sentire "strani"...
Questo, temo, ha a che fare con la credenza che agli psicologi si rivolgano solo le persone "strane" ma le assicuro, signora, che non è così.
Lei non è "strana", è in un momento di difficoltà e ha bisogno di aiuto. E in questo non c'è niente di "strano".
Provi a dare un occhio a questo articolo:
http://www.milanopsicologo.it/?p=33

Per ovviare alle spese, potrebbe rivolgersi al servizio pubblico, in questo modo i costi sarebbero davvero molto contenuti.

Un caro saluto


Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com

[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile Dottoressa Riccio, la ringrazio per le delucidazioni...ma mi ha fatto ridere una cosa...non so se ha letto la richiesta del mio consulto, se è così saprà anche la causa del mio problema e dire "provi a dare un occhio a questo articolo:..." mi ha fatto comprende che anche gli psicologi sanno essere profondamente umani.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, sono stato davvero colpito dalla simpatia e dalla gentilezza del suo commento... Mi è sembrato, per un momento, che il peso della sofferenza che ci ha comunicato con tanta genuinità nella sua richiesta di consulto si fosse, per così dire, "alleggerito".

La capacità di "prendere le distanze" e guardare alla propria esistenza con quel distacco che l'umorismo richiede è una conquista preziosa: chissà che non possa essere un'alleata preziosa nel suo percorso di vita...

Sì, noi psicologi siamo esseri umani, e la ringrazio per averlo notato e sottolineato; è proprio nell'incontro tra esseri umani che si costruisce il cambiamento, ed è anche uno dei motivi che rende così ricco questo lavoro.

Con cordialità e simpatia
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Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5 14
"mi ha fatto comprende che anche gli psicologi sanno essere profondamente umani"

Cara signora,
è proprio così...
Mi auguro davvero col cuore di non averla ferita.
La ringrazio per aver preso la cosa con ironia!

Un caro saluto