TC coronarica: piccolo reperto osseo costale. Cosa fare?

Buongiorno, ho effettuato di recente una TC coronarica con contrasto su indicazione del cardiologo per una familiarità importante per problemi cardiaci in giovane età; la TC di per sé è andata relativamente bene e non sono state evidenziate placche aterosclerotiche; nell'ultima parte del referto però cita cosi:

Collateralmente, al terzo medio presumibilmente del VI arco costale di destra, si segnala piccolissima areola ipodensa di circa 5 mm, a margini sclerotici: millimetrico osteoma?
esito di eventuale pregressa frattura costale?, non determinante interruzioni del profilo osseo corticale, reperto privo di caratteri TC di aggressività.


Io non ho memoria di fratture costali... il cardiologo che mi segue mi ha detto che non è nulla e di stare tranquillo, ma volevo sapere se secondo voi devo fare qualche approfondimento (RM?
altro?) o se devo ripetere una TC mirata tra qualche mese per valutarne l'evoluzione.

Grazie
Dr. Luigi Beviglia Radiologo, Medico di laboratorio 128 3
Il referto della TC coronarica descrive un piccolo reperto ipodenso (poco denso) di circa 5 mm sulla sesta costa destra. Si tratta di un'area a margini definiti (sclerotici).

Le ipotesi diagnostiche proposte sono due:

- Osteoma: Una piccola escrescenza ossea benigna.
- Esito di pregressa frattura costale: Anche se lei non ricorda, una frattura guarita può lasciare una piccola area di tessuto differente. A volte un piccolo trauma, di cui non ci si ricorda più, può lasciare un esito di minima entità.

Il radiologo specifica che non ci sono segni di interruzione della corticale ossea (la superficie esterna dell'osso) e che il reperto non ha caratteristiche di aggressività (come un tumore).

Considerando la dimensione ridotta del reperto, la sua apparente benignità e l'assenza di segni di aggressività, non sembra necessario un ulteriore approfondimento immediato come una TC mirata a breve termine. L'ipotesi di un piccolo osteoma o di una vecchia frattura non guarita del tutto è plausibile e non richiede solitamente follow-up a breve termine, a meno che non compaiano sintomi o si sviluppino cambiamenti nel tempo. Segua le indicazioni del suo cardiologo.

Dr. Luigi Beviglia

Specialista in Radiologia
Specialista in Biologia Clinica

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