Distacco dalla famiglia

Buonasera, ho un grosso problema che mi affligge.
Premetto che sono molto attaccata ai miei genitori, alle mie sorelle, alla mia casa e qualsiasi cambiamento mi turba, le dico che fino ad un paio di anni fa nn riuscivo nemmeno ad andarmene in ferie per più di 3gg senza ovviamente prima piangere e "disperarmi"
Ora è un anno e mezzo che sto con un ragazzo e sto veramente bene con lui, siccome stanno costruendo delle abitazioni difronte a casa mia, è iniziata la mia tortura.
Vorrei comprarla perchè sarei vicino a casa, ma riuscirò mai a distaccarmi dalla mia famiglia??il solo pensiero mi fa stare male, tanto da nn vedere più nemmeno cosi speciale il mio ragazzo..
Che devo fare?? Mi aiuti per cortesia
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile signora,
il distacco emotivo dalla famiglia spesso è problematico per molte persone. Per "distacco emotivo" intendo l'assunzione del ruolo di persona adulta: ovvero, si aggiunge al ruolo di "figlio" o di "sorella" occupato sino ad un dato momento, il ruolo di uomo o donna, di marito o di moglie, di padre o di madre. Assumendo un nuovo ruolo, si perde qualcosa (la protezione in toto da parte della famiglia di origine) e si ottiene qualcos'altro (si costriusce qualcosa di nuovo con le proprie mani, accettando rischi e benefici). Tali nuovi ruoli vengono conquistati solo se si accettano i diritti e i doveri, le responsabilità che un determinato ruolo comporta.
Nella società attuale è difficile fare questi passaggi perchè mancano i riti di passaggio che hanno un importantissimo ruolo simbolico.

Venendo al suo caso specifico, sembra che lei desideri una maggiore autonomia emotiva dalla sua famiglia di origine, e pensa che comprare una abitazione distante da loro, la possa aiutare in questo suo percorso verso l'autonomia, ma allo stesso tempo si sente "torturata" tanto da perdere interesse per il suo ragazzo che la fa stare tanto bene.

L'esperienza clinica insegna che non è la distanza fisica ad aumentare la distanza emotiva: lei potrebbe decidere di acquistare una abitazione lontana dalla sua famiglia e stare male perchè non ha concluso il suo percorso di autonomia interiore oppure potrebbe acquistare una casa vicina e trovare un equilibrio di "vicinanza o lontananza emotiva" dai suoi cari.

Si interroghi per tutto il tempo che crede necessario, non si torturi alla ricerca di risposte immediate, si dia tempo ne parli con il suo ragazzo, con una persona di sua fiducia e, se proprio si sente ancora molto in conflitto, provi ad andare da uno psicologo per una consulenza su questo specifico argomento.

Un caro saluto.

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
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