Apatia, depressione?

Salve, ho 23 anni e da qualche mese a questa parte vivo una situazione di totale apatia, sto iniziando a chiedermi se non si tratti di depressione.
Sono sempre stata molto timida, insicura, ansiosa, ho difficoltà a parlare anche con le persone a me più care e ho paura di stare in mezzo alla gente. Negli ultimi cinque anni, nella mia famiglia ci sono stati tre lutti, l'ultimo dei quali pochi mesi fa.
Sono iscritta all'università e fino allo scorso anno non avevo difficoltà ad impegnarmi nello studio, sostenevo gli esami con risultati molto soddisfacenti, per un periodo ho studiato e lavorato contemporaneamente.
Adesso non riesco più a studiare, non coltivo più nessuno dei miei interessi, non esco, non ho voglia di fare nulla, alterno periodi in cui vorrei solo dormire ad altri in cui non riesco ad addormentarmi prima delle 4.00 del mattino, svegliandomi poi non prima delle 13.00 e pensando che la giornata è già andata.
Non riesco ad emozionarmi, gli unici sentimenti che provo sono ansia, paura e disapprovazione nei confronti di me stessa perchè mi rendo conto che non voglio stare in questa situazione ma non faccio nulla per uscirne.
Inoltre, ho un ragazzo da quasi due anni, mi è sempre stato molto vicino, ma ultimamente inizia a chiedersi anche lui se sia il caso di continuare a stare con una persona che dice di voler cambiare, reagire, ma non fa nulla.
Speravo dunque (prima di prendere in considerazione l'idea di rivolgermi a uno specialista) di poter ottenere qualche consiglio per cercare di uscire da questa situazione, che mi sta stremando ma alla quale sembra che mi sia 'affezionata'.
Grazie mille.
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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 217 4 16
Gentile utente,
non possiamo escludere uno stato depressivo e quindi il mio consiglio è di rivolgersi appena possibile ad uno specialista per non trascurare questo disagio che potrebbe ulteriormente accentuarsi.
Non è vero che non sta facendo nulla per venir fuori da questo momento di difficoltà: si è rivolta a dei professionisti on line quindi ha compiuto già un primo passo. Probabilmente però, anche alla luce dei tre lutti che l'hanno colpita, è davvero troppo "stremata" per farcela da sola. Si lasci aiutare.

Molti auguri.

Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la risposta così tempestiva.
Ciò che mi scoraggia dal rivolgermi ad uno specialista è il fatto che so di essere una persona molto forte, fredda se necessario, e dunque a volte penso di potercela fare da sola, a piccoli passi, magari chiedendo aiuto proprio al mio ragazzo (tra l'altro una delle cose che mi fa stare peggio è proprio non riuscire a parlare nemmeno con lui).
Altre volte invece mi sembra proprio di non potercela fare.
Grazie comunque per eventuali altre risposte.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
riuscire ad essere freddi non vuol dire aver trovato la scorciatoia per evitare la sofferenza che prima o poi riaffiora. Sembra che lei abbia un atteggiamento molto giudicante verso sé stessa che la induce a chiudersi sulla difensiva anziché aprirsi ed entrare in relazione con l'altro, se inizierà un percorso di psicoterapia potrà sperimentare sulla sua pelle cosa vuol dire sentirsi accettati senza essere giudicati e, piano piano, imparerà a farlo con sé stessa, riappropriandosi del suo potere personale.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2013
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza,
in riferimento alle sue parole "ciò che mi scoraggia dal rivolgermi ad uno specialista è il fatto che so di essere una persona molto forte, fredda se necessario, e dunque a volte penso di potercela fare da sola", rivolgendosi a questo sito ha già fatto un piccolo passo; vada avanti, auguri.