Disturbo comportamentale

Buongiorno,

Chiedo cortesemente consulto per conto di una mia cara amica che già da qualche tempo vive nell'angoscia, nella tristezza, nella non certezza del presente / futuro di sua figlia Daniela che conosco da quando era piccola (ora ha 22 anni).

Daniela (indiana), adottata ed arrivata in Italia proprio in fasce, è sempre stata amata dai genitori adottivi. Questo accadeva anche dopo l'arrivo in Italia del fratello (non "di sangue", anche lui adottato e proveniente dall'India).
Un po' di gelosia (protrattasi negli anni a seguire) da parte di Daniela benchè non fosse mai stata "messa da parte" dai familiari (anzi!!!)

A scuola Daniela ha sempre raggiunto risultati più che buoni fino alla terza media. Dalla prima superiore - frequentata in città (gente nuova, "libertina" e ... adolescente, ovviamente !) piuttosto che nel nostro "solito" hinterland - i risultati scolastici, i rapporti con i compagni, i professori, i genitori sono mutati in negativo.

Cercherò di sintetizzare il carattere di Daniela.
Sensibile, intelligente, pronta ad aiutare chi ne avesse bisogno (indirizzo studio psicopedagogia) ma pronta anche allo scontro verso chi non le andasse a genio. Quindi amorevole ma selettiva allo stesso tempo. Aggressiva ma anche dolce.

Qualche piccolo flirt con ragazzi, forse una delusione. Rapporto con il padre conflittuale. Lei forse bisognosa di una guida più "forte", "decisa" anzichè di un genitore/padre apparentemente pacato ma in realtà con la non voglia/FORZA (proprio per carattere)di scontrarsi, di "discutere"!

Daniela ha poi iniziato a chattare ed incontrare "amiche". Una, due storie con tante bugie da parte di lei per attirare l'attenzione, forse per "sentirsi importante".

Penultima storia con una donna "grande" (20 anni più di lei... !!!), separata con due bambini di cui Daniela (ancora in casa con i genitori)ogni tanto se ne occupava.

Ultima ed attuale storia una convivenza in un'altra città con una ragazza giovane, separata e madre di un bimbo autistico di cui Daniela se ne prende cura.

Tutto ciò, dopo aver abbandonato gli studi (sofferti, senza risultati positivi) proprio poco prima di ottenere il diploma.

Ora è senza lavoro, senza "futuro" ma lei dice che vi è amore!!!

Una psicologa ha avuto qualche dialogo con Daniela che probabilmente raccontava qualche mezza verità ma qualche mezza bugia!

Sua madre - che era ed è il suo punto di riferimento, il suo "punch ball" - chiede cosa fare per sua figlia (si sentono telefonicamente abitando distanti)che sa e sente non essere serena, non avere un presente ed un futuro "stabile"; che vorrebbe cercare di avere un dialogo con il padre che però la preferisce fuori casa.

Cosa ha portato questa ragazza a vivere di chat, di mitomanie, di aggressività. Eterosessualità ed ora - più pregnante - di omosessualità?

L'adozione? L'adoloscenza? Padre non autorevole?


Vi chiedo cortesemente, se possibile, un riscontro a breve!
La mia amica è proprio distrutta.

Vi ringrazio infinitamente.


Maria






[#1]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Signora,
credo onestamente che se la sua amica è distrutta dovrebbe il prima possibile fissare per se stessa un incontro psicologico. In quella sede sarebbe possibile intanto farsi un'idea chiara di tutta questa situazione (che da quanto descrive sembra piuttosto intricata)

Inoltre in questo caso la persona più motivata a cambiare le cose sembra (ripeto, sembra) proprio la madre di Daniela. Ecco perchè forse avrebbe senso un intervento proprio sulla Sua amica, almeno in fase iniziale

Poi per tutto il resto onestamente non saprei cosa dirle, non riesco a dare interpretazioni da qui, sopratutto se si parla di una terza persona

Secondo me potrebbe aiutare la Sua amica convincendola ad effettuare una consulenza psicologica

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. Daniel Bulla,

La ringrazio per il Suo solerte consulto.

Fermo restando che dovrebbero essere gli "utenti di situazioni" a VOLER cercare di capire la propria "posizione" ma laddove non ci fosse in questo od in quel momento la consapevolezza di averne la necessità e tenuto conto della veramente intricata e direi annosa questione, mi permetto di concordare (sebbene personalmente non "addetta ai lavori") su quanto da Lei consigliato.

Parlerò con la mia amica e, se del caso, La disturberò nuovamente per un aggiornamento.

Buona giornata e buon lavoro.


Maria
[#3]
Dr.ssa Lara Catanese Psicologo, Psicoterapeuta 93 5
Gentile Sig.ra Maria, la sua lunga lettera evidenzia come sia complessa la situazione e di certo non c'è una risposta su quale sia la causa del comportamento di Daniela. Posso dirle, occupandomi personalmente di affidi e adozioni, che non è raro che figli adottivi divenuti adulti, manifestino disagi o comportamenti considerati inadeguati. Per questo però non possiamo dire che la causa sia l'infanzia travagliata dei figli adottivi (anche se adottati in fasce, basta molto poco secondo gli studi psicanalitici)o le difficoltà dei genitori adottivi stessi, che a volte sono troppo permissivi.
Ora, bisognerebbe capire se Daniela sia disponibile a farsi aiutare (questo significa che riconosce di provare un disagio)e poi concordo su un sostegno psicologico per la madre o meglio per i genitori.
In ultima analisi mi chiedevo invece del fratello (se vive ancora in casa, che rapporto ha con la sorella, come si comporta in generale...).

Dr.ssa Lara Catanese
Psicologa-Psicoterapeuta
www.loanopsicologia.it www.nonpartoditesta.it