Morte del padre che non passa!!!

Salve, la mia ragazza ha perso il padre ben 5 anni fà, be un bel pò di tempo direte.Lei è molto introversa nel parlare dei suoi mali, tende a tenere tutto dentro di se.Dopo la morte del padre lei parti subito per andare a lavorare lontano dalla città e con molti imprevisti da dover risolvere solo un anno fa è ritorata a casa della madre,molto ossessiva.In quest'anno a cercato di ripercorrere i luoghi dv era stata col padre,anche egli molto ossessivo e gelolo, con il quale aveva una sorta di odio amore.Circa 4 mesi fa inizia ad essere fredda nei miei confronti e anche nei confronti di tutti, ma desiderava che stessi li con lei e la spronassi, dopo 2 mesi mi ha detto che era meglio allontanarsi xkè lei pensava spesso alla situazione in cui mi trovavo, e che io davo tutto senza rivere niente da lei, e questo la incupiva ancora di più.Vorrei aggiungere che casa della madre è una specie di santuario con tutte le foto del padre e tt i vestiti ancora conservati cn se dovesse ritornare e in ogni cosa che fa lo ricoda anche hai figli e lo scrive anche in un semplice bigliettino di auguri.Vorrei sapere se tutto questo fa si che non somatizi mai la morte del padre.Lei sta affrontando la questione con una psicologa la quale è diventata molto amica e in ogni seduta sembra cm se fosse una chiacchierata con l'amica del cuore, cosa che a me sembra molto strana, visto che in un anno nn ho notato miglioramenti ma al contrario.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Potrebbe trattarsi di "lutto complicato", ossia non superato entro un termine ragionevole. Ma potrebbe anche trattarsi di un cambiamento avvenuto nella sua ragazza che lei in qualche modo sta riuscendo a gestire e che lei (che ci scrive) non riesce ad accettare.

Ne avete mai parlato?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

con i limiti di un consulto on line, se ho capito bene, pare ci sia un lutto non elaborato non solo nella Sua ragazza, ma anche nella mamma, che fa molta fatica a tenere solo nella mente il ricordo del marito defunto, ma lo "impone" a tutti coloro che entrano in casa ("santuario"). Conservare i vestiti di un defunto come se dovesse tornare a casa fa pensare che ci sia un'aspettativa di questo tipo, che faccia vivere nell'illusione, come se l'evento traumatico non fosse vero o non fosse accaduto.
Come è morto il papà della Sua ragazza?
La mamma della sua ragazza non è seguita dallo specialista?

Altra cosa notevole è la conversazione con la psicologa "amica"; mi ha lasciata un po' perplessa.
Avete verificato che sia una psicologa iscritta all'albo e non una counselor?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2011 al 2016
Ex utente
Lei nel momento che parliamo non ammette di avere una mancaza o di avere una sorta di rabbia nei contronti della mamma e dice che sta bene,xkè la psicologa la vede sorridente e solare.

Il padre è morto dopo un lungo periodo di agonia per un tumore al cervello, del quale si è dovuta occupare tutto la mia ragazza, visto che il fratello e la mamma nn sono persone molto concrete difronte a certe situazioni.la madre impone che i figlio vadano al cimitero una volta a settimana.
Tutto ciò, cm ho potuto notare, si è accentuato cn la nascita del nipotino, il quale ha lo stesso nome del padre.
Be la madre dp vari tentativi, dv la dottoressa si è trovata a nn saper gestire, xkè la madre diceva che era tt colpa sua, sta seguendo anche lei una terapia.
Altro piccolo particolare, la madre prima del ritorno della figlia, si teneva impegnata andando con la sorella, vicina di casa , e tenendosi occupata, invece ora sta sempre a casa e se la figlia dv fare qualcosa sta sempre con lei e se lei decide di fare qualcosa anche una semplice torta lei la precede.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Dall'esterno, non facendo lei parte di questa complicata famiglia, potrà fare ben poco per risolvere le cose, la spinta verso uno stato più sereno potrà venir loro solo dall'interno. Lei deve limitarsi a svolgere il suo ruolo e a controllare che per la ragazza quest'evento doloroso non influisca troppo negativamente sul vostro rapporto. La regola generale è che ognuno deve gestirsi da sé i problemi interni alla propria famiglia.

Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2011 al 2016
Ex utente
Si certamente ed è quello che sto facendo!!! ma questo suo stato di egoismo mi incute paura.....lei ha allontanato tutte le persone che gli davano del bene, ed ora sta ricontattando gli amici della sua infanzia!!!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
l'elaborazione del lutto è un processo complesso e dalla durata e modalità variabile, in funzione della struttura di personalità, del pregresso legame con la persona deceduta e delle risorse del soggetto.
Forse un riavvicinamento agli amici dell'infanzia le può servire per custodire ricordi del passato.
Le auguro di poter reggere questa fase di egoismo.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Questo, come le dicevo all'inizio, potrebbe essere dovuto a un cambiamento avvenuto nella sua ragazza ma che lei non riesce ad accettare. Le persone cambiano, e a volte il cambiamento è indotto proprio da eventi eccezionali o traumatici. Non so dirle se si tratti di un cambiamento reversibile o meno, dato anche che non vi conosco, ma il tempo è il miglior giudice in questi casi. Se progressivamente noterà che la sua ragazza si farà sempre più distante, questo sarà un segnale che non potrà ignorare.

Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2011 al 2016
Ex utente
Cmq si, è iscritta all'ordine degli psicologi ed è impiegata nell'ambito infantile-adolescenziale e sostegno alle famiglie.Segue il modello cognitivo-comportamentale.