Relazione malata

Buona sera, utilizzo di nuovo questo spazio perché in passato mi è servito molto. Dopo 3 anni di convivenza si è interrotta la mia relazione. In questi anni ho vissuto delle situazioni difficili da spiegare. Il mio compagno era totalmente ossessionato dalla gelosia. Era geloso di ogni persona ed anche dei miei interessi. Mi ha negato la possibilità di lavorare ma mi ha dato la possibilità di studiare on line. Fa ignorante posso dire che ho osservato comportamenti ossessivi di persecuzione, nel senso che aveva la convinzione che qualsiasi cosa accadesse era perche gli altri(compesa me) volevano fargli del male, deriderlo o denigrarlo. In questo tempo il forte sentimento che nutro x questa persona potesse fargli capire che ero li solo per lui. Eravamo lontani dalla famiglia mia ed io nn potevo andare a casa senza di lui, gli dava fastidio che io rimanessi sola con mio padre ed ho notato nel tempo il suo volermi allontanare da loro, a mio avviso credeva che il rapporto con la mia famiglia potesse mwttere a rischio il nostro. Immaginava storie assurde di uomini che entravano in casa mentre lui era a lavoro ed è tutt'oggi convinto che io frequenti un mio ex che nn vedo da circa 3 anni e mezzo. A dicembre ci siamo trasferiti in un paese vicino a quello dei miei e a gennaio mi ha lasciata sotto casa perché era convinto che io flertassi con degli uomini al supermercato, quando io ero solo in attesa di lui alle casse. Da li ho cercato di chiuderla, anche perché i miei genitori erano preoccupati per gli strani atteggiamenti di quest'uomo. Successivamente abbiamo ripreso i contatti e lui mi ha assicurato di aver intrapreso un percorso di analisi. Mi ha detto che la sua terapeuta gli ha detto che lui ha semplicemente la sindrome dell abbandono. Nonostante lui me lo chiedesse non sono voluta ritornare a casa perché ho visto in lui atteggiamenti poco consapevoli delle azioni avute nei miei riguardi e quando mia madre si è accorta che lo rifrequentavo mi ha fatto capire che i suoi comportamenti erano malati e che se fossi ritornata indietro lei non sarebbe riuscita vivere tranquilla. Li ho interrotto la nostra frequentazione e lui ha avuto atteggiamenti eclatanti ed ha iniziato a contattare mia madre incolpandola della fine della nostra relazione. Io ricevo dei messaggi da parte sua ma non gli rispondo, perché penso che se non sono riuscita a fargli capire che aveva degli atteggiamenti malati e che doveva curarsi quando eravamo insieme e che nemmeno dopo che mi ha lasciata ha cambiato, cosa posso farci più? Fatto sta che sento il bisogno di sentirlo ma mi sforzo e non lo faccio. È un atteggiamento giusto? In realtà non so nemmeno cosa chiedere corre solo sapere se sto facendo la cosa giusta, grazie
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66

Gentile utente,

Se i comportamenti di lui sono esattamenti quelli descritti,
comprendo la pesantezza della situazione, sia nel presente sia nella prospettiva di una vita insieme.

Ci si augura però che Lei abbia preso la decisione di lasciarlo non perchè Sua madre "..non sarebbe riuscita vivere tranquilla. Li ho interrotto la nostra frequentazione",
bensì perchè convinta che fosse e sia la scelta giusta.

Se è così, è inutile scambiarsi sms.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Grazie per avermi risposto così celermente, in realtà sono molto confusa. Ho scritto perché sento fortissimo la sua mancanza e non so se chiamarlo o no. Sia per la situazione in famiglia sia per la paura di ripiombare in una vita bella da un lato ma opprimente dall'altro. Non so se lui ha preso coscienza di quello che è successo e non so se i problemi che ha manifastato siamo di tipo psichiatrico e risolvibili in qualche modo. Non so sé la mia presenza è producente per lui o no
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Probabilmente un consulto psisologico di persona
- individuale - potrebbe fare al caso Suo,
considerato che La sento "dibattuta" interiomente.

Certamente anche lui avrebbe bisogno di una visita psy con relativa valutazione,
anche in relazione alle problematiche di coppia che Lei evidenzia.

Carlamaria Brunialti