Tac con mdc

Non esistono controindicazioni se esiste un lasso di tempo opportuno (diciamo una settimana) e se non ci sono alterazioni dei parametri ematochimici, in particolare dei parametri di funzionalità renale. Tenga presente che una settimana di differenza non è affatto rilevante nell'inquadramento diagnostico di una neoplasia, patologia sicuramente grave ma per definizione cronica.
Mi spiego meglio, esistono dei quadri patologici urgenti, ossia che richiedono diagnosi e terapia celeri/immediati (ad esempio, una emorragia cerebrale, un trauma spinale con sospetta lesione midollare, una pancreatite emorragica...); nel caso di neoplasie, al contrario, le decisioni diagnostiche e terapeutiche non devono essere prese velocemente, bensì accuratamente.
Le scrivo questo perché so bene che quando viene ipotizzata una patologia tumorale in una persona a noi cara, o a noi stessi, tendenzialmente ci facciamo prendere dalla "ansia di sapere". Questo è sbagliatissimo: la nostra prognosi non si sposta di una virgola, e rischiamo di avere una valutazione diagnostica incompleta/imperfetta/frettolosa.
Suggerimento: non mettete MAI fretta, allo Specialista in Diagnostica per Immagini prima, all'Oncologo poi.

Dr. Casimiro Simonetti
http://www.villastuart.it/i-nostri-medici/dottor-casimiro-simonetti?rq=simonetti