Adattamento scolastico

Salve sono Daniela la mamma di un bimbo di 3 anni quest anno ha iniziato la scuola dell infanzia. Diciamo che ha sempre pianto prima delle vacanze natalizie aveva raggiunto un certo adattamento ma non del tutto. Al rientro la situazione e' peggiorata. Ha una presa di posizione con le maestre gli dice oggi faccio il monello e non mangio e cosi' fa. L ho messo in punizione ma niente ha un carattere forte cosa ci consigliate di fare? Le maestre non lo sanno. Come comportarci?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile mamma,


Innanzi tutto Le suggerisco di leggere il consulto - domanda e risposte - che proprio due giorni fa abbiamo dato scambiato con una Sua "collega mamma":
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/604775-rifiuto-dell-asilo.html

Il suo bambino
anzichè tristezza mostra aggressività,
ma ambedue sono sintomo di disagio.

A Lei e al papà:
chiedetevi se qualche Vostro atteggiamento (ambivalente, svalutante, dubbioso, ecc.)
può aver rinforzato questo prevalere del bambino sull'adulto.

Occorre creare una forte alleanza educativa tra famiglia e scuola.
Certamente le insegnanti sanno come prenderlo, è il loro lavoro e hanno studiato proprio per maturare tali specifiche competenze educative,
ma le possono mettere in atto solo se ci sono accordi chiari tra Voi e fiducia reciproca.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dottoressa non riesco a capire perche in famiglia c e' serenita' puo essere che ottiene tutto e subito da tutti? Si sente al centro dell attenzione di tutti sara' per quello? Anzi noi lo esaltiamo sempre bravissimo sei intelligente, sei super. Non capisco proprio
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Non mi pare che in realtà sia
".. sempre bravissimo .."
e dunque quello che Voi gli restituite non rispecchia la realtà.
Talvolta invece gli vanno mostrate le Sue carenze reali,
altrimenti il "delirio di onnipotenza" anche nei confronto dell'adulto crescerà a dismisura.

Come comportarsi educativamente?
Riferendosi al singolo comportamento e non al suo "essere",
facendoglielo notare subito e non a distanza di tempo,
chiedendogli cosa avrebbe potuto e dovuto fare invece.

"..Anzi noi lo esaltiamo .."
e dunque meravigliarsi se poi ha comportamenti esaltati?



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Utente
Utente
Grazie mille dottoressa
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Prego.

Ci tenga informati sugli esiti se ritiene.
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Utente
Utente
Quindi dobbiamo rimproverarlo quando sbaglia e dobbiamo fargli I complimenti quando fa una cosa giusta senza osannarlo? Le punizioni a questo punto servono? Tipo se fai il bravo a scuola ti faccio vedere I cartoni perche per adesso non ne sta guardando e quando torna da scuola non gli do il pranzo perche deve capire che si mangia a scuola
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Confermo quanto Lei scrive in #6.
Riconoscimenti positivi e riscontri negativi.
Anche la privazione può servire come segnale importante, se usata con misura e riflessione.

Però quando i comportamenti sono adeguati non fategli mancare un caldo abbraccio e un sorriso radioso:
a questa età il "linguaggio non verbale" (mimica, postura, vicinanza/distanza) manda messaggi molto potenti
che rassicurano il bambino su un amore che non gli mancherà mai
neanche quando fa il monello (amore che talvolta castiga);
mentre i "ragionamenti" non sono supportati nel bambino da una adeguata maturazione cognitiva;
"entrano" solo se molto semplici e molto concreti.