Enbrel, interazioni ed effetti collaterali

Gentili Medici,
Sono un ragazzo di 22 anni. Mi è stata da poco diagnosticata una spondiloartrite indifferenziata. Dato che la malattia si trova in una fase molto precoce (i primi sintomi sono sorti 2 mesi fa) il mio reumatologo mi ha parlato di una “finestra di opportunità terapeutica”, in pratica mi ha prescritto Enbrel per cercare di mandare la patologia in remissione. Sono molto spaventato dagli effetti collaterali, vorrei sapere da voi se è vero che aumenta il rischio di patologie demielinizzanti e tumori, inoltre vorrei chiedervi un parere su questa scelta dello specialista: è vero che la patologia potrebbe andare in remissione se presa così in anticipo? Ne approfitto anche per chiedervi se ci sono interazioni fra alcool ed enbrel, in quanto il prossimo mese mi laureo e almeno per quel giorno vorrei non pensare a nulla e divertirmi. Grazie.
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Reumatologo attivo dal 2017 al 2019
Reumatologo
Gent.mo Utente,
l'Enbrel/Etanercept è da molti anni ormai uno dei farmaci principali nel trattamento dei reumatismi infiammatori cronici. Ha dimostrato un'ottima efficacia e tollerabilità anche nel lungo periodo. Ad oggi non sono state dimostrate correlazioni certe e significative tra l'utilizzo di questa categoria di biologici e lo sviluppo di tumori o patologie demielinizzanti. Giustamente il Suo reumatologo intende agire subito in modo da evitare la progressione di malattia e avere la maggiore percentuale di successo e ottenere così la remissione.
Come per tutti i farmaci, l'interazione con l'alcol può alterarne l'assorbimento, quindi ne parli con il Suo reumatologo e segua i suoi consigli con fiducia.
Cordiali Saluti
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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Parisi,
La ringrazio per la risposta. Ne approfitto per porgerle un ulteriore quesito: da circa dieci giorni avverto persistenti formicolii e “scossette” alle gambe e ai piedi, raramente alle braccia, e mi hanno un po’ allarmato. Feci una risonanza all’encefalo circa 2 mesi fa con esito negativo, in quanto la spondiloartrite esordì proprio con una debolezza alle gambe sia articolare che muscolare (anche se l’emg arti inferiori risultò negativa) e prima di avere la suddetta diagnosi feci degli accertamenti per patologie neurologiche. Premesso il fatto che è stata accertata una sacroileite inizialmente monolaterale che mi ha permesso di fare una diagnosi precoce, è possibile che queste “parestesie” rientrino nel quandro della spondiloartrite oppure devo preoccuparmi e devo approfondire il quadro neurologico? Ho effettutato una visita neurologica risultata negativa (ovvero tutto nella norma) ma non mi viene data una spiegazione plausibile per le parestesie. Nei limiti del consulto online, cosa mi consiglia?
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Reumatologo attivo dal 2017 al 2019
Reumatologo
Gent.mo Utente,
da come li descrive, i sintomi potrebbero rientrare in un quadro di compressione radicolare a livello della colonna, quindi se non già eseguita, le suggerirei una risonanza magnetica della colonna mirata alla porzione lombo-sacrale.
Cordiali Saluti
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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dottore,
La ringrazio per la tempestiva risposta. Effettivamente, nei limiti della ricerca online, mi sembra che i sintomi corrispondano. Nel caso si trattasse di radicolopatia (cervicale o lombare) il trattamento sarebbe indipendente da quello per l’artrite? Potrebbe peggiorarlo? Posso far riferimento sempre al mio reumatologo o è necessario un altro specialista?
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Reumatologo attivo dal 2017 al 2019
Reumatologo
Gent.mo,
le consiglio di fare riferimento al Suo reumatologo che potrà effettuare un'attenta diagnosi differenziale e quindi eventualmente, qualore non ravvisasse correlazioni con la patologia di base, indirizzarla allo specialista più adeguato.
Cordiali Saluti
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Utente
Utente
Grazie ancora della risposta Dottore, gentilissimo
Auguri e a presto
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Utente
Utente
Gentile Dott. Parisi,
Torno nuovamente a disturbarla per aggiornarla sulla situazione e chiederle un consiglio. Ho effettuato la risonanza al rachide cervicale che ha evidenziato solo una perdita della fisiologica lordosi cervicale. Effettueró nuovamente la rmn encefalica nonostante l’abbia già effettata 2 mesi fa con esito negativo. Come le dissi, anche l’emg arti inferiori effettuato 1 mese e mezzo fa risultó negativo. A questo punto non so spiegarmi queste continue e intermittenti parestesie alle gambe, localizzate soprattutto a tibie e piedi. La spondilite con coinvolgimento sacroilliaco puó provocare questa sintomatologia? In tal caso la figura di riferimento rimane il neurologo o il reumatologo?
Cordialmente.
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Reumatologo attivo dal 2017 al 2019
Reumatologo
Buongiorno, la spondilite con coinvolgimento sacro-iliaco solitamente non ha una sintomatologia come da neuropatia periferica. Le suggerisco di consultare un Neurologo.
Cordiali Saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,
La ringrazio per la risposta. Sto effettuando una serie di esami per verificare la natura di questa problematica neurologica. Nel frattempo vorrei chiederle una cosa: come le dicevo sono affetto da spondiloartrite indifferenziata, la diagnosi è stata posta in essere in quanto vi erano reperti di flogosi sia alle mani che alle sacroilliache in assenza di ves/pcr fuori dai limiti e hlab27 nel sangue. Essendo celiaco, sarei interessato a sapere se la mia puó essere un’artrite enteropatica, e quindi connessa o scaturita dalla malattia intestinale. So che esistono degli esami chiamati: tipizzazione HLA 1 e 2 classe. Sa darmi qualche informazione in più?
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