Paura di far soffrire esaurimento a 20 anni

salve, sono una ragazza di 20 anni e da quasi tre sto con un ragazzo che amo da morire e con il quale sto pensando al matrimonio. E' una persona stupenda con una storia non delle migliori. E' rimasto senza padre quando aveva 15 giorni a causa di un incidente sul lavoro. La madre sta con un uomo da quando lui aveva 1 anno e ha avuto anche un altro figlio. Il rapporto con i suoi è strano, ma forse io lo vedo così perchè è diverso da quello della mia famiglia. Lui vede solo in mio padre una figura paterna e spesso mi ripete che è davvero felice per avermi trovata e che sente la mia famiglia come se fosse sua. Racconto tutto questo perchè credo possa utile nel spiegare il mio problema. Come dicevo prima lui ha avuto un passato abbastanza nero. All'età di quattordici anni stava via da casa per giorni e aveva cominciato a fare uso di sostanze stupefacenti, questo fino a quando abbiamo cominciato a frequentarci. Ci siamo messi insieme a luglio del 2005 ma la frequentazione è inizita a ottobre 2004. Ho la certezza che lui non faccia più uso di queste sostanze. E' cambiato davvero tanto e piano piano sta raggiungendo una maturità che prima non aveva. lui ha 23 anni. L'unica cosa che proprio non riesce a cambiare è l'attaccamento che ha per me. siamo una coppia inseparabile. stiamo insieme tutto il giorno tranne quando lavoriamo, e quando siamo lontani non possiamo fare a meno di sentirci. Anche io sono molto legata a lui e quando non siamo insieme sento la sua mancanza. Il problema però giunge quando parliamo di fare determinate cose separati, ma con altre persone. Io lascio a lui la libertà di uscire solo con gli amici, ma lui non riesce a dirmi che è tranquillo se esco senza di lui. Ma il problema non è uscire o no, anche perchè non ne sento il bisogno. Diciamo che sono più matura delle mie coetanee e se loro pensano a divertirsi io penso al matrimonio e alla famiglia. Ma quello che mi fa stare male è che tutto questo suo attaccamento influisce sul lavoro. Io sto facendo il praticantato per diventare geometra e dovrei frequentare dei corsi in un altra città. a questi corsi partecipano anche dei miei vecchi compagni di scuola i quali mi hanno detto di trovarci e andare insieme. Io però nn guido e quindi sarei in macchina con loro. Il mio ragazzo si oppone a farmi andare in macchina con loro perchè ha paura che mi capiti qualcosa. anche il fatto di non guidare un po' è causa sua. io ho paura di mio, ma al posto di tranquillizzarmi lui mi mette ancora più ansie. Questa suo paura credo anche che derivi dal fatto che prima di mettersi con me è stato con una ragazza al quale è morta a causa di un incidente stradale. IO però non so più come fargli capire che non può farmi pesare quello che è successo prima, non posso io pagare per quello che non ho fatto. Come posso farglielo capire. tutto questo mi causa sbalzi di umore... mi capita spesso di piangere e perdo l'appetito. ma mi sforzo di superare questo. vorrei fargli capire che deve stare tranquillo senza fargli del male. Ha già sofferto abbastanza... Ho pensato più volte di lasciarlo perchè arrivo ad un certo punto che sento me stessa ribellarsi... lo faccio per me. Cerco di capire lui, ma arrivata a questi punti in cui mi sento davvero esaurita divento, sencondo me giustamente, egoista... Ci amiamo davvero molto e tra un anno vorremmo sposarci... di sicurezze ne abbiamo molte, ma questo sua continua paura di perdermi rovina me, lui e il nostro rapporto... Vi prego aiutatemi a trovare una soluzione... grazie per il tempo prezioso, e scusate per lo sfogo, ma oltre che con lui non riesco a parlarne con nessuno... Lui è al corrente di quello ch emi provoca comportandosi così, ammette di sbagliare e si sente davvero male, ma dentro di lui non trova quel qualcosa che lo rassicuri. riesce a essere tranquillo solo con me e la mia famiglia... vi prego aiutatemi. ancora grazie. confido in un vostro consiglio.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

il suo ragazzo potrebbe presentare dei sintomi ascrivibili alle problematiche vissute che possono non rendere sereno il vostro rapporto, tanto da far pesare su di Lei tutta la situazione.
Visto che ha una certa fiducia nella sua famiglia ed in suo padre, forse sarebbe il caso di introdurre l'argomento nella sua famiglia per consentire un colloquio chiarificatore in merito alla necessita' di una visita specialistica.

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dopo
Utente
Utente
Per prima cosa grazie mille per avermi risposto così in fretta. Il discorso lo abbiamo già affrontato e ne abbiamo discusso. Lui fa davvero tanta tanta fatica ad aprirsi e l'unica persona con cui lo fa sono io... Io gli ho già suggerito di rivolgersi ad uno specialista perchè non potrei affrontare la cosa in modo imparziale essendo coinvolta sentimentalmente, ma la paura di aprirsi con altre persone lo spaventa e comincia ad avere fobie e tic. Stiamo cercando insieme di superare queste paure e prima vorrebbe riuscire ad aprirsi completamente con me poi mi ha detto che sarebbe disposto a parlare anche con qualcuno. Mi ha raccontato cose che non ha mai detto a nessuno... Credo che una causa del problema sia il fatto che ora non riesca più ad accettare il rapporto di sua madre con l'altro uomo che comunque spesso chiama papà. Il punto non è che non accetta il suo patrinio, anzi. E' sua madre che crea gelosie tra loro due e anche con suo fratello. Vorrei sapere se per aiutarlo potrebbe essere utili farlo aprire con sua madre, che io reputo molto immatura. Sono convinta che rimanere vedova a 20 anni con un bambino di 15 giorni sia un trauma enorme, ma quello che non riesco a capire è questo suo non accorgersi che fa del male a suo figlio. Io non voglio giudicare, ma dalle frasi dette dal mio fidanzato capisco che fa pagare a me, inconsapevalmente,certi comportamenti di sua madre. Tra loro non ce dialogo, ma perchè da entrambe le parti non viene cercato. Certe cose di suo figlio le ha sapute tramite me. Cosa posso fare per aiutarlo? Grazie ancora le sono davvero grata per la possibilità di sfogo che mi sta dando. Anche perchè questa situazione mi sta portando all'esasperazione anche a causa della mia futura suocera. Grazie ancora
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

l'unica soluzione resta quella di rivolgersi ad uno specialista, le preoccupazioni relative alla possibilita' di aprirsi e di non riuscire a dire certe cose possono essere solo iniziali, ma a mio avviso la valutazione di una persona competente puo' anche inquadrare il problema dal punto di vista diagnostico.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per il consiglio, cercherò di convincerlo... Grazie ancora buona serata