Non riesco a definire il mio orientamento sessuale

Gentili dottori.
Sono in totale confusione.
Ho 32 anni e non so come definire il mio orientamento sessuale, se sono lesbica o bisex, no di sicuro etero.
Cercherò di fare più chiarezza.
Come credo un po' tutte le ragazze, la mia prima volta è stata con un ragazzo.
Fino a una decina di anni fa ho avuto solo partner maschili pur essendo consapevole di desiderare di sperimentare l'esperienza lesbo fin dai primi anni della pubertà.
I miei rapporti con gli uomini non sono mai stati soddisfacenti.
Credo di NON aver mai amato un uomo.
Baciarlo, toccarli e tutto il resto di cose non mi faceva piacere, la sentivo come una cosa sporca.
Provocare piacere a un uomo mi faceva schifo, la vedevo come una sottomissione.
Di rapporti sessuali veri e propri (quindi con penetrazione) ne ho avuti solo due, con due ragazzi diversi.
Inutile dire che ho solo provato dolore e... Disgusto! Per quanto riguarda l'attrazione fisica un bell'uomo mi piace ma non provo quella "scarica" che provo per una donna.
La donna mi provoca emozioni fortissime.
Ho sempre e solo amato donne, anche le semplice cotte da ragazzina.
Dieci anni fa ho avuto la mia prima esperienza lesbica e mi è piaciuto tutto.
Davvero eccitante anche se ahimè, non ho mai raggiunto l'orgasmo.
L'orgasmo è arrivato solo con la mia attuale compagna.
Con la mia ex usavamo spesso anche lo strap on e devo dire che mi piaceva e questo mi ha un po' mandato in tilt... È da un bel po' di tempo che sto rivalutando il fatto di essere 100% omosessuale.
Mi dico spesso che comunque, alla fine della fiera, non ho mai fatto sesso con un vero UOMO ma bensì, come ho scritto sopra, con dei ragazzini, che non pensano al piacere femminile ma solo al loro e per cui sono piuttosto frettolosi.
Non nego che da un paio di anni ho questo vuoto.
Vorrei, vorrei davvero andare a letto con un uomo.
Provare la vera esperienza sessuale con un vero uomo.
Ma mi blocca.
In primis, il fatto che ho una compagna e non intendo né lasciarla né tradirla e poi perché tanto subentra il fatto che dovrei soddisfare un uomo, cosa che a me fa ribrezzo!! Che posso fare?
Ho già intenzione di consultare un vostro collega di persona ma penso che online possa aiutare chi si rispecchia nel mio stesso problema.
Mi scuso per la confusione e vi ringrazio per l'attenzione.
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Dr.ssa Maria Bonaria Vargiolu Psicologo, Psicoterapeuta 9 2
Gentilissima,
Aldilà della categoria sessuale a cui appartiene, omo, bi o eterosessuale che sia, credo sia molto importante ciò che lei sta facendo, cioè ascoltare e cercare di comprendere ciò che desidera veramente. La categoria sessuale di appartenenza ci aiuta a sentirci meno confusi e più sicuri, ma in realtà la sessualità è un tema davvero complesso per tutti e la ricerca del benessere è spesso lontana da ciò che la società impone a ciascun individuo per rientrare in stereotipi sociali.
I momenti di confusione poi possono rivelarsi molto utili per una crescita personale e per aumentare la consapevolezza di noi stessi.
Il coinvolgimento della sua partner in tale momento sarebbe molto importante, e pur comprendendo le sue iniziali difficoltà e freni a parlargliene, potrebbe essere di grande aiuto ad entrambe e alla vostra storia per un appagamento sentimentale completo e una conoscenza completa. Ci sono coppie che condividono diverse esperienze, riuscendo a trovare così il loro equilibrio. Ognuno è diverso e ogni coppia è differente ed in tal senso deve funzionare.
Parlare con un terapeuta sarà sicuramente utile per fare un lavoro su di sè in tal senso.
La saluto e se ha bisogno non esiti a contattarmi.
Maria Bonaria Vargiolu
Psicologa e psicoterapeuta Bionomica

Dr.ssa Maria Bonaria Vargiolu

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Dr. Michele Vecera Psicologo, Psicoterapeuta 16 2
Gentilissima utente,
forse non è pienamente funzionale cercare a tutti i costi di collocarsi in una categoria. Sarebbe meglio seguire liberamente le proprie inclinazioni e desideri fidandosi maggiormente anche dei segnali del suo corpo, cosa che comunque mi sembra sta già cercando di fare.
Credo inoltre sarebbe molto utile valutare i diversi fattori (culturali e di personalità ad esempio) che potrebbero condizionare la piena accettazione delle sue scelte e che spesso agiscono a livello inconscio.
In tal senso l'aiuto di un professionista le sarebbe sicuramente utile per mettere meglio a fuoco la complessità del suo vissuto.
Le auguro il meglio e resto disponibile per ulteriori consulti o chiarimenti.
Michele Vecera. Psicologo - Psicoterapeuta

Dr. Michele Vecera
Psicologo - Psicoterapeuta, Cagliari