Affetto materno

buonasera.vorrei delle risposte riguardo al seguente argomento. se una madre è molto protettiva nei confronti di suo figlio che è molto piccolo,lo ricopre di attenzioni e affetto,mettendo il marito/padre da parte,scatenando in quest'ultimo delle reazioni di gelosia,scontrose e alle volte violente nei confronti del piccolo.che conseguenze ha tutto questo nel bambino una volta diventato adulto?grazie per le eventuali risposte.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, non è possibile dare una risposta netta e precisa alla sua domanda. Il risultato sul vissuto del figlio, diventato adulto, dipende da innumerevoli fattori, in aree come la predisposizione personale, il modo in cui certi messaggi vengono comunicati, le altre esperienze con i coetanei.

In generale, l'eccesso di protezione è deleterio perché priva della possibilità di fare esperienza, di "sbattere la testa" nelle cose e d'imparare. I figli iperprotetti possono crescere come adulti che evitano attivamente le responsabilità, paurosi, e che tendono ad attribuire ad altri la "colpa" di quanto succede loro. Possono anche diventare viziati, come il classico "figlio di papà" cresciuto nella bambagia.

Un padre violento o ipercritico può accentuare un senso di autosvalutazione, e di mancata identificazione con il proprio ruolo di uomo (se il figlio è maschio).

Ma siamo sempre nel caso dei "potrebbe" e delle ipotesi. Se può aggiungere altri dettagli, per uscire dal generico, forse si può provare ad aggiustare il tiro.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
per essere una buona madre, è opportuno che ci sia anche un padre, bisogna infatti evitare il rischio che il desiderio materno si rinchiuda in un ‘ “identificazione narcisistica”, con unica concentrazione sul bambino e sul legame madre-bambino per trovare nuovi, più funzionali e meno stressanti equilibri, in funzione dei tempi e degli spazi di tutti i componenti della famiglia.
L’alternanza del ruolo materno con quello paterno consente uno sviluppo psichico del bambino sano ed equilibrato, inoltre il padre recide il “ cordone ombelicale”, prima che questo diventi asfittico.
Diventare genitori non è un percorso nè semplice, né lineare, in situazioni di conflittualità di coppia o nella gestione educativa ed affettiva dei figli, sarebbe opportuno chiedere un consulto ad un esperto di dinamiche di coppia, per un percorso finalizzato al “sostegno alla genitorialità”, per ritrovare il piacere e la gioia di essere genitori.
Le profezie , come ha scritto il collega, non si possono assolutamente fare, sarebbero vane ed approssimative.
Un caro augurio

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
lei descrive modalità di relazionarsi disfunzionali che non contribuiscono al benessere attuale e futuro di nessuno, né della madre, né del padre, né tantomeno del figlio e che potrebbero interferire su un suo equilibrato sviluppo psichico.
In che modo non è dato di dirlo poiché ogni situazione è unica e determinata in modo complesso.

In questi casi è senz'altro opportuno rivolgersi ad un terapeuta famigliare per ricevere un aiuto idoneo.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it