Vene scroto ingrossate
riprendo un mio vecchio consulto ancora purtroppo irrisolto.
Dal 2018 a seguito di una cura di fluorichinolonici ho avuto una estesa neuropatia periferiferica che mi ha scombussolato un po tutto l'organismo oltre a sindrome Raynaud, nebbia mentale, bruciori in tutto il corpo specialmente al perineo (insopportabili) e dolore ad un testicolo.
Proprio per quest'ultimo aspetto, ritorno a scrivervi.
Spesso dopo un rapporto protetto (mai dopo masturbazione) appena torno in posizione eretta mi si gonfiano molto le vene del processo pampiniforme provocandomi dolori che si risolvono dopo qualche ora o in pochissimi secondi se torno in posizione distesa (per poi ripresentarsi appena ritorno in posizione eretta).
Ho fatto numerosissime visite e vi indico i vari referti:
-sospetta epididimite (impossibile, il dolore sarebbe sempre presente e non solo innescato da un rapporto)
-prostatite (esami negativi ma curate con integratori)
-varicocele sinistro (2 grado ma sempre e solo valutato in posizione sdraiata... forse errata valutazione?)
-dolore pelvico cronico (potrebbe gonfiare le vene?)
-esami sangue, urine e sperma negativi
-ecografie addome e pelvi sempre negative
-ernia inguinale (operata a gennaio di quest'anno, tutto bene fino a 3 settimane fa e si è ripresentato da capo il tutto... ernia comunque non recidiva)
-testicoli molto mobili e fenomeni descritti riconducibili a subtorsioni (sposto i testicoli anche manualmente per riposizionarli, ritrovo il testicolo sinistro, che è molto più in basso del destro abitualmente, durante il coito o causa freddo attaccato al pube, a livello del canale inguinale, e proposto intervento)
In questo momento, ho avuto un episodio anche scatenato da un allenamento in bicicletta (prima volta in assoluto) e mi ha fatto ulteriormente preoccupare.
Sono uno sportivo (palestra, ciclismo) in forma ed ho 45 anni ma inizio ad essere un po' stufo di questa situazione di stallo.
Ora farò una visita da un chirurgo vascolare per un doppler alle vene esterne al processo pampiniforme per valutare interessamento da altre zone e rifarò altra eco addome ed organi pelvici.
Un varicocele di 2 grado che sento spesso durante l'autopalpazione in posizione eretta, può diventare di un livello molto superiore innescato da un evento transitorio come un rapporto o un esercizio fisico?. . . una subtorsione testicolare potrebbe ripetersi più volte e rendere comunque le vene gonfie per un po' di tempo?
Pensavo di essere uscito dal problema dopo l'intervento all'ernia ma invece dopo 10 mesi sono nuovamente punto ed a capo... anche se forse, a causa dell'intervento sto riprendendo da poco la sensibilità nella zona inguinale ed anche tutta la zona è ora più sensibile.
Per concludere, posso dirvi che tutta la zona della pelle dello scroto lato sinistro è ipersensibile in questo periodo.
Scusate la lunga descrizione... ma ho cercato di essere il più puntuale possibile.
Grazie per il tempo dedicato.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
vengo mandato da un dottore all'altro senza trovare un rimedio e capisce che è frustrante.
Una subtorsione testicolare potrebbe dare queste problematiche?
Un varicocele di 2 liv può ingrandirsi nelle occasioni descritte?
Quanto la componente neuropatica potrebbe incidere?
La cosa più strana è che appena accade se mi metto in posizione supina sparisce.
Secondo il chirurgo vascolare il problema è di natura anatomica, il varicocele di 2 grado non conta ma è un agente esterno che in determinate posizioni fa gonfiare le vene in maniera importante e la componente neuropatia interviene saltuariamente.
Secondo urologi (ne ho visti diversi...troppi) per alcuni è una subtorsione, per altri il varicocele.
Potrebbe effettivamente esserci una componente muscolare che comprime una vena a monte?
Grazie
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Ha evidenziato un varicocele di 2 grado a sinistra e minimo a destra.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Quindi secondo lei a prescindere il varicocele dovrebbe essere operato.
A questo punto valutare l'intervento chirurgico con anche la fissazione dei testicoli o l'intervento non invasivo?
Oggi farò un'ecografia addome e pelvi per vedere se qualche altra componente potrebbe essere coinvolta e vi aggiornerò.
Grazie
Ho effettuato anche esami ematici e sono regolari, compresi reumatest.
L'ecografo mi ha dato un'ulteriore ipotesi...il varicocele comunque è presente e potrebbe, dopo un rapporto o uno sforzo aumentare di volume notevolmente le vene (come un fenomeno subtorsivo) ma il dolore che sento potrebbe essere aumentato dalla pubalgia.
Domani ho un appuntamento dal fisioterapia.
potrebbe essere verosimile?
grazie
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
scusate nuovamente per il disturbo.
Durante una autopalpazione ho sentito in una zona poco lontana dal polo superiore del testicolo sinistro un piccolo nodulo grande poco meno di una lenticchia con un peduncolo (secondo me non cortissimo) che toccandolo ha evocato il dolore che sento durante gli episodi descritti e ricordo che l'avevo sentito anche in passato ma non sempre presente o i dividuabile al tatto.
Potrebbe essere la idatide del Morgagni ed una sua torsione incostante che mi ha dato problemi in questi anni (8 anni circa)?
Nel caso sarebbe visibile durante l'ecografie(ne ho fatte diverse in questi anni) o di difficile individuazione ecografica?
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Potrebbe dare la sintomatologia descritta?
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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