Rischio tumore radioindotto
Buongiorno.
Vi scrivo per un parere medico esperto circa l’effettiva possibilità di sviluppare una malattia oncologica a seguito dell’esposizione alle seguenti radiazioni ionizzanti.
Nell’infanzia sono stata sottoposta a diverse indagini radiologiche per diversi problemi ai piedi e una volta alla colonna vertebrale, ad una tac cerebrale per una caduta da una giostra, poi in adolescenza per un infortunio alle anche sia pre e post intervento chirurgico.
Successivamente, in età adulta sono stata sottoposta a rx al torace per due volte e diverse ortopantomografie dal dentista.
Di recente, circa due mesi fa, ad una tac cone bean dal dentista per rimozione denti del giudizio e lastrine per verifica carie.
Nel mese scorso, per dolori al costato e alla schiena da mesi, dopo aver eseguito una risonanza magnetica l’ortopedico ha voluto approfondire la causa del dolore e mi ha prescritto due tac e una rx alla colonna e bacino in ortostasi.
Per questi ultimi esami radiologici ho richiesto la dose di radiazioni.
Il risultato fornito è stato questo:
- TC lombosacrale senza MDC e TC dorsale senza MDC, effettuato in data 21/08/24 sulla TC Philips Iqon oltre 300 strati: dose efficace 13, 7 mSv;
- RX colonna vertebrale e bacino sotto carico 2p, effettuato in data 26/08/24 su apparecchio Opera CPI: dose efficace 0, 7 mSv;
Non conosco i dati circa le radiazioni degli esami più vecchi.
Vorrei chiedere a voi:
- la dose di queste tac per la tipologia di macchinario che credo essere abbastanza recente non è troppo elevata?
- la dose di radiazioni ionizzanti assorbita dal mio corpo tramite queste indagini radiologiche potrebbe aumentare il rischio che io possa sviluppare un tumore radioindotto nei prossimi anni ovvero non considerato il rischio normalmente presente?
E se sì, di quanto questo rischio è aumentato?
Riuscireste a darmi un vostro parere?
Vi ringrazio e auguro buona giornata.
Vi scrivo per un parere medico esperto circa l’effettiva possibilità di sviluppare una malattia oncologica a seguito dell’esposizione alle seguenti radiazioni ionizzanti.
Nell’infanzia sono stata sottoposta a diverse indagini radiologiche per diversi problemi ai piedi e una volta alla colonna vertebrale, ad una tac cerebrale per una caduta da una giostra, poi in adolescenza per un infortunio alle anche sia pre e post intervento chirurgico.
Successivamente, in età adulta sono stata sottoposta a rx al torace per due volte e diverse ortopantomografie dal dentista.
Di recente, circa due mesi fa, ad una tac cone bean dal dentista per rimozione denti del giudizio e lastrine per verifica carie.
Nel mese scorso, per dolori al costato e alla schiena da mesi, dopo aver eseguito una risonanza magnetica l’ortopedico ha voluto approfondire la causa del dolore e mi ha prescritto due tac e una rx alla colonna e bacino in ortostasi.
Per questi ultimi esami radiologici ho richiesto la dose di radiazioni.
Il risultato fornito è stato questo:
- TC lombosacrale senza MDC e TC dorsale senza MDC, effettuato in data 21/08/24 sulla TC Philips Iqon oltre 300 strati: dose efficace 13, 7 mSv;
- RX colonna vertebrale e bacino sotto carico 2p, effettuato in data 26/08/24 su apparecchio Opera CPI: dose efficace 0, 7 mSv;
Non conosco i dati circa le radiazioni degli esami più vecchi.
Vorrei chiedere a voi:
- la dose di queste tac per la tipologia di macchinario che credo essere abbastanza recente non è troppo elevata?
- la dose di radiazioni ionizzanti assorbita dal mio corpo tramite queste indagini radiologiche potrebbe aumentare il rischio che io possa sviluppare un tumore radioindotto nei prossimi anni ovvero non considerato il rischio normalmente presente?
E se sì, di quanto questo rischio è aumentato?
Riuscireste a darmi un vostro parere?
Vi ringrazio e auguro buona giornata.
[#1]
Buonasera.
1) per quanto riguarda la Tc e considerato che i nuovi macchinari hanno una riduzione di dose, resta vincolante il tipo di apparato che bisogna studiare e ovviamente per studiare la colonna che è più " dura" serve un'energia maggiore;
2) sicuramente essere esposti a radiazioni comporta un aumento del rischio di tumori radio indotti che sale in relazione alla dose assorbita anche se non è quantificabile con precisione perché dipende dell'efficacia dei meccanismi dinriparazione dei danni causati dalle radiazioni.
Il principio fondamentale è evitare tutte le esposizioni inutili se si possono avere le stesse informazioni con altre indagini meno invasive
1) per quanto riguarda la Tc e considerato che i nuovi macchinari hanno una riduzione di dose, resta vincolante il tipo di apparato che bisogna studiare e ovviamente per studiare la colonna che è più " dura" serve un'energia maggiore;
2) sicuramente essere esposti a radiazioni comporta un aumento del rischio di tumori radio indotti che sale in relazione alla dose assorbita anche se non è quantificabile con precisione perché dipende dell'efficacia dei meccanismi dinriparazione dei danni causati dalle radiazioni.
Il principio fondamentale è evitare tutte le esposizioni inutili se si possono avere le stesse informazioni con altre indagini meno invasive
Dr. Giovanni De Paula
[#2]
Utente
Buongiorno.
La ringrazio per la risposta.
Quindi effettivamente i tumori possono svilupparsi dalle normali esposizioni a radiazioni ionizzanti per mezzo di esami diagnostici?
E per avere maggior chiarezza, nel mio caso, una dose di oltre 14 mSv può indurre un tumore se le mie cellule non riuscissero a ripararsi???
La ringrazio per la risposta.
Quindi effettivamente i tumori possono svilupparsi dalle normali esposizioni a radiazioni ionizzanti per mezzo di esami diagnostici?
E per avere maggior chiarezza, nel mio caso, una dose di oltre 14 mSv può indurre un tumore se le mie cellule non riuscissero a ripararsi???
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 563 visite dal 09/09/2024.
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