Perdita motivazioni dopo trauma

FINO A TRE MESI FA ERO UNA PERSONA TOTALMENTE IMPEGNATA NEL MONDO DEL CALCIO, COME ALLENATORE, TIFOSO, GESTORE CENTRO SPORTIVO, E INSERITO PERFETTAMENTE NELLA SOCIETA'.
MA, DOPO AVER SUBITO PALLONATA AI GENITALI CHE TUTT'OGGI MI PROVOCA UNA SERIE DI PROBLEMI FISICI MOLTO DOLOROSI, PIANO PIANO HO ABBANDONATO TUTTE LE MIE ATTIVITA', SENZA ALCUN PIU' INTERESSE PER ALCUNCHE', CHIUDENDOMI IN ME STESSO ED IL MIO UNICO PENSIERO GIORNALIERO E' RIVOLTO A QUELLO CHE MI E' SUCCESSO....E COME SAREBBE STATO DIVERSO IL MIO GIORNO RISPETTO AD OGGI..SE NON MI FOSSE ACCADUTO NIENTE....IN PIU' HO PERSO COMPLETAMENTE IL SENSO DELLA FAME E FATICO AD ALIMENTARMI, NONCHE' A DORMIRE ( anche per i dolori di cui soffro ).
COME FARE PER TORNARE ME STESSO?....BASTERANNO SEMPLICI ANTIDEPRESSIVI A RESTITUIRMI TUTTO IL MIO MONDO?...IN ALTERNATIVA...CHE FARE?...GRAZIE.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

quando sentiamo un forte dolore ad una parte del corpo è possibile che questa sensazione dolorosa, fastidiosa riesca a prendere tutte le nostre energie e catturare tutta la nostra attenzione.

Però, da un punto di vista psicologico, è importante non permettere al problema fisico né al dolore di generare un problema.

Lei non riesce a controllare il dolore con gli antidolorifici che immagino Le abbia prescritto il medico? Il medico che cosa suggerisce di fare per risolvere il problema del trauma e del dolore?

Perché parla di antidepressivi? Le sono stati prescritti?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
A TRE MESI DALL'INFORTUNIO E DOPO VARIE VISITE DA UROLOGI E L'ASSUNZIONE DI VARI FARMACI....HO ANCORA GROSSI PROBLEMI CHE RIGUARDANO SOPRATTUTTO L'APPARATO URINO-GENITALE...E DEVE CAPIRE CHE PER UN UOMO...ASSOMIGLIA AD UNA SPECIE DI CONDANNA.
COME ANTIDEPRESSIVI SONO PASSATO DAL SEREUPIN AL ZARELIS 37,5...DA AUMENTARE COL TEMPO...MA FIN'ORA, DOPO UN MESE DI TERAPIA, NON HO OTTENUTO RISULTATI APPREZZABILI. CONTINUO A SENTIRMI IN UN MONDO TUTTO NUOVO E MIO....CON UNA SOFFERENZA PSICOLOGICA INAUDITA ( forse il fatto che non ho famiglia e compagna accentua il problema, ma vivo con mia madre anziana che cerco di lasciare fuori dal problema ).
GRAZIE DELLA SUA PRONTA RISPOSTA E SE HA ALTRI CONSIGLI DA SUGGERIRMI, CERCHERO' DI SEGUIRLI, ANCHE SE IL TUTTO MI RISULTA DIFFICILISSIMO.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Le sarei grata se scrivesse in minuscolo e non in maiuscolo, perché rende la lettura più difficile.

Detto questo, comprendo le difficoltà a livello psicologico che la situazione ha creato e che tre mesi di sofferenza siano un tempo davvero molto lungo. Però vorrei capire se il medico che La segue ritiene che il dolore sia a questo punto ancora fisiologico ed accettabile, oppure se ci sono complicazioni nel percorso di guarigione.

Inoltre, da un punto di vista psicologico è importante agire sul dolore e la sua gestione e anche sui risvolti di questo trauma. E' importante perché immagino sia invalidante anche a livello relazionale e sociale. Le è stato prescritto un consulto psicologico?
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dopo
Utente
Utente
Nessun consulto psicologico mi e' stato prescritto.
Il medico di base che mi segue minimizza il tutto riducendo ad una banale infiammazione delle vie urinarie....ma, ad oggi, non si sa ancora se la pallonata ha compromesso dei nervi o se ha scatenato tutto il resto.
Non le sto a elencare i disturbi che ho tutt'ora, che esulano certamente dal suo settore, almeno credo, ma la mia paura piu' grande e' di restare cosi' menomato in eterno.
Grazie ancora della sua pazienza e collaborazione.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Per prima cosa è importantissimo comprendere di che cosa si tratta. Come mi il medico di base minimizza? E l'urologo che cosa ne pensa?

In ogni caso, dal momento che mi pare evidente la sofferenza che ancora è presente, può prendere in considerazione l'idea di contattare personalmente uno psicologo, altrimenti la Sua ansia aumenterà.

Cordiali saluti,