Morte madre

Buongiorno Dottori,
sono una ragazza di 22 anni.mia madre è malata di tumore e le cose, all'improvviso non stanno andando per il meglio..ALL'IMPROVVISO perchè è stata davvero improvvisa questa notizia, contrariamente ai risultati che stava ottenendo con le terapie..
Ora quando penso al fatto che potrei non avere più mia madre vicino negli anni a venire,provo un qualcosa di logorante.è la donna della mia vita,non saprei come fare per andare avanti.
nonostante per molti potrei non esserlo, mi sento ancora piccola, ancora non pronta ad affrontare le cose da sola. sì,ho un padre, ma il rapporto è molto differente, meno confidenziale e meno premuroso.
ora che lei è in ospedale, appena sento l'odore del suo profumo, scoppio in lacrime.è una sensazione straziante.
Se dovesse davvero andar male, riuscirò a riprendermi con il passare del tempo? perchè conoscendomi so che il centro della mia vita verrebbe a mancare.cerco di prepararmi mentalmente all'evenienza, ma mi sentirò mancare lo stesso la terra sotto i piedi.
so che nessuno in realtà può dirmi cosa succederà. forse ho scritto solo per un "conforto".non lo so neanche io.
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3 9
Gentile ragazza,
affrontare una situazione così dolorosa metterebbe in difficoltà chiunque, grande o piccolo che sia.
I sentimenti che sta vivendo in questo periodo la stanno mettendo a dura prova e, forse, ricavarsi uno spazio per esprimerli e per lasciar fluire il dolore potrebbe esserle utile. Le suggerisco di provare ad individuare uno psicologo che la possa seguire individualmente o anche indirizzarsi verso i gruppi di auto aiuto per familiari di tumorali. La condivisione dei propri sentimenti può aiutare a ridurne in parte la pesantezza.

Se le può interssare le inoltro anche questo link:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/847-l-interpretazione-interdisciplinare-della-morte.html

Cari auguri

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

il nostro bisogno di vicinanza protettiva, di accudimento e di amore da parte della mamma non si spegne con la maturità, ma ne sentiamo il bisogno per tutta la vita.

Ecco perchè per Lei, ma lo è per chiunque, è straziante questo dolore.

Purtroppo i genitori non ci saranno accanto per sempre: nessun figlio è mai pronto a questa verità.

Ciò che di loro rimane a noi e con noi è il loro ricordo. Questo ricordo a volte è doloroso ("nostalgia" significa proprio questo).

Se Lei sente che il peso è troppo in questo momento, accolga il suggerimento della Collega di rivolgersi a uno psicologo.

Si prenda cura di se stessa: accudire un malato è sempre molto doloroso e stressante.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Edoardo Riva Psicologo, Psicoterapeuta 102 3 2
Gentile utente,
Il lutto nei tempi e nella sofferenza può essere posticipato o anticipato, come nel suo caso.
Quello che sta succedendo è che lei sta già soffrendo come se avesse perso sua madre. Questo significa due cose: la prima, che alla sua morte la sua sofferenza non aumenterà, resterà la stessa di ora. L'altra è che lei ha la fortuna che sua madre sia ancora viva, di conseguenza trasformi la sua sofferenza in creatività: forse vuole parlare con sua madre di aspetti più o meno piacevoli della vostra vita insieme, guardare delle foto insieme, ringraziarla di quello che ha imparato da lei, salutarla con una frase oppure capire meglio che cosa la mamma ha bisogno e in che modo esserle utile e vicina.
Ci faccia sapere se ha altre domande se vuole,
Cordialmente,

Dr. Edoardo Riva
Psicologo, Psicoterapeuta