Età difficile

Gent.mi Dott.
vorrei esporvi il mio caso e chiedervi qualche consiglio sul come comportarsi in certi casi con bambini in età difficile.
Mio figlio ha quasi 5 anni e da un po' di tempo ha comportamenti molto ribelli e molto aggressivi con tutti.Bè..con tutti proprio no. E' attaccato a me in modo morboso. Tratta molto male i nonni ed è molto agressivo con il fratellino più piccolo. Quando qualcuno gli propone qualcosa lui dice " lo faccio solo con la mamma ", "lo dico solo alla mamma". Poi mi viene vicino in modo morboso ed incomincia a strusciarsi e darmi baci. Penso voglia attirare la mia attenzione ma io cerco di stare con lui molto tempo e gli do molto affetto.....comunque anche con me è una sfida continua, a volte penso cerchi quasi di esasperarmi per vedere come mi comporto. Lui capisce che la situazione è tesa perchè a volte dice " non sapete più cosa fare con me? " oppure " neanche questo è il modo per farmi comportare meglio". Noi abbiamo provato con le buone e con le cattive. Non immagina le volte che ho provato a prenderlo e chiedergli come mai si comporti così, se c'è qualcosa che non va....Le volte che gli ho chiesto di cercare di comportarsi bene. Tutto inutile. Non sappiamo cosa fare e come comportarci. Non vogliamo dire o fare qualcosa di sbagliato perchè abbiamo capito che ci osserva e capisce tutto molto bene. Ma perchè questa prepotenza? Perchè gli piace fare la parte del duro e del cattivo? Perchè fa sempre questa espressione arrabbiata e perchè di tutti quei grugniti? Picchia anche nonni, fratello. Rimango in attesa di una Vs gentile risposta. Grazie. Flo
[#1]
Dr.ssa Jeny Meregaglia Psicologo 26 1
Carissima utente la situazione di cui ci parli rientra nell'ambito di una fase evolutiva che il tuo piccolo sta vivendo.5 anni è una età delicata, dal un lato il bambino acquisisce sempre maggior autonomia e sicurezza nel fare le cose, ha una proprietà di linguaggio sviluppata e inizia a sperimentare con maggior certezze e sicurezze le prime regole sociali, la scuola le relazioni e inizia anche ad essere più consapevole del potere che ha anche se piccolo come età cronologica.Probabilmente le frasi che le ha detto e che l'hanno tanto colpita le avrà sentite dire da qualcuno della famiglia in un momento di particolare sconforto o in uno dei tanti tentativi di dialogo per cercare di trovare una soluzione a questi comportamemti.Io partirei dal presuppoto che da un lato i bambini non fanno mai niente a caso e che a tutto c'è una sorta di spiegazione, quindi i comportamenti che mette in atto suo figlio mi farebbero pensare che molto probabilmnente voglia attirare in qualche modo la sua attenzione nei suoi riguardi.
Da un altro punto di vista però non bisogna focalizzarsi eccessivamente su un comportamento "problematico" o apparentemente tale o che crea disagio in famiglia o in lei perchè si rischia di dare troppa importanza a una fase che può essere tranquillamente transitoria e superabile con un pò di pazienza, tanto dialogo, tanta presenza e una buona dose di introspezione.I bambini infatti spesso vogliono richiamare l'attenzione degli adulti e spesso della madre in momenti che per loro sono come delle piccole grandi prove, può essere qualcosa legato all'ambito scolastico magari alle relazioni con gli amichetti o può essere qualcosa legato al rapporto che il piccolo ha con lei o con i membri della famiglia.Lei accenna a gelosia nei confronti del fratellino sicuramente questo è un piccolo stress per un bambino di 5 anni, sarebbe importante capire come menifesta questa gelosia e con che frequenza e quanti anni aabbia il fratellino così come capire anche la qualità e quantità del tempo che voi genitori o nonni(ma più in particolare lei o suo marito)passate con il bambino.Ci sono tante motivazioni,spesso apparentemente banali dietro a gesti di aggressività o prepotenza, che possono essere affrontati e superati se analizzati con calma e approfondimento.
Tuttavia non pensi che il suo piccolo debba essere immune dalla sofferenza o dallo stress, perchè è normale anche sin da piccoli sperimentare le frustrazioni e le delusioni e scendere anche a qualche compromesso.Per questo le dicevo che occrre tanta pazienza e tanta voglia di mettersi in dicussione per cercare di venire in contro alle esigenze dei fgli e cercare di comprenderli ma è altrettanto importante non dare troppoa enfasi a comportamenti che spesso sono dettati da uno stato di scombussolamento interiore provvisorio o transitorio perchè il rischio è di rendere troppo importante qualcosa che per il bambino deve essere solo temporaneo e anche per voi.Paradossalmente più date attenzione a certi comportamenti che vi fanno arrabbiare o che vi danno fastidio più il vostro piccolo si sente potente e per loro a questa età è difficile caprie che potrebbe attirare l'attenzione vostra in modi differenti e migliori, per loro vale la legge del " ho fatto così ,mamma è vicina e preoccuppata per me, allora si fa così se voglio sempre avere mamma che pensi a me". Quindi mantenga sempre il suo ruolo e faccia rispettare anche delle regole per cui non si deve picchiare ma sempre dialogare.Per il resto vorrei esserle di maggiore aiuto ma non conosco a fondo la sua situazione e l'ambiente anche che circonda il suo piccolo.Rimango a dispozione per ulteriori chiarimenti
Jeny Meregaglia

Dr.ssa Jeny Meregaglia
jeny.meregaglia@email.it
http://www.counselingpsicologico.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.ma Dr.ssa Jeny Meregaglia,
La volevo ringraziare per la Sua esaustiva risposta.
Mi ha fatto molto piacere ricevere un consiglio autorevole su come comportarmi di fronte all'atteggiamento di mio figlio.
Anch'io, come Lei, credo sia soltanto un sistema per attirare la mia attenzione. Inoltre ha da sempre un carattere molto forte e tende, anche all'asilo, a diventare il leader tra i suoi compagni.
Proprio per quanto riguarda la scuola, non abbiamo mai avuto problemi, anzi le maestre mi hanno detto che tutti i bambini lo adorano. Lui ha questa forza incredibile, ma lo hanno definito un leader positivo. A casa gli abbiamo sempre impartito una rigida educazione, anche se, soprattutto io, l'ho sempre abbracciato molto, gli ho sempre parlato e ho sempre cercato di ragionare con lui.
Ho letto molto sulla psicologia dei bambini, ma a volte attenersi a ciò che si legge non è così semplice.
Il bambino comunque è molto educato, ma a volte ha questi sfoghi, ripeto soprattutto con i nonni o con gli estranei, che non riesco a spiegarmi.
Io poi ho un attività per conto mio quindi ho sempre dovuto relegarlo a tate e nonni....ma che posso fare? Cerco di ritagliarmi più tempo possibile con lui ma lavorare bisogna pur lavorare.....
Quanto può contare fargli fare attività sportiva per sfogare la sua "aggressività?".
Credo di averLe fatto un quadro migliore della situazione.
Tra l'altro il bambino dorme serenamente da sempre, non ha incubi, non ha risvegli agitati. Anche questo, credo, sia indice di una sua tranquillità interiore.
Con il fratellino (tre anni e mezzo)ci sono conflitti di normale routine...ma giocano spesso insieme e, certe volte lo respinge e certe volte lo protegge.
Es. Li abbiamo lasciati con i nonni spagnoli che sono venuti a trovarci (che però vedono poco) per alcuni giorni. Ogni pomeriggio entrava lui per primo nella camera del fratellino per spiegargli che mamma e papà erano andati a lavorare, che c'erano i nonni e che presto saremmo arrivati noi.
Per il resto la situazione nostra famigliare è molto tranquilla, non esistono problemi.
La ringrazio ancora per il suo ineressamento.
Flo