Difficoltà a completare una frase in pubblico

Salve, ho 23 anni, da sempre ho dei problemi a completare le frasi in pubblico.
Vorrei precisare che non mi capita di lasciare parole a metà ma solo frasi.
Risulta particolarmente imbarazzante quando mi trovo in pubblico e avendo attirato l'attenzione di tutti con una frase mi capita spesso di dimenticare completamente cosa avevo da dire. Cerco di completare nel migliore dei casi con una parola più semplice e nel peggiore sconvolgo totalmente il senso del discorso che volevo comunicare.
Il momento di silenzio è piuttosto lungo e provoca negli altri un iniziale stranimento seguito da un sorriso di cortesia quando riesco a finire.
Mi capita anche con persone singole a meno che non ci sia molta confidenza.
Con le amiche che conoscono la nomea di smemorata il difetto si accentua portandomi spesso anche a far cadere le cose, sbagliare continuamente. Mi capita di ripetere nella mente la prima parte della frase e non riuscire a continuare.
Anche in auto conosco bene tutte le strade e in solitudine le percorro tranquillamente, mentre con passeggero è come se non riconoscessi più vie e luoghi. Forse è semplice timidezza , ma causa non pochi dispiaceri.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, quella che descrive potrebbe essere una problematica connessa all'importanza che dà alla presenza degli altri. Cosa le passa per la mente quando deve parlare in pubblico?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Amica,

più che di timidezza parlerei di fenomeni a base ansiosa, che probabilmente con il tempo si sono allargati ad ambiti che prima non investivano.

Il fatto che le persone a lei vicine l'abbiano etichettata come "smemorata" non agevola il cambiamento, perchè lei rischia solo di identificarsi ulteriormente con una difficoltà che, in quanto tale, può essere opportunamente trattata da uno psicologo e risolta.
Mi sembra di cogliere infatti una certa rassegnazione da parte sua, ma la scelta di scrivere a questo sito mi fa anche pensare che per qualche motivo lei non sia più disposta a vivere in questo modo il suo rapporto con gli altri, all'insegna dell'ansia e della continua conferma della sua "smemoratezza".

Le consiglio di contattare di persona uno psicologo perchè, se si tratta di un problema d'ansia, le vie d'uscita esistono, e lei può affidarsi con fiducia a chi la può aiutare.

Cari auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Ho capito che mi sta dicendo che non è un problema ehehe comunque all'inizio quando comincio a parlare sono tranquilla :penso a quello che voglio dire. Mentre lo formulo mi sfuggono le parole e rimango lì.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
"Ho capito che mi sta dicendo che non è un problema"

No, gentile ragazza, se non fosse un problema lei non ci avrebbe scritto.
Come mai le accade più con alcune persone che con altre?
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dopo
Utente
Utente
Innanzi tutto grazie ad entrambi :)
Si le etichette mi danno molto fastidio e a permettersi di darle sono gli amici che vedo più di frequente e che quindi mi hanno sempre sott'occhio(maldestra, semplice, fra le nuvole, smemorata)Ultimamente li ho ripresi per questo, tuttavia mi smentisco al primo lapsus.
Tuttavia con il mio ragazzo non mi capita e nemmeno con i familiari (anche per questo l'idea delle sedute non mi attira moltissimo)
Il perchè non lo so, forse alcuni giudicano di più, incalzano di più il discorso impedendomi di rattoppare e quindi rendendo il tutto più evidente?
Sudo freddo quando parlo e mi viene a mancare il resto, penso ma non penso a niente(come se cercassi).
esempio di conversazione tranquilla con facce amiche:
sapete che ho ritrovato un bigliettino del liceo firmato da tutti dove Matteo........................doveva andare in pensione prima?
Il bigliettino in realtà diceva che matteo veniva proposto per un operazione a casa blanca(operazione doniamo un sogno), ma io ho buttato fuori questa cosa qui (che non c entrava niente ma era più breve e soprattutto era lì in mente)dopo un interminabile silenzio e la vista di qualche faccia stranita. Ora io come facevo a dargli il biglietto che volevano vedere? E' no l ho riperso, ecco fatto.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Sudo freddo quando parlo e mi viene a mancare il resto, penso ma non penso a niente

Se una persona "suda freddo" quando deve affrontare, diciamo, una prova, secondo lei cosa prova?
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Tuttavia con il mio ragazzo non mi capita e nemmeno con i familiari (anche per questo l'idea delle sedute non mi attira moltissimo)"

Gent.le ragazza,
mi sembra evidente l'origine ansiosa delle sue difficoltà forse derivanti da un'eccessiva importanza da lei attribuita al giudizio degli altri.
Potrebbe esserle utile cercare uno psicoterapeuta esperto in tecniche di rilassamento psico-corporeo come il training autogeno in modo da integrare i colloqui con un'esperienza di rilassamento che le consenta di imparare a gestire la sua ansia.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it