Tac massiccio facciale dose efficace
mi sono sottoposto ad una TAC massiccio facciale richiesta dall'otorino per scoprire la cause di una respirazione difficoltosa la notte. L'esame non ha riscontrato nulla di particolare, salvo una lieve deviazione del setto nasale e poco altro. Il problema è un'altro: mentre mi sottoponevo all'esame l'assistente mi ha letteralmente terrorizzato, riferendomi che mi sarei sottoposto ad una "bella dose" di radiazioni x. Leggendo sul internet ho visto che mediamente la dose efficace assorbita per una tac come la mia corrisponde a circa 1.5-2 mSv. Nel mio referto, nella parte che riferisce le dosi assorbite, leggo: total exam DLP 3054.96. Recatomi in Ospedale, al reparto Radiologia, mi hanno riferito che convertoto in mSv il valore corrisponde a circa 7-8 mSV e di non preoccuparmi perchè si tratta comunque di valori ancora molto bassi. Io invece ho il dubbio che per una TAC massiccio facciale sia un valore eccessivo? sono preoccupato, e mi domando se un simile quantitativo sia davvero pericoloso.
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Gentile signore,
è sempre difficile quantificare l'effettivo pericolo radioindotto. Resta chiaro che in generale minore è la dose, minore sarà il rischio di eventi avversi ovvero la probabilità che si istauri negli anni una patologia. La dose assorbita sembra superiore a quelle normalmente previste, ma tenga presente che le dosi standard corrispondono a quelle di un esame in condizioni ottimali. Nella realtà ci sono diversi fattori che possono incidere sulla tecnica di esecuzione e di conseguenza sulla dose finale assorbita, proverò a citarne alcuni:
1) se il paziente è in sovrappeso, è necessario aumentare la dose per ridurre il rumore delle immagini (e a volte questo comporta il ripetere la scansione)
2) se il paziente si muove durante l'acquisizione a volte è necessario ripetere la scansione
3) se l'apparecchio è monobanco è necessario effettuare due scansioni su piani ortogonali (una assiale ed una coronale)
4) se durante l'esame si evidenzia un'immagine "dubbia", è necessario eseguire ulteriori scansioni per dirimere il dubbio
e così via. Il punto essenziale secondo me è un altro: la TC era necessaria e indispensabile per le sue problematiche e per il quesito clinico? Il medico che ha richiesto l'esame avrebbe potuto effettuare esami alternativi meno invasivi? Lei è stato informato prima di sottoporsi all'indagine che l'esame TC presupponeva l'utilizzo di radiazioni ionizzanti ed ha prestato il consenso a sottoporsi all'indagine? Per quanto riguarda la pericolosità della dose assorbita, non è un valore altissimo in termini assoluti e la zona irradiata non coinvolge tessuti altamente radiosensibili. Il consiglio è quello di evitare per quanto possibile gli esami "inutili" e di affrontare serenamente quelli indispensabili. Altra cosa importante è condurre una vita sana cioè essere normopeso, fare sport, dieta mediterranea. Una persona che non si sottopone mai ad esami con radiazioni ionizzanti, ma che fuma, è obeso, sedentario, e mangia carne, presenta un rischio di ammalarsi notevolmente superiore rispetto ad uno che a volte ha dovuto effettuare esami radiologici, ma che per il resto non ha altri fattori di rischio.
è sempre difficile quantificare l'effettivo pericolo radioindotto. Resta chiaro che in generale minore è la dose, minore sarà il rischio di eventi avversi ovvero la probabilità che si istauri negli anni una patologia. La dose assorbita sembra superiore a quelle normalmente previste, ma tenga presente che le dosi standard corrispondono a quelle di un esame in condizioni ottimali. Nella realtà ci sono diversi fattori che possono incidere sulla tecnica di esecuzione e di conseguenza sulla dose finale assorbita, proverò a citarne alcuni:
1) se il paziente è in sovrappeso, è necessario aumentare la dose per ridurre il rumore delle immagini (e a volte questo comporta il ripetere la scansione)
2) se il paziente si muove durante l'acquisizione a volte è necessario ripetere la scansione
3) se l'apparecchio è monobanco è necessario effettuare due scansioni su piani ortogonali (una assiale ed una coronale)
4) se durante l'esame si evidenzia un'immagine "dubbia", è necessario eseguire ulteriori scansioni per dirimere il dubbio
e così via. Il punto essenziale secondo me è un altro: la TC era necessaria e indispensabile per le sue problematiche e per il quesito clinico? Il medico che ha richiesto l'esame avrebbe potuto effettuare esami alternativi meno invasivi? Lei è stato informato prima di sottoporsi all'indagine che l'esame TC presupponeva l'utilizzo di radiazioni ionizzanti ed ha prestato il consenso a sottoporsi all'indagine? Per quanto riguarda la pericolosità della dose assorbita, non è un valore altissimo in termini assoluti e la zona irradiata non coinvolge tessuti altamente radiosensibili. Il consiglio è quello di evitare per quanto possibile gli esami "inutili" e di affrontare serenamente quelli indispensabili. Altra cosa importante è condurre una vita sana cioè essere normopeso, fare sport, dieta mediterranea. Una persona che non si sottopone mai ad esami con radiazioni ionizzanti, ma che fuma, è obeso, sedentario, e mangia carne, presenta un rischio di ammalarsi notevolmente superiore rispetto ad uno che a volte ha dovuto effettuare esami radiologici, ma che per il resto non ha altri fattori di rischio.
Dott. Pierluigi Giordano
[#2]
Utente
Egregio dottore,
la ringrazio moltissimo per la sua gentilezza e disponibilità.
Ho approfondito la questione anche presso l'Ospedale dove mi hanno effettuato la TAC e ho raccolto le seguenti informazioni: l'Otorino mi aveva prescritto una TAC al massiccio facciale con mezzo di contrasto (con senno di poi direi assolutamente un esame eccessimo); il tecnico di radiologia, di sua iniziativa e senza dirmi assolutamente nulla, ha eseguito due scansioni (una con MDC e una senza). Risultato: LDP totale 3054,96. Ora, a prescindere da eventuali responsabilità, che mi interessano solo fino ad un certo punto, potreste essere così gentili da dirmi se effettivante la dose assobita equivale, come mi hanno detto, a circa 7/8 mSv? Come protezioni mi hanno messo una coperta per i genitali e un collarino per la tiroide. Nulla per gli occhi. Mi chiedevo se la dose assobita potrebbe aver danneggiato il cristallino, dandomi in futuro problemi di cataratta. Premetto che ci vedo bene, godo di ottima salute, non fumo e faccio sport regolare (oltre 1,95 m per circa 95 Kg).
Grazie ancora.
la ringrazio moltissimo per la sua gentilezza e disponibilità.
Ho approfondito la questione anche presso l'Ospedale dove mi hanno effettuato la TAC e ho raccolto le seguenti informazioni: l'Otorino mi aveva prescritto una TAC al massiccio facciale con mezzo di contrasto (con senno di poi direi assolutamente un esame eccessimo); il tecnico di radiologia, di sua iniziativa e senza dirmi assolutamente nulla, ha eseguito due scansioni (una con MDC e una senza). Risultato: LDP totale 3054,96. Ora, a prescindere da eventuali responsabilità, che mi interessano solo fino ad un certo punto, potreste essere così gentili da dirmi se effettivante la dose assobita equivale, come mi hanno detto, a circa 7/8 mSv? Come protezioni mi hanno messo una coperta per i genitali e un collarino per la tiroide. Nulla per gli occhi. Mi chiedevo se la dose assobita potrebbe aver danneggiato il cristallino, dandomi in futuro problemi di cataratta. Premetto che ci vedo bene, godo di ottima salute, non fumo e faccio sport regolare (oltre 1,95 m per circa 95 Kg).
Grazie ancora.
[#3]
Gentile utente,
quando si esegue un esame con mdc, è necessario sempre eseguire prima una scansione senza mezzo di contrasto, per cui il tecnico ha fatto benissimo a farla. Se avesse eseguito direttamente quella con mdc, il radiologo si sarebbe potuto trovare in estrema difficoltà nell'interpretare alcune eventuali anomalie. Per quanto riguarda le protezioni, anche qui il tecnico mi sembra si sia comportato molto bene: la protezione agli occhi, per quel tipo di esame, non è possibile utilizzarla perchè interferirebbe con il campo dell'esame (se mette piombo sugli occhi, non potrà vedere i seni frontali, parte di quelli etmoidali, mascellari, sfenoidali...ed avrà artefatti metallici anche nelle zone limitrofe); invece è stato molto accorto ad averle messo la protezione sulla tiroide che è un organo radiosensibile e si trova in adiacenza al campo di studio dei seni paranasali. Le dosi che ha trovato in giro, normali per lo studio dei seni paranasali, si riferiscono all'esame senza mdc e non può paragonarle ad un esame "senza e con mdc". Peraltro sono dosi di persone standard di circa 70kg, lei ne pesa 95!
La sua paura è il cristallino, beh tenga presente che anche se è vero che esposizioni ripetute possono nel tempo minare la trasparenza del cristallino e portare alla cataratta, una singola esposizione difficilmente potrà causarle problemi (i malati oncologici che eseguono continuamente esami TC non per questo si operano di cataratta). Peraltro poichè lei è anche alto, il volume acquisito è maggiore anche in senso cranio-caudale: non deve pensare che la dose di radiazioni è stata assorbita solo dal cristallino, ma è spalmata in un volume che più o meno va dalla parte superiore della fronte all'arcata dentaria superiore. Il consiglio secondo me è per ora stare tranquillo che dall'esame non ci sono state brutte sorprese, e per il futuro, se un medico le propone un esame radiologico, approfondire prima la giustificazione dell'indagine anche in rapporto alla valutazione dosimetrica e poi dare eventualmente il consenso a sottoporsi all'esame.
quando si esegue un esame con mdc, è necessario sempre eseguire prima una scansione senza mezzo di contrasto, per cui il tecnico ha fatto benissimo a farla. Se avesse eseguito direttamente quella con mdc, il radiologo si sarebbe potuto trovare in estrema difficoltà nell'interpretare alcune eventuali anomalie. Per quanto riguarda le protezioni, anche qui il tecnico mi sembra si sia comportato molto bene: la protezione agli occhi, per quel tipo di esame, non è possibile utilizzarla perchè interferirebbe con il campo dell'esame (se mette piombo sugli occhi, non potrà vedere i seni frontali, parte di quelli etmoidali, mascellari, sfenoidali...ed avrà artefatti metallici anche nelle zone limitrofe); invece è stato molto accorto ad averle messo la protezione sulla tiroide che è un organo radiosensibile e si trova in adiacenza al campo di studio dei seni paranasali. Le dosi che ha trovato in giro, normali per lo studio dei seni paranasali, si riferiscono all'esame senza mdc e non può paragonarle ad un esame "senza e con mdc". Peraltro sono dosi di persone standard di circa 70kg, lei ne pesa 95!
La sua paura è il cristallino, beh tenga presente che anche se è vero che esposizioni ripetute possono nel tempo minare la trasparenza del cristallino e portare alla cataratta, una singola esposizione difficilmente potrà causarle problemi (i malati oncologici che eseguono continuamente esami TC non per questo si operano di cataratta). Peraltro poichè lei è anche alto, il volume acquisito è maggiore anche in senso cranio-caudale: non deve pensare che la dose di radiazioni è stata assorbita solo dal cristallino, ma è spalmata in un volume che più o meno va dalla parte superiore della fronte all'arcata dentaria superiore. Il consiglio secondo me è per ora stare tranquillo che dall'esame non ci sono state brutte sorprese, e per il futuro, se un medico le propone un esame radiologico, approfondire prima la giustificazione dell'indagine anche in rapporto alla valutazione dosimetrica e poi dare eventualmente il consenso a sottoporsi all'esame.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 31k visite dal 16/11/2012.
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