Il mio atteggiamento sia normale ho paura

sono una ragazza di 22 anni da quasi un mese sto avendo un problema ho dei brutti pensieri che mi causano preoccupazione,in particolare spesso ho paura di impazzire,ho paura che questo mi porti a vedere le cose intorno a me come irreali,questi pensieri mi rendono triste e mi fanno preoccupare che in futuro non potrò mai raggiungere le mie mete ,io sono una persona che crede nell'indipendenza e non voglio che questo mi faccia dipendere da qualcuno,come sto facendo ora,visto che quando sono con il mio ragazzo non mi sento così angosciata e quando parlo con lui dei mei problemi mi rassicuro.il problema mi era già capitato 2 anni fa quando dovendo affrontare un esame importante incomiciai a preoccuparmi molto poi si è dileguato con la forza di volontà.anche questa volta il problema si è presentato in concomitanza con un esame il più temuto da me e a ciò si è aggiunto il fatto che sono agli ultimi esami ,con tesi da preparare e forte paura di fallire.non so se il mio atteggiamento sia normale ho paura di avere qualche problema se mi faccuio questi pensieri o che a lungo andare essi mi porteranno ad impazzire.per favore ditemi che non è così.un ultima cosa da aggiungere e che nei miei 3 anni di uni io non mi sono mai presa una pausa tra un esame e l' altro che durasse più di una settimana perchè laurearmi e il mio obbiettivo primario.vi ringrazio
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Dr. Luca Mazzucchelli Psicologo, Psicoterapeuta 39
Gentile utente,
La sua preoccupazione, se presente in maniera persistente come lei indica, è indice di qualcosa probabilmente degno di approfondimento. Questo non vuol dire che lei impazzirà o fallirà in tutto nella vita, ma che un consulto con uno specialista possa aiutarla per fare chiarezza in un momento delicato della sua vita.
Le consiglio quindi di rivolgersi a un professionista del settore per qualche incontro chiarificatorio, atto a inquadrare meglio la sua problematica.

Cordialmente

Dr. Luca  Mazzucchelli
www.psicologo-milano.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Per una persona che crede nell'indipendenza è senz'altro fastidioso vedersi "costretta" a non poter fare a meno dell'appoggio o della presenza di qualcun altro, per andare avanti.

E leggendo la sua descrizione sembrerebbe proprio che l'ansia si stia mettendo in mezzo fra lei e ciò che vorrebbe ottenere o il modo in cui le piacerebbe essere.

Se questa cosa dura ormai da un certo tempo, e se non è ancora riuscita a venirne a capo da sola, le suggerisco di richiedere una visita specialistica, psicologica o psichiatrica, all'interno della quale esporre dettagliatamente il suo problema.

La paura d'impazzire e la paura di non riuscire potrebbero essere ricondotti a una generale condizione psicologica d'ansia, ma ciò potrà essere stabilito meglio attraverso gli opportuni incontri specialistici di persona.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
ciò che volevo era solo una rassicurazione,in merito al fatto che i mei problemi fossero normali e non indice di pazzia.in quanto al resto io non mi faccio limitare dal mio problema esco,vado all uni e anzi nel frattempo ho fatto anche un esame superatoo brillantemente.il faTTO RIDICOLO è CHE IO STUDIO PSICOLOGIA E SPESSO SONO LE STESSE COSE CHE LEGGO CHE MI FANNO VENIRE QUESTI BRUTTI PENSIERI(INFATTI QUESTA PAURA MI è NATA QUADO LEGGEVO CHE I DANNI DELLO STRESS POSSONO PORTARE A PROBLEMI PSICOLOGICI)_ GRAZIE
CORDIALI SALUTI
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Dr. Luca Mazzucchelli Psicologo, Psicoterapeuta 39
Gentile utente,
Come avrà avuto modo di leggere sui libri di testo il compito primario dello psicologo non è sempre rassicurare, mansione che solitamente è più delegata alla figura dell'amico.

Prima di rassicurare, tuttavia, è necessario avere un quadro più chiaro possibile della situazione che si ha difronte. A questo servono le consultazioni.

In base alla mia esperienza posso dirle che la maggior parte delle persone che scelgono questo lavoro hanno delle questioni insolute con il proprio passato a un qualche livello, ed è anche per questo che l'analisi personale viene a più riprese caldeggiata.

Ovviamente poi è soggettiva e personale la valutazione se intraprendere o meno (e quando) una serie di colloqui. Il consiglio che le posso dare è quello di rivolgersi a un esperto in questo momento della sua vita se sente di stare male o l'esigenza di mettere ordine nella sua specifica situazione.

Cordialmente,
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
l'aver bisogno di chiedere rassicurazioni è di per sé un sintomo d'ansia.

Lo è sempre? Naturalmente no. E se lei dice di non sentirsi particolarmente limitata dal suo problema, io le credo. In fondo è sempre l'utente il massimo esperto sulla percezione delle proprie sensazioni.

Ah, un'ultima cosa. Non se la prenda se glielo dico, ma iscriversi a psicologia è una delle tentate soluzioni più frequenti che le persone mettono in atto nella speranza di risolvere i propri problemi. Però non funziona...

Cordiali saluti
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Psicologo attivo dal 2008 al 2011
Psicologo
Cara utente, lei afferma che il suo stato d'ansia non le impedisce di condurre normalmente la sua vita, giusto? Eppure io non credo che lei sia pienamente consapevole di quanto ciò non sia vero. Le spiego: lei dice "non mi faccio limitare dal mio problema esco,vado all uni e anzi nel frattempo ho fatto anche un esame superatoo brillantemente", ma poi dice anche "spesso ho paura di impazzire,ho paura che questo mi porti a vedere le cose intorno a me come irreali,questi pensieri mi rendono triste e mi fanno preoccupare che in futuro non potrò mai raggiungere le mie mete". Questa che lei fa è una contraddizione comune ed inconsapevole tipica di coloro che avendo un problema temono che accettandolo peggiori e credono di poter avere costantemente il controllo sulla propria vita. Lei dice anche che le capita adesso per la seconda volta, e che in entrambi i casi l'evento scatenante è stato un esame a suo dire particolarmente impegnativo. Ma perchè, deve chiedersi, la modalità che ha di gestire quest'ansia si esplica proprio attraverso la dipendenza emotiva? Perchè sente mancarle l'appoggio a se stessa? E perchè paura di impazzire, se dice di avere il pieno controllo della sua vita?
E' per questo che i colleghi prima di me ed io adesso, le hanno consigliato di rivolgersi ad uno specialista: perchè una situazione di ansia gestita male può portare a problematiche ben più gravi. Ci pensi e non sottovaluti il suo stato.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile ragazza,
come ti hanno ricordato i Colleghi che mi hanno preceduto la richiesta di rassicurazioni è di per sè un sintomo d'ansia. Inoltre mi sembra di "leggere" tra le righe della tua mail che tu sia una persona amante del perfezionismo e del "controllo": per questo forse ti arrabbi quando non riesci a controllare le tue emozioni PUR FACENDO psicologia.

Io penso che incontrare un terapeuta possa esserti d'aiuto anche per la tua professione futura. Trattandosi d'ansia il mio consiglio è sempre quello di rivolgersi ad uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale, e nell'articolo che ho scritto e che potrai trovare qui

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

spiego anche il perchè

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_