Un aiuto per mia figlia...in che modo?

Buongiorno sono la mamma di una ragazza di 27 anni che convive da sola con il suo compagno da 1 anno nell'appartamento di proprieta' di mia figlia con un lavoro stabile a tempo pieno.

Con Lei c'e un rapporto aperto e di cordialita'.

Ultimamente da mamma ho visto nel suo volto un qualcosa che non andava per il verso giusto, senza incalzarla nelle domande la verita' e' venuta a galla spontanea da parte sua.

Mi ha riferito che ha deciso di lasciare il suo attuale compagno con il quale conviveva da 1 anno per il fatto che Lui e' troppo geloso e che questo rapporto di gelosia di lui a lungo andare l'ha un'po stancata perche' non e' libera di vestirsi come le piace ecc ecc ma sopratutto a causa di questa situazione di gelosia lui ha avuto una reazione violenta tirando un pugno nel muro.

Dopo un anno di litigi vari e di promesse da parte di lui e' giunta all'epilogo che "credo" non ne voglia piu' sapere, quindi il ragazzo e' uscito di casa spontaneamente e per ora si e' sistemato in albergo per non fare sapere niente ai suoi genitori nella speranza che le cose si possano riappacificare.

Da parte mia e di mio marito ci dispiace di questa decisione che ha intrapreso nostra figlia in quanto il ragazzo frequentava casa nostra, quindi diciamo che era diventato uno di famiglia.

Proprio Sabato scorso il ragazzo mi ha chiamato al telefono e mi avrebbe detto che per Lui il capitolo sarebbe chiuso e che sarebbe pronto a scusarsi con mia figlia ma che nemmeno lui si saprebbe spiegare questa gelosia e che lui la ama.

Ho riferito tutto a mia figlia ma Lei mi ha riferito che e' piu' di 1 anno che cerca di placare questa sua gelosia ma che tutte le volte ci ricasca e che non cambiera' mai, (queste sono state le sue parole)


Ora le domande che vorrei porvi a voi gentili medici psicologi (anche per cercare di dare un suggerimento a mia figlia) sono queste

1) Ovviamente e' una decisione di Lei ma secondo voi medici non sarebbe giusto ridare un' altra opzione a questo ragazzo e ritentare se nel frattempo le cose fossero cambiate?

2) non si potrebbe suggerire a mia figlia un percorso psicologico per Lui / Lei se veramente si volesse ricomporre questo rapporto?

3) Se non ci fosse piu' niente da fare che ognuno intraprende strade diverse, alla consegna delle chiavi dell'appartamento ci dobbiamo essere uno di noi genitori per evitare qualsiasi forma di violenza? Lo abbiamo gia riferito a mia figlia e Lei mi dice che non si permetterebbe.. . ma la certezza noi genitori non ce l'abbiamo.

4) un suggerimento da dare a Lei per il futuro quale potrebbe essere? Ma soprattutto per noi genitori quando e quanto bisogna parlare? Cosa dire? Come agire? Difficile perché qualunque cosa si dica si sbaglia sempre...

Grazie
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buongiorno,

innanzitutto desidero dirle quanto sento preziose le sue parole a proposito del legame tra lei e sua figlia. Lo testimoniano la sua delicatezza nel parlare di lei e la premura, ma non solo. Parla infatti di una comunicazione tra voi confidente e profonda, vorrei dire, che passa attraverso uno sguardo e un intuito immediato, come lei dice spontaneo, dove non servono tante parole.

Anche se non la conosco, mi sentirei di dire che abbia sviluppato un legame significativo anche con il ragazzo di sua figlia. Si è rivolto a lei, contattandola, immagino perché le riconosca un importante valore e la senta come suo punto di riferimento, forse con la speranza che lei stessa possa comprenderlo, senza colpevolizzarlo e rifiutarlo, e avere una funzione di mediazione con sua figlia.

Mi sono chiesto se questo sviluppi in lei un senso di grande responsabilità e cura, che lei sente di volersi assumere, al punto che ci scrive per avere delle risposte e per cercare di fare la cosa più giusta.

Sua figlia dice che lui non cambierà. Forse dopo tanti tentativi sente sfiducia ormai e, per l’esperienza vissuta, sua figlia sa quanto sia arduo cambiare. Ma se è vero che cambiare è arduo, è anche vero che non è impossibile. I processi trasformativi che portano a un cambiamento della personalità profondo e stabile nel tempo sono lunghi e ambiziosi, ma si possono sviluppare.

Quindi, per rispondere a una delle sue domande, se ci fosse da parte di sua figlia l’intenzione di rivolgersi a uno specialista, deve sapere che possono volerci tempo e pazienza, ma un eventuale percorso sarebbe anche creativo e vivifico.

Un punto importante sarebbe capire se i sentimenti di sua figlia si sono temporaneamente spenti oppure se si sono esauriti in via più definitiva. Questo potrebbe essere dirimente.

Certo, mi corregga pure se mi sbaglio, sembra avere una buona opinione di lui e lo sente ormai parte della vostra famiglia. Desidererebbe che loro stiano ancora insieme, e la loro separazione genera in lei dispiacere e amarezza. Sembra comunque rispettare sua figlia e sentire di proteggere lei prima di tutto. Questo è molto importante.

Tuttavia forse questa situazione rappresenta un comprensibile carico emotivo anche per lei e per suo marito e, se così fosse, sarebbe giusto riconoscerlo e poterne condividerne il peso.

È normale avere delle aspettative verso i figli e vivere una delusione e un senso di insoddisfazione anche intenso quando non vengono realizzate. La fine della loro storia quindi, con tutto quello che comporta, rappresenta anche per lei stessa una perdita.

Vorrei infine invitarla a non pensare che si sbaglia sempre, ma a proseguire con fiducia in se stessa. Non ci sono ricette preconfezionate per essere genitori e per vivere e, a volte, si naviga a vista pur tenendo saldo il timone, seguendo il proprio intuito.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto un grazie sincero per avermi risposto!

Vorrei aggiungere alla luce di alcuni sviluppi che si sono susseguiti in questi giorni,gli ultimi dettagli per avere un quadro della situazione con colori più vivaci:

La protagonista di questa vicenda ( mia figlia) ieri con il suo compagno si sono incontrati per parlare e cercare se possibile di smussare alcuni angoli vivi che si sono creati in questa convivenza di 1 anno.

Ebbene quello che mia figlia mi avrebbe comunicato è stato che per ora lei starebbe bene anche da sola ( non si può negare che la compagnia manca) ma che avendo entrambi i soliti amici in comune ci saranno più di un occasione per incontrarsi frequentarsi e vedere come si evolveranno le cose con il tempo fra loro.

Il suo compagno su questo sentire non ha fatto una piega e sembra accettare di buon grado la decisione che ha per ora preso mia figlia.

Lui di tutta risposta avrebbe detto: "allora devo ricominciare a conquistarti"

La risposta di mia figlia è stata: " te ne sei accorto troppo tardi....ma se vuoi farlo non ti vieto di provarci"

Quindi alla luce degli ultimi fatti accaduti mia figlia non ha ancora il coraggio di chiedergli di restituirgli le chiavi di casa.

Net tal caso che questo suo compagno rientrasse in famiglia accolto fra di noi, sarebbe giusto parlare,oppure meglio far finta che non sia accaduto nulla,in quanto fra di loro a monte c'è stato già un chiarimento?

La ringrazio fin da ora per la risposta che vorrà concedermi.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buonasera,

mi sembra che il dialogo tra sua figlia e il suo compagno sia stato importante. Non sappiamo quello che succederà, ma sembra che sua figlia abbia lasciato a lui una porta aperta. Sua figlia deve sentire il valore di questo rapporto, come lei stessa sottolinea nel consulto quando afferma che la "compagnia manca", e forse desiderare anche avere più chiarezza, senza una rottura che potrebbe sentire ancora prematura.

Questo può rispondere al punto che ho voluto sottolineare nella precedente risposta, capire cioè quali siano i sentimenti di sua figlia. Come ho appena detto, forse sua figlia stessa sente l'importanza di capire, confrontandosi ancora con lui e dando il tempo a se stessa per ascoltare ciò che sente.

Voglio anche dire che mi sembra che anche il dialogo tra lei e sua figlia sia confidenziale, e questo rappresenta un aspetto positivo. In virtù di questo, rispetto alla sua domanda, sono sicuro che lei stessa saprà come procedere, anche continuando a confrontarsi con sua figlia rispetto ai suoi dubbi e alle sue domande, come testimonia di poter fare insieme a lei.

A mio avviso non è più giusto parlare oppure tacere, dipende.
L'importante è capire quale sia il momento giusto, quando cioè aprire un discorso oppure quando è meglio soprassedere. Penso che saprà avere l'attenzione giusta e la sensibilità per distinguere questi momenti, tenendo sempre presente la delicatezza e la ricchezza dei vissuti che passano tra di loro e tra tutti voi.

Prima di salutarci, ci tengo a farle una piccola raccomandazione. Se ho ben inteso, le aspettative che sua figlia e il suo compagno possano riappacificarsi e il suo desiderio che possano ritrovarsi sono alti. Metta tuttavia sempre in conto che non sappiamo ancora quello che accadrà. Comprendo che questo possa generare in lei un senso di preoccupazione e il timore di una delusione. È bene però avere una certa prudenza, senz'altro lasciando aperta la porta di una bella possibilità, in attesa di conoscere il prossimo futuro ancora da scrivere.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore le sue parole sono state illuminanti per noi.
Se desidera la tengo aggiornata.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Grazie per le sue generose parole e per avere condiviso con noi la sua esperienza. Ci aggiorni pure.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dott Enrico sono il papa' che Le parla,la volevo aggiornare sulle ultime notizie che sono trapelate oltre a quello che ha scritto mia moglie giorni fa.

Ieri dopo un lungo silenzio con mia figlia ho avuto modo di sentirla per telefono,e ovviamente dopo varie cose che ci siamo detti il discorso l'ho fatto cadere appunto su questo allontanamento di questo ragazzo da parte sua di lei.

Dal dialogo che sono riuscito a esternare fra me e Lei e' emerso che, Lei ogni volta che noi prendiamo il discorso su questo argomento si innervosisce come se dovesse a noi genitori rendere conto di un qualcosa,ma che invece non riesce a capire ( oppure fa finta...) che noi siamo li presenti avere un orecchio attento alle sue problematiche che sono sorte su questa convivenza.

La mia domanda che le ho rivolto in prima battuta a Lei e' stata questa:

Non riesco a capire dopo 18 mesi di convivenza in casa sua di lui, e dopo altri 12 mesi di convivenza da soli nell'appartamento di proprieta',in questi 36 mesi di convivenza di punto in bianco naufraga tutto!

La sua risposta e' stata: Ma ti devo dire tutto?

Io da papa' le ho risposto che non mi deve dire tutto ma che rifletta su questi 36 mesi di convivenza che cosa avrebbe portato per ora all'allontanamento di questo ragazzo.

Da quanto e' emerso l'allontanamento e' scaturito che Lui sarebbe un'po geloso per il modo in cui vestirebbe alcune volte e Lei di questa sua gelosia si sente soffocare,oltreche' lo vedrebbe ancora immaturo per l'eta' che ha. Queste sono le uniche due motivazioni che avrebbe spinto ( per ora) al suo allontanamento che sappiamo noi genitori.Se poi c'e altro noi non ne siamo a conoscenza,ma avendo avuto modo di parlare anche con Lui in separata sede ci pare di capire che le motivazioni siano proprio queste.

C'e anche da dire che da quando si sono allontanati da parte di mia moglie che lo ha incontrato con un dialogo molto costruttivo in queste settimane e' molto cambiato ovviamente gli manca anche a Lui la sua dolce meta' detta con occhi lucidi.Questo ragazzo sarebbe disposto a consegnargli la chiave di casa riprendersi la sua roba e ritornare dai genitori,ma Lei questi discorsi non ne vuole sentire anzi si arrabbia

Quindi arrivati a questi punti non credo di dover addossare tutte le responsabilita' di questo naufragio a Lui ma credo piu' fermamente che nella mente di mia figlia in questi 36 mesi di convivenza abbia potuto assaporare qualche restrizione che la vita di coppia che gli ha riservato e che fino ad ora non aveva avuto ancora modo di sperimentare, questo in Lei avrebbe generato ( con una scusa ) un allontanamento di questo ragazzo.

e' ovvio che ad essere liberi si fa quel che si vuole e piace senza rendere conto a nessuno... ma nessuno di noi genitori gli ha puntato la pistola alla tempia per compiere un passo del genere!

Aveva tempo e modo di andare a convivere se Lei a 28 anni aveva ancora voglia di divertirsi!

Perche' avanti di questo passo (non sapendo la vicenda come andra' ad evolversi) ma se decidesse di interrompere questa relazione che per Lei e' diventata tossica io credo che anche il prossimo ragazzo possa fare la solita fine di quest'ultimo amenoche' Lei non si metta in testa che ognuno di noi abbiamo i nostri pregi e difetti e con questi bisogna conviverci, perche' da padre come le ho gia detto l'angelo azzurro su misura per il suo piede non lo trovera' mai.

Chiedo a voi dottori: In questa vicenda non e' che possa centrare il fatto che Lei non abbia ancora elaborato un abbandono dal suo precedente ragazzo che peraltro lavoravano insieme,e che ora questo ragazzo si e'
formato una famiglia con un figlio a carico e Lei si e' sentita sminuita?

Scusate per il lungo post ma dovevo spiegare bene i dettagli di questa intricata vicenda.

Grazie ancora.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buongiorno,

mi scuso per il ritardo della mia risposta. Leggendo con attenzione le sue parole, mi sento di lasciarle alcune suggestioni in questa sede.

Innanzitutto immagino il dispiacere e la preoccupazione che, come genitore, possa provare per il fatto che sua figlia non viva una sua serenità affettiva. Poiché questa instabilità sembra ripetersi nel tempo, questo può comprensibilmente generare in lei e sua moglie il timore che sua figlia non sia serena e non costruisca una famiglia.

Anche se non vi conosco, mi sono fatto l'idea che siate molto legati e sua figlia conti su di voi; sa quanto è importante la vostra presenza e sente anche il vostro autorevole parere. Quando si vive un lieve senso di tensione non è mai semplice, e quando sua figlia glielo comunica la lasci fare, senza prendersela troppo. Forse lei stessa sa quanto è importante quello che lei le sta dicendo, ma non è semplice neanche per sua figlia muoversi in questa situazione, che lei stesso riconosce "intricata".

Se sua figlia fosse ancora coinvolta da un precedente ragazzo, questo potrebbe spiegare, perlomeno in parte, la difficoltà con l'attuale. Non sarebbe quindi propriamente vero che il problema siano la pressante gelosia di lui e la sua immaturità; e nemmeno il fatto che sua figlia non desideri impegnarsi, preferendo una libertà assoluta. Questa sua riflessione è quindi importante e dev'essere tenuta in considerazione.
Quando il cuore è occupato, è improbabile incontrare un nuovo amore, non c'è disponibilità. A volte però, si è più pronti a incontrare un nuovo amore che possa liberare le ultime catene del cuore.

Non so però in questa sede quale sia il caso di sua figlia, quali siano le motivazioni dell'allontanamento tra lei e questo ragazzo. Se la gelosia non le sembra una motivazione sufficiente, potrebbe comunque esserlo il fatto che sua figlia senta questo ragazzo un po' immaturo. Magari ci ha voluto credere e provare, ma alla fine si è resa conto che non poteva funzionare? Non so, come dicevo sarebbe necessario fare una consultazione dal vivo con i dovuti approfondimenti per poterle dare le risposte che sta cercando.

In proposito, non ancora avevo avuto modo di chiedere a sua moglie se abbiate valutato la possibilità di consultare uno specialista per avere un confronto dal vivo. Voi stessi avete già avuto modo di farlo oppure potrebbe essere un'opportunità futura?

In questa sede posso soltanto concludere invitandola ad avere fiducia che il futuro di sua figlia, anche grazie ai vostri consigli e alla vostra cura, possa un giorno realizzarsi. Senz'altro, come lei ricorda, questo non vuol dire che l'amore sia perfetto e privo di difetti, come nelle favole a lieto fine. Ma allo stesso tempo possiamo comunque avere la speranza che sua figlia possa trovare una persona speciale con la quale costruire un legame profondo.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#8]
dopo
Utente
Utente
Grazie delle sue parole chiare e semplici ne sono lusingato.
Incrociamo le dita

Un cordiale saluto.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottore la volevo aggiornare sulle ultime evoluzioni della storia.

Siamo ancora in una fase di stallo fra mia figlia e il suo compagno ( molto paziente e bravo) in quanto abbiamo anche provato a parlare separatamente con lui e ci ha riferito questo: che Lei e' sempre confusa e io sinceramente farei qualsiasi cosa per Lei,pero' andare avanti cosi non ce la faccio piu'.

Abbiamo parlato anche con ns figlia separatamente e sinceramente le parole del suo compagno collimano alla perfezione circa la confusione di ns figlia che peraltro abbiamo chiesto a cosa si riferisse questa confusione ma non abbiamo trovato riscontro ( o meglio non vuole dirci...) perché abbiamo capito che un motivo c'e di questa sua titubanza nei confronti del suo compagno ma non riusciamo a individuarne il punto.

Vista la situazione di stallo che perdura da tempo e vedere questo ragazzo combatutto e sballottato da un posto all'altro ( in casa dei suoi genitori e in casa di lei) ci siamo chiesti che forse era meglio parlarci.

I nostri suggerimenti sono stati questi:

Se la tua compagna ti messaggia tu non rispondergli,gli rispondi solo se ti chiama al telefono.

Aumenta il tuo potere di persuasione

Accogli le sue proteste ed evita discussioni con Lei nel caso ce ne fossero.

Diventa un buon parlatore con Lei e un piacevole conversatore.

Suscita entusiasmo intorno a Lei

Rinnova i tuoi schemi mentali e pensa in modo totalmente nuovo aprendoti a nuovi orizzonti.

La risposta da parte sua di lui:

Speriamo davvero che facendo tutte queste cose tattiche diano i frutti sperati perché davvero sto usando tutte le mie carte e sto rimanendo senza!

Ovviamente preferisco scoprire tutte le mie carte invece di avere rimpianti per non avere provato tutto.
Faro' il possibile.

Suggerimenti?