Referto TAC al fegato
Salve, sono una donna di 70 anni, cinque anni fa ho avuto una isterectomia totale per un carcinoma all' endometrio. Eseguendo una tac addome completo con MDC in vista di un controllo per il follow up oncologico, ho trovato sul referto la seguente dicitura:
" fegato di volume aumentato a densità disomogenea, per diverse formazioni di ipodensità cistica, la più grande delle quali a carico del II segmento mostra un diametro traverso di circa 25 mm. A livello del VI segmento piccola diametro circa 5 mm, area di ridotta attenuazione tissutale , inomogenea ..."
Poiché manca ancora quasi un mese alla visita di controllo oncologico, sono in ansia e vorrei sapere di cosa si possa trattare. Grazie
" fegato di volume aumentato a densità disomogenea, per diverse formazioni di ipodensità cistica, la più grande delle quali a carico del II segmento mostra un diametro traverso di circa 25 mm. A livello del VI segmento piccola diametro circa 5 mm, area di ridotta attenuazione tissutale , inomogenea ..."
Poiché manca ancora quasi un mese alla visita di controllo oncologico, sono in ansia e vorrei sapere di cosa si possa trattare. Grazie
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Cara Utente, le informazioni che Lei fornisce sono un po' scarsine, forse in ragione della sua comprensibile ansia.
Se Lei è stata sottoposta ad isterectomia per neoplasia endometriale 5 anni fa, è lecito supporre che abbia eseguito delle immagini diagnostiche precedenti all'intervento, e che ne abbia fatto altre come follow-up (controllo) anche dopo l'intervento, ossia che questa NON SIA la prima indagine post-chirurgia.
Non ci dice inoltre se oltre alla chirurgia ha eseguito altre terapie (oncologica, radioterapica): insomma, non ci mette in grado di raccogliere una anamnesi adeguatamente esaustiva.
Però si preoccupa della distanza di tempo (meno di un mese) con la visita di controllo Oncologica...
Sulla base del (poco) che ci riferisce, mi sento comunque di dirLe che in una patologia cronica (i tumori, cara Utente, sono patologie maggiori, ossia gravi, ma NON acute, per definizione sono croniche!) 30 giorni di differenza non sono certo in grado di influire sul decorso sia in caso di assenza di malattia sia in caso di ripresa di malattia. Quindi, può attendere con serenità il controllo ed il colloquio con l'Oncologo. Al quale Le suggerisco di ricordarsi di fornire TUTTI i precedenti, clinici e diagnostici, in Suo possesso.
Se Lei è stata sottoposta ad isterectomia per neoplasia endometriale 5 anni fa, è lecito supporre che abbia eseguito delle immagini diagnostiche precedenti all'intervento, e che ne abbia fatto altre come follow-up (controllo) anche dopo l'intervento, ossia che questa NON SIA la prima indagine post-chirurgia.
Non ci dice inoltre se oltre alla chirurgia ha eseguito altre terapie (oncologica, radioterapica): insomma, non ci mette in grado di raccogliere una anamnesi adeguatamente esaustiva.
Però si preoccupa della distanza di tempo (meno di un mese) con la visita di controllo Oncologica...
Sulla base del (poco) che ci riferisce, mi sento comunque di dirLe che in una patologia cronica (i tumori, cara Utente, sono patologie maggiori, ossia gravi, ma NON acute, per definizione sono croniche!) 30 giorni di differenza non sono certo in grado di influire sul decorso sia in caso di assenza di malattia sia in caso di ripresa di malattia. Quindi, può attendere con serenità il controllo ed il colloquio con l'Oncologo. Al quale Le suggerisco di ricordarsi di fornire TUTTI i precedenti, clinici e diagnostici, in Suo possesso.
Dr. Casimiro Simonetti
http://www.villastuart.it/i-nostri-medici/dottor-casimiro-simonetti?rq=simonetti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4k visite dal 06/11/2017.
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