Troppe tac

Gentile dottore, mio padre (70anni) ha un adenocarcinoma polmonare con metastasi cerebrali. È sottoposto a immunoterapia (una somministrazione di Prembolizumab ogni 21 giorni). Ha curato con la radiochirurgia le metastasi cerebrali (ben 16, tutte di piccole dimensioni) con risultati eccezionali, dall'ultima RM encefalo con mdc del 5 Giugno 2018 risulta presente solo un'unica metastasi cerebrale in sede pontina, ridotta da 1.6cm a 4mm.
Il medico oncologo ci chiede di effettuare una nuova TC total body con mdc per cranio, collo, torace e addome completo (ogni 3 cicli di terapia). Il radioterapista ci chiede di effettuare risonanza magnetica encefalo con mdc ogni 60 giorni.
Ora chiedo, qual'è la necessità di effettuare la tac con mdc cranio sottoponendolo a forti radiazioni l'encefalo ogni 3 cicli di terapia se a distanza di poco più di un mese effettua RM encefalo con mdc. Inoltre l'ultima TC con mdc ha si evidenziato la lesione pontina di 4mm ma richiedeva analisi con RM encefalo con mdc. Quindi chiedo se non sarebbe meglio evitare di irradiare il cranio durante la tac visto che già si sottopone a RM encefalo con mdc a distanza di poco più di un mese?

Spero di essere stato chiaro.
Grazie e buon lavoro!
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Prof. Paolo Campioni Radiologo, Medico nucleare 150 7
La sua osservazione è legittima.
La RM del cranio va preferita alla TC non tanto per il problema della dose radiante (una iniezia rispetto a quella assorbita durante la radiochirurgia che comunque è stata curativa: le radiazioni spesso aiutano anche a guarire !), quanto per il fatto che l'esame ha una maggiore precisione e sensibilità nell'individuare eventuali problemi endocranici.

Prof. Paolo Campioni