RX e MRI

buona sera dottori! sono un ragazzo 34 anni israeliano e vivo attualmente in romania, da 2 mesi che ho dolori alla schiena proprio le vertebre ( cervicale,toracica,lombare, bacino), piu il dolore mezzo le scapole e al bacino, coccige, petto, costole, spalle destra e sinistra, ginocchio destra e sinistra, la parte mediale del piede destro, caviglia destro, pure dolore tipo sciatica mozza.
da 2 mesi che assumo iboprofen e dicloreum 100 ma non ha fatto niente.
sono andato la settimana scorsa dal mio reumatologo in israele e mi ha fatto fare esami di sangue e le lastre RX tutta la colonna vertebrale piu il bacino.
emocromo: normale
chimica: normale
ves e pcr: noramle
fattore reumatoide: normale
C3 C4: normale
clamidia: negativo
aslo: normale
ena: negativo
hla b27: negativo
RX: il reumatologo dice non vede nulla sulla colonna vertebrale eppure esclude la sacroileite, insomma radiografie tutto normale per lui.
il reumatologo scrive diagnosi: poliartralgia.
e mi dice questi dolori vengono da stress e prendere tachipirina al bisogno.
siccome ho letto sul internet per diagnosi precoce della spondilite anchilosante ci vuole la risonanza magnetica del bacino, ho detto al reumatologo questo, lui mi dice io da 30 anni che faccio il reumatologo e non ho bisogno di RM, mi basta RX, e esclude la spondilite anchilosante dal RX.
io non lo so cosa dire, i dolori ce l'ho ancora, vivo da 2 mesi grazie a iboprofen e dicloreum.
RX puo bastare per escludere la spondolite anchilosante o ci vuole per forza la MRI??
sono molto preoccuato, per favore cosa devo fare? grazie!

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Dr. Alessandro Aiello Radiologo 808 21 2
Gentile Utente,
è un dato fondamentale riconoscere che l'aspetto clinico rappresenta uno dei cardini della medicina, in tutte le branche specialistiche.
Gli esami strumentali che forniscono un importante contributo per la diagnosi e per il follow-up della spondilite anchilosante sono rappresentati dalla radiologia convenzionale (esami radiografici) e dalla risonanza magnetica. Questo non può essere messo in discussione.
E' fuor di dubbio che gli esami radiografici hanno rappresentato in passato e rappresentano a tutt'oggi un passo fondamentale da effettuare.
E' anche vero che la risonanza magnetica consente di poter individuare alterazioni ossee precoci che non possono essere messe in evidenza dagli esami radiografici (edema osseo ed alterazioni cartilaginee ad esempio). La RM è utilizzata in genere per mettere in evidenza segni precoci di sacro-ileite e di infiammazione, non documentabili con le radiografie, anche a livello della colonna vertebrale.
Eseguire sia esami radiografici che RM può senz'altro contribuire ad apportare più informazion utili sia per la diagnosi che per il follow-up.
E' ovvio che tutte le informazioni ottenute dagli esami strumentali devono poi essere valutate alla luce dei dati clinici e ad essi integrate.
Cordialità.

Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)