Frustrazione psicoterapia non so se funziona

Buonasera dottori.

Vi scrivo poiché ho un problema che non mi fa dormire la notte: non capisco se la psicoterapia che sto seguendo funzioni.

Premetto che in passato sono stata scettica verso la psicoterapia.
Mi sono poi ricreduta poiché 4 anni fa, in un periodo difficile (fine storia amorosa e primo lavoro post laurea), mi sono rivolta ad una psicoterapeuta la quale mi ha aiutata moltissimo, mi ha letteralmente resa un'altra persona.

Da qualche mese a questa parte (dall'estate) sto vivendo un periodo di stress ed incertezza (problemi lavorativi e decisioni da prendere), così ho pensato di rivolgermi subito ad una psicoterapeuta.
(nn sono potuta andare da quella di 4 anni fa poiché è in maternità).

Mi sono prima affidata ad una ricerca su internet (ho fatto 2 sedute con una dottssa che non mi ha convinta per nulla e ho deciso di cambiare) poi mi sono fidata del consiglio di un amico medico che mi ha orientato sull'attuale professionista.

La dottssa in questione ha esperienza, un ottimo curriculum, orientamento rogersiano.
Le sedute sono online in videoconferenza (lei è di un'altra regione), ad oggi ne abbiamo fatte circa 20 e non capisco se mi siano di aiuto o meno!
Da subito mi sono sentita a mio agio con lei, mi sono fidata e mi sono aperta totalmente.

il motivo per cui sono in terapia è una generica confusione sul lavoro con conseguenti importanti decisioni da prendere ed esami.
Riconosco che lei mi sia stata d'aiuto per consolidare l'abbattimento di certi miei modelli di pensiero disfunzionali (sui quali d'altronde avevo già lavorato con la precedente terapeuta) però ogni volta che prospetto un problema più concreto mi sembra che mi abbandoni a me stessa.

So che un terapeuta non è un un amico che da consigli... però alle volte l'impressione che ho è quella di uno sfogo con un amico.
Forse per l'approccio che segue, mi sembra che qualsiasi timore io esponga lei reagisca rasserenandomi anziché spronandomi a vincere le mie piccole paure...
Con la precedente terapeuta le sedute erano dolorose ma proficue, mi guidava in modo attivo, mi inchiodava davanti a ciò che mi faceva soffrire.
Ora mi sembra che l'impasse in cui mi trovo non abbia via d'uscita.

Ho già parlato dei miei dubbi alla mia dott.
ssa 2 volte: la prima lo scorso mese e la seconda la scorsa seduta.
Lei nn è d'accordo, sostiene ci voglia tempo per cambiare e che io debba trovare le risposte dentro di me e cmq dice che mi da sempre dei feedback.
Inoltre mi propone esercizi respiratori che io trovi inutili.
Io sono sempre sincera e per nulla reticente con lei, quindi mi domando come non si accorga di tante cose...
Avendo già provato a parlarle, penso che ora la scelta stia a me.
il motivo per cui sono ancora con lei è che la ritengo una persona in generale valida e mi fido moltissimo (la fiducia penso sia un'ottima base) solo mi domando se sia la persona adatta ai miei problemi... inoltre mi verrebbe male a ricominciare tutto daccapo con un altro dottore.
Cosa ne pensate?
Grazie.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
"..Cosa ne pensate?.."

Penso semplicemente che Lei deva applicare gli esercizi respiratori che Le sono stati prescritti, anche se li ritiene inutili.
E' la Terapeuta che sa cosa proporLe,
ma se il/la paziente non si applica nell'agire ...
l'esito è già scontato.


Sì, può certamente cambiare Terapeuta, ma solo dopo aver esplorato a fondo tutte le opportunità proposte.
Chi va in seduta e si apre con sincerità,
ma poi fra una seduta e l'altra non si applica come prescritto,
non lavora proprio bene.

Ma forse è solo una incomprensione prodotta dal testo del Consulto.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2021 al 2021
Ex utente
Buongiorno dottssa Brunialti, quanto dice è corretto: si tratta di un'incomprensione prodotta dal testo del consulto.
Io ho dato (e sto dando) il massimo in questa terapia.. oltre alla mia totale sincerità ed apertura, ho fatto tutto ciò che mi è stato detto: esercizi respiratori, lettura libri e articoli consigliati, messa per iscritto dei miei pensieri..
E le dirò di più: tutto quello che ho fatto, l'ho fatto credendoci.. nel senso che, provando io sentimenti positivi per questa terapeuta (di fiducia, di stima e perché no di affetto), ho seguito le sue prescrizioni certa della loro efficacia. Ora però noto che la mia situazione non sta migliorando come dovrebbe e(dalle ultime 5/6 sedute) inizio a sospettare che non sia la terapia per me.
Ci sono alcune cose che mi danno da pensare:
- la mia terapeuta non mi orienta mai nelle scelte (so che i terapeuti non danno consigli ed infatti non intendo dire che mi aspetto mi dica "prenda la decisione x" ma mi piacerebbe che mi guidasse..anche qui sul vs sito noto che i professionisti orientano gli utenti in modo attivo nelle decisioni...
- sono sempre io a decidere di cosa parlare, a dover chiedere espressamente di fare il punto della situazione.. cioè per assurdo se io volessi evitare un "argomento scomodo" (cosa che non voglio poiché come detto ho atteggiamento di totale apertura) so che lei me lo consentirebbe..mentre invece la precedente dottssa mi incalzava, mi pungolava..
- tutte le volte in cui le ho fatto presente che avevo dei bisogni diversi (cioè mi aspettavo un suo check, ritenevo più impellente parlare di una cosa rispetto ad un'altra) lei ha sempre accontentato le mie richieste.. da un lato lo ho apprezzato molto ma dall'altro essendo lei la professionista e non io forse avrei preferito mi dicesse "no guardi dobbiamo fare così" ..invece ancora una volta mi sembra di essere io a fare tutto.
Cioè mi sembra che il suo orientamento (che pone al centro il pz come soggetto attivo) sia forse più indicato per chi nella vita ha difficoltà ad essere autonomo, indipendente dai giudizi altrui .. ma io non ho questi problemi, ho solo bisogno di essere guidata in questo delicato periodo di scelte.
D'altro canto però riconosco i meriti professionali ma soprattutto umani della terapeuta (mi trovo al 100% a mio agio con lei e questo mi sembra sia importante e non scontato).
Forse sarebbe opportuno riformulare il quesito che ho posto in questi termini : può essere proficua una terapia con un orientamento che non è il migliore per i problemi del pz, se la terapeuta è una persona valida con cui c'è feeling ?
Sto male, ho paura di perdere tempo prezioso e denaro ma allo stesso tempo non saprei come scegliere un nuovo terapeuta e mi viene male all'idea di incominciare tutto daccapo.
Grazie per l'ascolto...
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

ora è più chiaro.

Gli Psicologi nel corso della Psicoterapia non guidano verso certe scelte, e in particolare quelli *rogersiani*.
Sulle caratteristiche di tale approccio teorico, Lei e chi ci legge possono approfondire leggendo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html ,
ma va detto che in ogni tipo di approccio teorico l'autonomia della persona e l'autodeterminazione sono il macroobiettivo da raggiungere.

C'è una estrema differenza tra un consulto di 20 righe qui online e un percorso di psicoterapia,
il quale si pone l'obiettivo di capire e/o cambiare.

Più di questo non è possibile dire, qui.
La Sua ultima riformulazione del problema poi
lo ha fatto diventare generale e teorico,
e di questo non ci occupiamo non essendo l'obiettivo del blog.
Anche in questo caso dovrà prendere una decisione da sola ...

Cordiali saluti.
Dott. Brunialti
[#4]
dopo
Attivo dal 2021 al 2021
Ex utente
Grazie dott.ssa Brunialti del tempo che ha speso.
Parlando di scelte intendevo più propriamente alludere alla messa in atto delle modalità in cui raggiungere certi obiettivi (professionali e non).. pur nei limiti del consulto online, ho notato che molti suoi colleghi qui sul forum pur non dando consigli diretti (so che non sarebbero opportuni) indirizzano diciamo nei comportamenti da seguire gli utenti per raggiungere determinati obiettivi (in questo senso parlavo di scelte, forse in maniera impropria..). Ho letto l'articolo che mi ha postato (e la ringrazio), mi rendo conto che questo approccio rogersiano non faccia molto al caso mio.. non lo reputavo un problema, un po convinta dal mio amico che era stato proprio con questa dottssa in terapia.
Allora continuerò con questa terapeuta chiedendo in maniera più espressa ciò di cui ho bisogno.
Speriamo le cose migliorino...altrimenti (con rammarico e dolore) cambierò terapeuta. Grazie, buon pomeriggio.
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Un buon percorso.

Dott. Brunialti