Figlia con problemi che non vuole farsi aiutare da uno specialista

Mia figlia dopo la recente morte di mia madre ha abbandonato gli studi universitari e ora si rifiuta di dialogare anche con noi genitori.Vive una vita solitaria dicendo di cercasi un lavoro,ma in realtà non lo cerca.Ultimamente scrive su un blog" hat off nexialism" concetti e frasi incomprensibili.Vi faccio presente che a scuola aveva una media di voti molto alta.Non sappiamo più cosa fare perchè se gli parli di farsi curare da uno psicologo si rifiuta di venire.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
ogni persona reagisce al lutto in modo personale e soggettivo, anche l'immobilismo è una delle modalità possibili.
L'unica soluzione possibile, è un supporto psicoterapico, al fine di aiutarla ad elaborare il lutto vissuto e proseguire per la sua via.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Gentile signora,
so che le sembrerà un po' paradossale, ma se in questo momento sua figlia non accetta il vostro consiglio di farsi sostenere in questo difficile momento da un terapeuta, potreste rivolgervi voi genitori ad uno specialista.

Lei racconta brevemente di come sua figlia abbia vissuto in maniera molto traumatica la morte della nonna. Probabilmente ci sono delle trame familiari particolari che portano la ragazza a soffrire in maniera molto forte di questa perdita e a chiudersi nei vostri confronti.
L'aiuto di un terapeuta potrebbe servirvi per capire meglio le dinamiche interne alla vostra famiglia e forse comprendere che cosa, nella morte della nonna, ha sconvolto così tanto vostra figlia, in modo da poterla avvicinare e sostenere nel modo più appropriato.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

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Dr. Roberto Fantasia Psicologo, Psicoterapeuta 99 1 1
Gentile utente,
da genitore dovrebbe confrontare con amore ma seriamente ciò che di sua figlia la turba, per farle intendere, principalmente, che può contare sul vostro sostegno e sulla vostra presenza, e che se qualora (anche secondo la diretta interessata) questo non bastasse, di prendere in considerazione anche la possibilità di un aiuto specialistico esterno alla famiglia. Forzare, imporre, non è possibile. Inizi a parlarne col suo medico di famglia, chieda un suo parere o un suo contributo. Ho letto il blog di sua figlia e in effetti il linguaggio che usa fa riflettere: sembra rivelare un che di "fantastico" e di estremamente personale, quasi un ritiro dal mondo reale e sociale, un ripiegamento su di sè, col quale si difende, ma che inevitabilmente la isola. E' possibile che sua figlia nasconda stati di angoscia o terrore inesprimibili. E' possibile che senta incondivisibile la propria sofferenza, ciò la rende chiusa e impotente. Mi dispiace. Non siate critici o duri, immagino sia molto fragile in questo momento. Abbiate pazienza e iniziate a parlarne col medico di famiglia come già detto.
Vi sono vicino. Cordialmente la saluto

Dr. Roberto Fantasia
www.psicologo-fantasia.com