Sostegno soggetto affetto da ansia

salve, la mia compagna soffre di ansia generalizzata da ormai tre anni con sporadici attacchi di panico. il fenomeno si accentua entrando a contatto con posti in genere molto affollati. ma spesso è pervasa da un senso di inquietudine costante durante tutta la giornata che le impedisce di condurre una vita regolare.
ha tentato una cura farmacologica prescritta da un neurologo che però non ha dato alcun risultato se non quello di affievolire per un periodo i sintomi di cui soffre (ansia, oppressione, rigidità muscolare, sbandamento).
attualmente, dopo qualche mese dalla sopensione dei farmaci, il fenomeno si sta rimanifestando pesantemente.
premesso che non vuole più assumere farmaci e che sto cercando di convincerla (ma non è facile) a intraprendere una cura alternativa all'assunzione farmacologica (psicoterapeuta, psicologo...), vi chiedo qual è il modo più efficace di sostenerla e di aiutarla. la situazione è piuttosto pesante e davvero spesso mi rendo conto di perdere la pazienza, di alienarmi e la cosa non la agevola di certo
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
capisco quanto sia pesante per lei cercare di stare vicino ad una persona che soffre d'ansia, soprattutto se questa è confusa e non sa più come aiutare se stessa

Intanto potrebbe fare leggere alla sua ragazza questo articolo

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

Leggetelo insieme, e cercate di riflettere sul fatto che dall'ansia si può guarire, però bisogna seguire un certo percorso terapeutico. La ricerca scientifica ha dimostrato che la psicoterapia cognitivo-comportamentale permette di ottenere ottimi risultati nella cura dell'ansia, del panico e dell'agorafobia. D'altronde non mi sorprende che la sola cura farmacologica non abbia dato effetti miracolosi.

Poi la sua ragazza può decidere di aspettare, di provare da sola, di riprovare con i farmaci, ecc., però c'è comunque il rischio che i tempi si allunghino (e quindi anche il "peso" che Lei dovrebbe sopportare, non so se mi spiego...)

pensateci

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr. Luca Mazzucchelli Psicologo, Psicoterapeuta 39
Concordo sostanzialmente con tutto quanto detto dal dott. Bulla.
Posso anche dirle che la soluzione farmacologica, per quanto solitamente efficace a placare i sintomi, non è l'unica strada percorribile, poiché la terapia psicologica (non necessariamente affiancata da una farmacologica) è capace di restituire serenità alle persone motivate a intraprendere un percorso di questo tipo.

Qualora lei fosse un punto di riferimento importante per la sua ragazza (vi conoscete da tempo, vivete insieme, siete inseparabili o simili), potreste eventualmente pensare di intraprendere una consulenza breve presso un terapeuta di coppia, per far sì che anche lei possa avere qualche "dritta" su come meglio rapportarsi alla problematica della sua ragazza.

Cordialmente

Dr. Luca  Mazzucchelli
www.psicologo-milano.it

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