Cosa fare se i genitori della mia ragazza la picchiano?

Più che un consulto voglio un consiglio pratico. Ho già postato domande del genere (i genitori non permettono che abbia un ragazzo, le controllano la vita e il cellulare, deve ritirarsi prestissimo la sera e può uscire solo con chi dicono loro). Io le ho sempre consigliato di ribellarsi ma non ci riesce e ieri ho scoperto che non ci riesce perché alla minima cosa alzano le mani. Ora non viene picchiata perché lei, per paura di riceverne, fa tutto ciò che le impongono. Però ricordo all'inizio che ha detto alla madre che non è giusto impedirle di avere un ragazzo le ha alzato le mani. Cosa si può fare? Chi la può aiutare in questi casi? Se ci rivolgiamo a un assistente sociale, cosa succede? Vogliamo evitare di creari ulteriori problemi (i suoi sono divorziati, quello che chiama padre è il secondo marito della madre). Si può avere un colloquio con un assistente sociale senza che però scatti una denuncia? Grazie di cuore, la situazione è insostenibile.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile ragazzo, si vuole riordinare un assetto famigliare senza creare problemi? Credo che sia un po illusorio. Se non c'è una richiesta di aiuto da parte della famiglia e non c'è alcun modo di intervenire attraverso qualche forma di psicoeducazione e se la ragazza è maggiorenne dovrà essere lei a fare qualche scelta, anche drastica (nel senso di allontanamento dall'ambiente domestico o denuncia). Se è minorenne e lei ritiene che la situazione sia piuttosto grave allora dovrà entrare nell'ottica di idee che qualsiasi intervento anche legale i problemi li creerà sicuramente.

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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dopo
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
E se ci rivolgessimo al consultorio si creerebbero delle conseguenze legali? Si può andare semplicemente per consulenza, oppure al consultorio sono costretti ad esporre denuncia?
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dopo
Attivo dal 2008 al 2010
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E poi un'altra cosa. La mia psicoterapeuta ha detto che io mi preoccupo troppo di lei. Ha detto che devo pensare più a me stesso, esigere da lei di uscire ecc... e, se non ottengo questo, di lasciarla; insomma di metterla in guardia che se non si da una mossa la lascio. Io non farei mai una cosa del genere; è vero, sto male nell'aspettare, ma io amo la mia ragazza e rispetto i suoi tempi perchè mi ci rivedo, prima ero come lei. Io sono me stesso, faccio tutto ciò che porta al mio bene, ma non posso assolutamente fare una cosa del genere con la mia ragazza, io le devo stare accanto, la devo aiutare, e se non riesco ad aiutarla (non ho i mezzi) posso darle il mio sostegno morale.