Il passato mi opprime

Salve! Sono una ragazza di 18 anni ed è da ormai quasi una anno che ho conosciuto il ragazzo per cui ho sofferto più di ogni altra cosa; ho passato un periodo di autolesionismo per lui, giornate a piangere, notti insonni e quando mi addormentavo sognavo lui. Ebbene a dicembre ci siamo rimessi insieme...è durata poco ma è stato molto intenso e ora sono sola, piango e sono sempre triste a causa sua e a causa degli eventi passati. Non so quante volte mi sono detta "adesso basta col passato, pensa al presente e al futuro" ma non riesco! Non posso dimenticarlo perché prima di distruggermi è stato l'unico che mi ha fatto sentire cosi bene. Vi prego qualcuno mi aiuti, io non ce la faccio più mi sento oppressa da un passato che sembra non avere via di scampo..mi hanno detto che il tempo guarisce ma non nel mio caso purtroppo. Sarei eternamente grata se uno specialista mi potesse dare la sua opinione.
Grazie mille in anticipo.
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Dr.ssa Federica Serafini Psicologo, Psicoterapeuta 77 1
Gentile ragazza
in adolescenza è così, un amore sembra eterno ed insostituibile, poi si cresce, si cambia, si ama di nuovo.... Il mio consiglio purtroppo è quello che ti hanno giá dato.... Faccia passare il tempo...
Però è vero anche che se la frustrazione e il dolore sembrano insormontabili può decidere di ricorrere all'aiuto di un collega, della asl o privato, e avere quindi la possibilitá di essere ascoltata e di vivere il distacco e poterlo elaborare puù facilmente.... Mi auguro che presto lei possa tornare a sorridere...

Dr.ssa Federica Serafini
Psicologa-Psicoterapeuta
www.federicaserafini.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"ora sono sola, piango e sono sempre triste a causa sua e a causa degli eventi passati. Non so quante volte mi sono detta "adesso basta col passato, pensa al presente e al futuro" ma non riesco! "

Gent.le Ragazza,
la "ferita" che ti ha lasciato quest'ultima esperienza affettiva sembrerebbe solo l'ultimo capitolo di un percorso che è iniziato molto tempo prima e che non può essere cancellato con un "colpo di spugna", poiché merita uno spazio d'ascolto e di condivisione che ti consenta di metabolizzare e "attraversare" la sofferenza.
In questo modo avrai l'opportunità di andare oltre e di continuare a scrivere la tua storia.Il dolore non è un nemico da evitare perché è grazie ad esso che ci prendiamo cura di noi attraverso una relazione d'aiuto. Relazione che necessita di un interlocutore qualificato, un psicologo-psicoterapeuta che ti accompagni in questa nuova esperienza creando le condizioni favorevoli per avviare un processo di cambiamento.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
Aggiungo qualche nota a quelle delle Colleghe.

La fine di un amore è terribile.
Lacerante.
Il partner che va via, porta con se parti psichiche dell'altro creando dolore ed una sofferenza atroce.

Quello che mi ha stupito è però il suo autolesionismo.

Una condotta così simbolica e distruttiva non nasce della nulla, siamo certi che questo amore non abbia sletentozzato, cioè fatto emergere, parti sofferenti di lei?

Solitamente, quando un lutto si cronicizza, cioè non si riesce ad andare avanti, c'è dell'altro che andrebbe analizzato.

Le allego del materiale sulla fine dell'amore, su come superarlo e leggere oltre e le faccio davvero i miei più cari auguri di ritrovarsi.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6179-quando-finisce-un-amore-sintomi-e-cure.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5038-le-menzogne-del-cuore-eros-e-ferite-d-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5169-come-dirsi-addio-senza-morire-di-dolore.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it